venerdì 29 febbraio 2008

Per le donne ..ma non solo


sopra: Beppe Grillo sui pannolini ecologici

Tempo fa avevo letto che oltre il 20% delle discariche è occupato da pannolini ed assorbenti usa e getta. I pannolini sono rifiuti tra i più difficili da smaltire non essendo riciclabili e la loro completa decomposizione richiede addirittura più di 500 anni!

Oggi Repubblica dedica un articolo all'iniziativa di un Comune Italiano, Maserada sul Piave, che ha deciso di fare qualcosa n proposito. In occasione dell'8 marzo, lancerà infatti fra le donne del paese la Mooncup, una coppetta per le mestruazioni "amica dell'ambiente" riutilizzabile ciclo dopo ciclo, al posto dei tradizionali assorbenti.
Le coppette mestruali furono progettate e realizzate negli anni Trenta. La commercializzazione iniziò in contemporanea con i primi assorbenti usa e getta. Dal punto di vista commerciale, l’assorbente interno usa e getta è un prodotto assai più semplice e redditizio per l'azienda produttrice, poichè il consumatore è obbligato a riacquistarlo ogni mese.
Le vendite degli assorbenti usa e getta schizzarono così alle stelle, supportate da massicce campagne pubblicitarie. Le coppette mestruali e gli assorbenti esterni lavabili furono riscoperti negli anni Ottanta, quando molte donne cominciarono a ricercare prodotti eco-compatibili (e anche più economici) alternativi.

La coppetta mestruale si può acquistare online qui.

Sarebbe, a questo punto, importante allargare il discorso ai pannolini per bambini. E’ stato calcolato che ogni bambino con una media di 5 cambi al giorno, arrivi a consumare nei primi tre anni di vita oltre 5500 pannolini producendo cosi oltre 1,5 tonnellate di rifiuti altamente inquinanti. Tutto questo può essere evitato, ottenendo anche un considerevole risparmio per le famiglie (circa 1500 euro).
Già molto diffusi in Germania, Austria, e Svizzera, (ma anche negli Stati Uniti) i pannolini lavabili vengono prodotti con materiali garantiti per resistere a circa 330 lavaggi; assicurano assoluta pulizia e massima igiene in quanto al momento del cambio si stacca il velo interno e si getta direttamente nel wc e non più nella pattumiera, le mutandine invece sono realizzate con materiali traspiranti e al contempo idrorepellenti.
Molte aziende producono questi pannolini (il sito i Piccolissimi ne vende in confezioni risparmio, in materiale ecologico)

Recentemente il comune di Acquanegra sul Chiese, in provincia di Cremona, ha offerto un contributo del 50% alle famiglie che fanno uso di pannolini ecologici.

E il Comune di Roma?

giovedì 28 febbraio 2008

Rutelli



Un po' di leggerezza ogni tanto non guasta..Facciamoci due risate con "Rutelli". Eccolo nel 2001: qui e qui.

mercoledì 27 febbraio 2008

Eliminare la plastica si può (con il mais)


In Italia, ma anche nel resto del mondo, ormai l'acqua in bottiglia viene venduta nella plastica, probabilmente perchè è più leggera del vetro. Un ritorno al vetro sembra difficile da prevedere. Ci sono, però, delle alternative più ecologiche. Il mais, per esempio, permette di creare bottiglie che sono leggere e resistenti come la plastica, ma che in primo luogo non utilizzano petrolio come materia prima - anche se chiaramente la lavorazione, la spedizione e la vendita della bottiglia impiegano energia - ed inoltre sono biodegradabili al 100%, cioè alla fine del loro utilizzo possono essere gettate con i rifiuti organici nel compost. Ne ho recentemente acquistata una in California (vedi video) in cui è stato montato un filtro al carbone attivo che permette di eliminare il cloro presente nell'acqua, oltre ad altri elementi (l'elenco completo delle sostanze filtrate lo trovate qui). Chiaramente essendo venduta più come un filtro portatile che come una semplice bottiglietta, costa uno sproposito (8,49 dollari, al cambio odierno circa 5 euro e 50 centesimi), però se fosse utilizzata semplicemente come contenitore e prodotta in serie sono convinta che potrebbe benissimo sostituire le montagne di plastica che occupano le nostre discariche o peggio vengono bruciate dai velenosi inceneritori.

