giovedì 13 settembre 2007

La forma o la sostanza?

sopra: un giorno qualunque in Via della Purificazione (50 m. da Via Veneto)

Oggi sul quotidiano gratuto Leggo, troviamo un articolo di Franco Pasqualetti intitolato: Centro, una task force controlla orari. Volevo soffermarmi a commentare l'ultimo paragrafo.

(.....) [il secondo step del provvedimento] sul fronte del commercio, riguarderà l’aspetto estetico di ristoranti, bar, tavole calde: in particolare si punta ad unificare tendine parasole, insegne, tavolini, fioriere, adattandole all’architettura della città e differenziandole armoniosamente rione per rione.
Soddisfatto il Sindaco: «È solo l'ultimo tassello, in ordine tempo di un piano di operazioni di riqualificazione già effettuato in questi anni dall'amministrazione, che ha restituito decoro urbano e una migliore vivibilità a Roma e al suo centro».

Ed i rifiuti che da mesi ormai vengono lasciati per le strade del centro storico da privati e commercianti, senza alcuna regola? Meno male che il Sindaco è soddisfatto, perchè chi abita in centro non credo che lo sia altrettanto nel camminare per strada facendo lo slalom tra l'immondizia (vedi foto). Preferirei, non so voi, avere insegne diverse tra i ristoranti ma almeno camminare per strada senza le montagne di rifiuti che si vedono ad ogni ora del giorno e della notte, da quando è stata attivata la "raccolta porta a porta".

Stamattina ho inviato un fax alla Presidenza del Primo Municipio chiedendo spiegazioni in merito. Vi invito a fare altrettanto inviando un fax allo 06/69191018 all'attenzione del Presidente Lobefaro.

13 commenti:

Massimiliano Tonelli ha detto...

Verissimo il problema della monnezza. Ma se si iniziassero ad eliminare gli osceni cartelli multicolore che decantano TURISTIC MENU a 12,90 con tanto di foto del piattone di pasta o del pesce non sarebbe affatto male.

Martina ha detto...

ma si..però ci devono essere delle priorità.
Secondo me è assurdo dichiararsi soddisfatti perchè si uniformano i colori dei parasoli dei ristoranti e poi fare vivere i residenti del centro tra l'immondizia

tra l'altro l'uniformità dei parasoli e delle tende ecc..chi la paghera'? il Comune (noi?), acquisti di nuove tende, smontaggi, rimontaggi..ecc.
O i ristoratori?
E poi tutte ste tende vecchie o da buttare, da ricomprare..altro inquinamento..insomma

nonmi sembrava proprio una misura prioritaria

Poteva uniformare quelle di nuova concezione, ma quelle vecchie..mah.

E noi intanto camminiamo tra i sacchi dei rifiuti

Anonimo ha detto...

secondo me il nocciolo della questione è che gli amministratori (locali, regionali, statali) vivono in un universo parallelo dove la sporcizia non esiste, i trasporti sono effiecienti, il traffico irrisorio, le istituzioni vicine ai cittadini, la gente è civile, non ci sono code, i processi si svolgono in massimo tre mesi, la corruzione non esiste neanche sul vocabolario... etc etc etc

Martina ha detto...

Caro circondati hai ragione

mi hanno detto infatti che intorno a casa di Veltroni non c'è una carta per terra..

Massimiliano Tonelli ha detto...

Causa il cambio di sito (ora sono www.degradoesquilino.com) ti chiederei di cambiare i miei riferimenti, grazie.

Martina ha detto...

fatto, sessorium :-)

Anonimo ha detto...

Lobefaro qualche settimana fa propose come soluzione al degrado di Trastevere la chiusura delle pizzerie e delle cornetterie notturne. Applausi a quest'uomo, una grande mente, non c'è che dire. Roma è una discarica a cielo aperto e lui pensa alle pizzerie notturne. OH, AVETE CAPITO? CE CHIUDE ER CORNETTONE! E così avemo risolto tutti i problemi! Nel frattempo, a Trastevere si continuerà a camminare sui rifiuti o sui lenzuoli dei watussi nordafricani, patacari al soldo della mafia.

Martina ha detto...

che idee assurde..

l'altro giorno ero su Via Tuscolana, all'altezza di Viale Appio Claudio. Ho visto che stanno costruendo marciapiedi a forma di pellicola cinematografica..belli, pero'..peccato perche' li' intorno c'e' una sporcizia per terra che fa paura..non so, le strade le puliranno una volta ogni morte di papa, se va bene (o la gente butta tantissima carta per terra) ad ogni modo io avrei investito sulla pulizia delle strade piu' che sulla realizzazione di ghirigori per terra magari anche costosi ma..del tutto inutili!!

Anonimo ha detto...

Dovremo cominciare a pulirle noi.
Magari per gioco.
Lancio il sasso...

Martina ha detto...

si' si potrebbe..certo e' un'impresa titanica, nella mia via ci sono una ventina di negozianti sempre in strada a fumare..e gettare le relative cicche per terra, tutto il giorno, poi volantinano sulle macchine e i volantini finiscono per terra..dovrei presidiare tutto il giorno la strada con 3 persone e forse riusciremmo a farla restare pulita..ma come si fa, e' utopistico pensare di poterci riuscire (anche perche' io lavoro).

D'altronde paghiamo le tasse, no? E' giusto che venga fatta un'operazione dall'alto con stanziamento di fondi per maggiore pulizia da parte di Ama e possibilmente anche campagne di informazione/educazione verso i cittadini (cartelli sulle strade, spot, frasi sui cestini che dicano cose tipo tieni pulita la tua citta', non gettare rifiuti per terra..ecc..) l'analogo del 'do not litter' che si vede scritto ovunque nei paesi anglosassoni. Dimenticavo: e multe da parte di vigili!!

Un'altra ipotesi potrebbe essere quella di sponsorizzare la pulizia di alcune strade.
In America ho visto che dei tratti autostradali sono assegnati alle aziende. Alla fine del tratto relativo c'e' un piccolo cartello che dice: 'strada pulita da Nestle', per es.

Anonimo ha detto...

Certo non pensavo a tanto, piuttosto a una specie di..."azione dimostrativa".

Anonimo ha detto...

nel trattare qusto tema od altri analoghi è possibile evitare di fare del razzismo, vieppiù gratuito ? trovo sconcertanti frasi come questa " a Trastevere si continuerà a camminare sui lenzuoli dei watussi nordafricani, pataccari al soldo della mafia" letta in un commento poco sopra il mio. C'è modo e modo di chiamare le cose e c'è modo e modo di chiamare un essere umano.

Martina ha detto...

Claudio,

conosco degradoroma da poco, perchè da poco ha aperto il suo blog,che ho letto finora con interesse, non credo sia un razzista né ho interpretato il suo linguaggio, certo un po' colorito (forse dovuto alla giovane età), come razzista.

Infatti non reputo (ma correggimi se sbaglio) il termina "watusso" un termine dispregiativo, né razzista, ma piuttosto per me significa 'alto abitante originario dell'africa', "pataccari" perchè in effetti vendono copie di oggetti di marca, "al soldo della mafia", perchè si legge spesso che purtroppo dietro di loro c'è la criminalità organizzata.

Poi degradoroma si è espresso in un linguaggio come dicevo un po' colorito/romanesco, però se qui non si offende nessuno gratuitamente per me va bene.