In America si acquista qui, dall'Italia invece si può ordinare da questo sito.


martedì 26 febbraio 2008

I taxi si preparano a chiedere la revisione degli accordi



Da Romacittà:

Taxi, Bittarelli annuncia lo stato di crisi: "Al Commissario chiederemo di interrompere il rilascio di 500 licenze e l'abolizione del rinforzo a Termini"

"Non appena si insedierà il nuovo Commissario, chiederemo subito di sopprimere l'ormai inutile turno di rinforzo alla stazione Termini e di interrompere il rilascio delle 500 licenze che sono state deliberate ultimamente". Lo ha detto Loreno Bittarelli, presidente nazionale di Uritaxi, annunciando lo stato di crisi della categoria. "Abbiamo dichiarato lo stato di crisi della categoria perché i tassisti, essendo venuto a meno il necessario equilibrio tra costi e ricavi della propria attività, non riescono più ad arrivare a fine mese", ha aggiunto Bittarelli. Tra le principali cause, secondo Bittarelli, "vi è l'aumento vertiginoso ed inarrestabile del costo del carburante, ma anche una maggiore imposizione fiscale". La crisi, secondo il presidente, "si evidenzia in maniera più profonda nelle città in cui sono state rilasciate un numero troppo elevato di licenze che, di fatto, ha determinato una diminuzione del numero di corse medie giornaliere per ciascun tassista".

Con l'occasone volevo ricordare che a fronte dei recenti aumenti entrati in vigore a Natale 2007, sono state introdotte alcune novità:

Uno sconto del 10% per donne sole tra le 21.00 e l´1.00 del mattino e verso gli ospedali, 2 euro di supplementi per le corse da Termini (ma sparisce l´addizionale per il primo bagaglio, che era di 1,04 euro), ed il "diritto di chiamata" con costi certi, ovvero: oltre alla cifra di partenza del tassametro (che dai 2.33 euro è salita a 2.80), si pagano: 2 euro se il taxi arriva entro 5 minuti, 4 se l´attesa è tra i 5 e i 10 minuti, 6 oltre i 10 minuti.

Mi sembra strano che 250 licenze in più abbiano potuto incidere così tanto sul numero medio di corse di 7200 taxi; da Natale 2007 il loro numero è aumentato infatti di poco più del 3% mentre le loro tariffe sono aumentate del 18%.
Non sarà che i taxi a Roma costano troppo, come infatti denunciava già nel 2006 il Codacons ("Le tariffe delle auto pubbliche in Italia sono le piu' elevate del mondo") e quindi, adesso si trovano a verificare il crollo della domanda indotto dall'aumento dei loro prezzi?

Se si chiama un taxi ed arriva, diciamo, in 6 minuti, si pagano 6.80 euro solo per sedersi in macchina. Non è poco, considerando il reddito medio, per gli Italiani ed i prezzi dei taxi nel mondo, per i turisti. Se almeno non si verificassero più cose di questo tipo..

Sabato 1° Marzo torna nei supermercati la raccolta alimentare di solidarietà

Da 06Blog:

Torna l’appuntamento il prossimo sabato 1° marzo in 230 supermercati di Roma. Anche quest’anno l’Associazione Banco Alimentare Roma, in collaborazione con Caritas Diocesana, Comunità di Sant’Egidio, Rotary Club Romani, Comune di Roma e Regione Lazio, invita a partecipare alla raccolta alimentare di solidarietà, giunta ormai all’8ª edizione.

All’ingresso dei supermercati aderenti i cittadini riceveranno le buste per la raccolta degli alimenti. In particolare, si chiede di acquistare olio, tonno, pelati, legumi, a lunga scadenza e facilmente trasportabili. Ogni anno sono migliaia le persone che aderiscono alla Raccolta Alimentare di Solidarietà, raccogliendo derrate alimentari e distribuendole gratuitamente ad enti ed organismi che si occupano di persone in difficoltà, nella città di Roma e nel Lazio.

Per informazioni:

Ass. Banco Alimentare Roma Onlus - Via Nicola Festa, 50 Roma
Tel/Fax 06.87136065 - Tel 06.87232972
E-mail: ufficio@bancoalimentareroma.it
Web: www.bancoalimentareroma.it

Clicca qui per scaricare l'elenco completo dei Supermercati aderenti.

Sabato 1 e domenica 2 raccolta firme per la lista civica dei "grillini" romani

Dal Corriere.it

E' Serenetta Monti la candidata a sindaco di Roma della lista Grillo.
Scelta attraverso le primarie. Ora la lista deve raccogliere le 2000 firme necessarie

ROMA - Sarà lei a tentare di competere con politici, molto più noti e con molta più esperienza. ma l'elezione del sindaco di Roma sarà anche un'ioccasione per misurare il peso elettorale della protesta del popolo di Beppe Grillo. È Serenetta Monti la candidata a sindaco di Roma che sarà presentata dalla lista civica legata a Beppe Grillo. Lo ha deciso il gruppo che fa capo al comico genovese, che ha svolto le primarie tra 5 candidati. Monti ne è risultata la vincitrice, ed ora si candiderà al Campidoglio.

RACCOLTA FIRME - Sabato e domenica prossimi i «grillini» romani saranno così nelle piazze con i propri gazebo per la raccolta delle firme necessarie (ne servono 2.000). «Non so dove arriveremo con questa lista - spiega sul sito Serenetta Monti - so il fastidio che già abbiamo creato a questo sistema marcio e ne sono felice. Siamo un'onda anomala che si muove sotterranea... e lentamente si gonfia. Potremo essere uno tsunami? O una delicata ondina? Dipende da noi e dalla forza di volontà che metteremo in questo progetto. Le persone che si stanno impegnando per questo cammino sono tutte spettacolari. Partono tutte dallo stesso principio di base: bisogna cambiare». Serenetta Monti ha alle spalle un passato di precariato come restauratrice, lotte sindacali autorganizzate per la stabilizzazione in aziende comunali, battaglie legali per le malattie sul lavoro, scioperi, denunce e occupazioni. Le sue soddisfazioni vengono dai bambini, «non i miei, ma quelli degli altri ai quali per anni ho insegnato Kung Fu».
Fra le sue esperienze «più entusiasmanti»: la partecipazione al Comitato contro lo «scippo» del Tfr. Poi la scoperta di Beppe Grillo, la carica di organizer dei «grillini» romani a giugno 2007, riconfermata a dicembre scorso.
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I miei auguri a Serenetta per questa avventura!

Update:

Raccolta firme rimandata a data da destinarsi (forse il prossimo weekend) ..stay tuned!


sabato 23 febbraio 2008

Come risparmiare acqua potabile

Un aspetto molto importante del risparmio energetico è senza dubbio un uso corretto della risorsa idrica, attuabile tramite buone pratiche e interventi tecnologici specifici.

Per la riduzione dello spreco di acqua potabile nelle nostre case, possono essere utilizzati accorgimenti e dispositivi molto semplici ed economici:

1) Chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, ci si rade o ci si fa lo shampoo.
Evitare lo spreco d’acqua è la principale fonte di risparmio idrico. Il rubinetto del lavandino del bagno ha una portata di oltre 10 litri al minuto, se viene lasciato aperto quando ci si lava i denti, si perdono inutilmente più di 30 litri di acqua potabile. Durante la rasatura è opportuno raccogliere l’acqua nel lavandino per sciacquare il rasoio. La chiusura del rubinetto mentre si massaggiano i capelli con lo shampoo evita un inutile spreco.

2) Installare i riduttori di flusso nei rubinetti dei lavabi e docce.
I frangigetto areati e i riduttori di flusso, applicabili ai rubinetti di lavabi e docce, che miscelano una maggiore quantità di aria all’acqua in uscita con un risparmio di 1.000-2.000 litri di acqua all’anno per persona;

3) Installare sciacquoni a doppio tasto
Il 30% dell’acqua utilizzata nell’ambito domestico viene consumata dallo scarico del WC. Ogni volta che viene premuto il pulsante dello sciacquone si convogliano verso la fognatura circa 10-12 litri d’acqua. Molto spesso questo consumo serve solamente ad eliminare un pezzetto di carta igienica! L’installazione di una cassetta WC con doppio tasto, cioè con erogazione differenziata dell’acqua in base al reale bisogno, permette un risparmio compreso fra i 2.000 e i 10.000 litri all’anno per famiglia, utilizzando una media 3,5–6 litri per lo scarico contro i 6-12 litri standard;

4) Acquistare elettrodomestici ad alta efficienza
Lavatrici e lavastoviglie classe A consumano rispettivamente 60 e 14 litri di acqua, contro i 100 e i 40 di quelle tradizionali. E’ opportuno utilizzare questi apparecchi solo quando è necessario e comunque sempre a pieno carico.

5) Usare la doccia e non la vasca da bagno
Un bel bagno caldo è sicuramente una pratica rilassante ma, purtroppo, richiede fino a 150 litri d’acqua. L’uso della doccia è maggiormente tonificante e rivitalizzante, ma soprattutto richiede tra i 40 e i 50 litri di acqua in meno. Questo risparmio può essere ulteriormente incrementato se si installa anche un moderno riduttore di flusso sul diffusore.

6) Controllare e fare riparare le piccole perdite
Con un ritmo di 90 gocce al minuto si perdono inutilmente 4000 litri di acqua in un anno. Una corretta e costante manutenzione degli impianti idrici domestici contribuisce enormemente al risparmio idrico ed economico.
Per determinare se esistono delle perdite si consiglia la seguente operazione : alla sera, prima di coricarsi, controllare che tutti i rubinetti siano ben chiusi, quindi leggere sul contatore dell’acqua il livello di consumo raggiunto. Al mattino, prima di utilizzare l’acqua, controllare nuovamente il livello del contatore. Una differenza, anche minima, tra le due letture indica che c’è una perdita (dallo sciacquone del WC, dai rubinetti o, più probabilmente, dalle tubature) che non solo spreca acqua ma potrebbe danneggiare le strutture abitative. Ad esempio: un foro di un millimetro su una tubatura disperde oltre 2300 litri d’acqua potabile in un solo giorno !

Altro modo per risparmiare acqua potabile è recuperare quella piovana, che, se usata per il risciacquo dei wc, le pulizie e il bucato, l’innaffiamento dei giardini e il lavaggio dell’auto, può coprire il 50% del fabbisogno giornaliero. Su Zeroemissiontv l' architetto Mauro Spagnolo spiega come recuperare la pioggia.

venerdì 22 febbraio 2008

Prima raccolta straordinaria della carta


ZonaLais ci segnala la prossima iniziativa dell'AMA:

Al via questa domenica la prima raccolta straordinaria della carta.

Oltre 1200 i cassonetti bianchi che verranno svuotati nei 19 Municipi durante la mattinata. Nel 2008 previste altre cinque raccolte domenicali

Domenica 24 febbraio si svolgerà la prima di 6 domeniche organizzate dall’AMA per la raccolta della carta, iniziativa finalizzata a promuovere ulteriormente la cultura del recupero dei rifiuti riciclabili a base di cellulosa.

Dalle ore 9 alle 13, i mezzi dell’AMA saranno impegnati nello svuotamento straordinario di 1260 cassonetti bianchi dislocati lungo circa 250 strade della città.

I quartieri interessati, in ognuno dei 19 Municipi:

Municipio Roma 1 - Esquilino
Municipio Roma 2 - Parioli
Municipio Roma 3 - Province
Municipio Roma 4 - Fidene - Colle Salario - Serpentara
Municipio Roma 5 - Tiburtino
Municipio Roma 6 - Tor Pignattara
Municipio Roma 7 - Tor de Schiavi - Centocelle
Municipio Roma 8 - Tor Bella Monaca
Municipio Roma 9 - Appio
Municipio Roma 10 - Cinecittà
Municipio Roma 11 - Circonvallazione Ostiense
Municipio Roma 12 - Laurentino
Municipio Roma 13 - Ostia Ponente
Municipio Roma 15 - Corviale
Municipio Roma 16 - Colli Portuensi
Municipio Roma 17 - Prati
Municipio Roma 18 - Boccea
Municipio Roma 19 - Balduina
Municipio Roma 20 - Vigna Clara

L’iniziativa rientra nel Piano più generale di potenziamento della Raccolta Differenziata varato per il 2008 da Ama insieme con il Comune di Roma.
Per maggiori informazioni sull’iniziativa, su tutte le vie coinvolte e sui cassonetti che verranno svuotati, i cittadini possono consultare il sito www.amaroma.it, o contattare, entro le ore 14.00 di venerdì, la Linea Verde 800.867.035 e, successivamente, la Sala Operativa AMA: tel. 06.51693339/3340/3341. Il materiale cartaceo raccolto verrà successivamente trasportato alle cartiere aderenti al consorzio di filiera Comieco ed avviato al recupero.

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Con l'occasione diamo un'occhiata alle sanzioni in cui si può incorrere se non si effettua correttamente la raccolta differenziata di legge, laddove è attiva la Raccolta Stradale (ovvero la raccolta dei rifiuti effettuata tramite cassonetti posti su strada):

Multa da 50 a 300 Euro per chi non differenzia i rifiuti inserendoli nei cassonetti errati.

Multa da 25 a 619 Euro per chi abbandona i rifiuti fuori dal cassonetto.

Multa da 50 a 300 Euro per chi parcheggia davanti ai cassonetti, li sposta dalle postazioni assegnate, imbratta i contenitori, blocca gli sportelli con cassette o altri oggetti.

Forse sarebbe utile che queste sanzioni fossero messe in evidenza sui cassonetti stessi o nelle loro vicinanze, magari con dei cartelli che includessero il numero da chiamare per segnalare eventuali trasgressori.

lunedì 18 febbraio 2008

Il mistero dei percorsi per non vedenti

sopra: percorso per non vedenti a Via Veneto

Avete mai notato delle strisce zigrinate per terra? A quanto so io sono i percorsi per i non vedenti. Un ausilio, diciamo, o almeno così dovrebbe essere. Se vi prende la curiosità di gettare lo sguardo per terra quando camminate, ne vedrete tanti che finiscono su un muro, o addosso ad un albero. Ma che ausilio dovrebbe essere?
Voi ne sapete qualcosa?

Cittadini e decoro urbano

sopra: l'uscita della metropolitana a San Francisco e a Roma

La settimana scorsa sono stata a San Francisco. Una delle cose che mi ha piú colpito, oltre alle poche automobili in circolazione per le vie cittadine, é stata la pulizia della cittá. Nessun manifesto abusivo, nessuna etichetta di traslocatori o agenzie di affitto attaccata sui bidoni dei rifiuti, sui muri, sui pali..nessun graffito, praticamente nessun rifiuto per strada. Direte: ci saranno spazzini al lavoro tutto il giorno. No, invece! In una settimana di permanenza non ho mai visto uno spazzino, né una spazzatrice. Semplicemente c'é piú rispetto per la cittá da parte dei cittadini. I fumatori, che io considero uno dei nemici del decoro di Roma perché i segni del loro passaggio purtroppo sono in genere molto evidenti, a San Francisco spengono la sigaretta per terra e poi..la prendono e la gettano nel bidone dei rifiuti! Un gesto semplice che peró sembra che i romani non abbiano ancora imparato. Risultato: la (loro) cittá é quasi priva di mozziconi, mentre la nostra..lo sapete anche voi. Guardate le fotografie sopra, una l'ho scattata sulle scale della fermata di Market Street (centro di SF), l'altra alla fermata della Metro B Policlinico venerdí pomeriggio - e non é neanche la scala piú sporca che abbia mai visto a Roma. Perché da noi invece di fare campagne di comunicazione inutili non si pensa mai a farne qualcuna per aumentare il senso civico degli Italiani?

sabato 16 febbraio 2008

Che rispetto per le piste ciclabili?



A voi verrebbe in mente di passeggiare o parcheggiare con la macchina dentro una pista ciclabile?
Ieri sono stata in Prati, in via Marcantonio Colonna ce n'e' una bellissima, rossa. Accanto a questa c'e' il largo marciapiede della via. Purtroppo pero' la pista e' costantemente invasa da pedoni, macchine e moto (vedi immagini sopra). Segno, secondo me, di una grande incivilta' e menefreghismo. A Roma ci lamentiamo perche' non abbiamo alcuni servizi che invece esistono in altre citta' o Paesi stranieri. Beh, se quando - sicuramente con tanti sforzi economici- vengono costruiti, poi non li rispettiamo allora significa che non li meritavamo, non siete daccordo?

venerdì 15 febbraio 2008

Quale multa per i furbi che eludono la ZTL?

sopra: macchina in contromano per evitare il varco ZTL di via F. Crispi

Riprendo oggi un tema gia' trattato qualche mese fa: l'elusione dei varchi ZTL da parte di automobilisti furbi che pur di entrare in centro non esitano a percorrere in contromano le vie accanto ai varchi elettronici.
Un lettore del Blog mi scrive raccontandomi una cosa che non sapevo:

"Ciao Martina,

Sono Daniel, quel ragazzo che prima della tua partenza ti chiese informazioni su come compilare un esposto per segnalare a Carlo Buttarelli [Comandante dei Vigili Primo Gruppo N.d.R.] il malcostume che ogni venerdì e sabato si verifica nella ZTL Testaccio, dove in Via Flavio Gioia, angolo Lungotevere Testaccio, entrano decine di macchine in contromano per eludere i varchi elettronici.
Bene, posso dirti che la mia caparbietà ha fatto sì che, dopo l'esposto al I Gruppo di Polizia Municipale e lettere ai vari giornali, in effetti hanno istituito una pattuglia in borghese per sanzionare i furbetti che entrano contromano (spesso anche a fari spenti e velocemente). Ovviamente, come mi aspettavo, questa pattuglia è stata fissa soltanto per 2 weekend, e ora già non si vede più nessuno! Ma il motivo per cui ti scrivo è il seguente: una troupe di RomaUno ha fatto - sempre su mia segnalazione- un servizio televisivo (visibile qui e riportata anche dal Corriere Romano qui)
...e lo sai cos'ho scoperto, con enorme rabbia????
Che la multa per questi tizi è solo di 36 euro, senza nessuna decurtazione di punti.
Ti rendi conto? Se io entro a Testaccio -o in un'altra qualsiasi ZTL- senza permesso e mi prendono la targa sotto il varco, becco una multa di quasi 80 euro, se io invece entro contromano, rischio -sempre che ci sia un vigile, fatto tutt'altro che comune- soltanto 36 euro! La stessa multa che prenderei se non pagassi il parcheggio sulle strisce blu! Leggi il reportage, il giornalista ha assistito al sanzionamento di una autovettura in diretta! Non ti viene da dire "che schifo"??? Non ti senti di vivere nella Repubblica delle Banane??? Mah!!!! Ti saluto cordialmente e spero di poterti, nel mio piccolo, essere utile per tante altre battaglie future. Per una Roma migliore! Ciao."

I miei complimenti a Daniel per il lavoro svolto e per il suo impegno.
Purtroppo questo si verifica ogni giorno in circa 50 punti diversi della Capitale (quindi, presumo, ovunque vi sia un varco ZTL), come mi ha confermato il Comandante Buttarelli.
Chiaramente inviare una pattuglia per un giorno a fronte di qualche contravvenzione di soli 36 euro non invoglia certo la Municipale a presidiare ogni vicolo che si trovi accanto ai varchi elettronici. Le telecamere, che anche abbiamo richiesto per ovviare al problema, costano care, ci e' stato risposto, insomma sembra che questo sia un problema senza possibilita' di soluzione. Viene rabbia a pensare a tutti i soldi (nostri) spesi per i varchi elettronici, se poi questi sono elusi di notte (ma anche di giorno, come posso testimoniare personalmente).
E' evidente che mancano le leggi giuste perche' si possa eliminare questo fenomeno, o almeno gli importi giusti, perche' se la multa per elusione del varco in contromano fosse di 1000 Euro non credo che l'automobilista riproverebbe a fare il furbo, voi cosa ne pensate?

giovedì 14 febbraio 2008

Lobefaro contro i Vigili "sudditi" dei potenti

Oggi mi è arrivata un' E-mail del Presidente del Primo Municipio:

"Buongiorno,


in allegato troverete gli estratti di alcuni articoli del Corriere della Sera, del 11 e 12 febbraio scorsi [qui, qui, qui e qui, N.d.R.], nei quali viene trattato un argomento che credo interessi i residenti del centro storico. Tutto è nato da una lettera al quotidiano da parte di un cittadino che lamentava la costante presenza di macchine in doppia fila nei pressi di un noto ristorante del centro. Nella mia risposta ho messo in luce una possibile “sudditanza psicologica” dei vigili urbani nel colpire i “potenti” che fanno parte della clientela del ristorante in questione.
Questa mia opinione ha scatenato, come potrete vedere dal tono degli articoli, una veemente reazione di alcune categorie che evidentemente ignorano che il fenomeno della “sudditanza psicologica” è del tutto normale e riscontrabile in ogni settore delle relazioni sociali (vedi il comportamento degli arbitri di calcio nei confronti delle squadre più blasonate tanto per fare un esempio). Io, quale Presidente del Municipio, non ho competenze dirette sulla gestione del Corpo di Polizia Municipale e, in questi anni, mi sono dovuto limitare a suggerimenti sulla gestione delle risorse umane proponendo delle costanti rotazioni del personale in servizio quale contrasto proprio a fenomeni di

sudditanza. Di più, con buona pace degli intervistati, un Presidente di Municipio non può fare. Mi farebbe piacere conoscere il vs. pensiero (g.lobefaro@comune.roma.it) e, se lo riterrete opportuno comunicarlo anche al Corriere della Sera (all’indirizzo mail epalma@rcs.it) che negli articoli citati sembra ignorare la parte di cittadini che invece, attraverso telefonate e mail, mi ha comunicato la propria solidarietà.
Ringrazio per l’attenzione.

Giuseppe Lobefaro"


Da privata cittadina, nonostante abbia varie volte trovato collaborazione da parte del Comandante del Primo Gruppo dei Vigili, Carlo Buttarelli, per la risoluzione di problemi vari (spesso trattati in questo Blog), non posso che dare ragione al Presidente Lobefaro oltre che congratularmi per il coraggio nell'esprimere le sue opinioni.

Troppo spesso, avendo abitato un paio di anni fa a Trastevere, ho visto infatti piazze che dovrebbero essere pedonali -come Piazza della Scala- o vie in cui vi sono ristoranti -come Via Mameli- intasate di macchine in doppia e tripla fila i cui occupanti erano i clienti dei ristoranti.
Di più, a Trastevere una macchina su due di quelle parcheggiate nei vicoli che dovrebbero essere riservati ai residenti non espone il contrassegno dei residenti e a nulla sono valse le mie innumerevoli chiamate al I° Gruppo dei Vigili, perchè questi non si presentavano mai e la situazione infatti da allora è rimasta invariata (adesso nella mia abitazione ci vivono i miei genitori che mi segnalano le stesse problematiche di prima nella totale assenza dei Vigili).

Trastevere è una delle aree a piu' alta densità di locali di ristorazione di Roma e per ammissione di alcuni vicini, gestori di ristoranti, mi è stato detto che spesso c'è un vero accordo di "vivi e lascia vivere" tra Vigili urbani e Ristoranti, affinchè i clienti (potenti e non) non vengano "dissuasi" dall'accorrere -in macchina- in questa zona.
Questo accordo, chiaramente, è a tutto vantaggio di ristoranti (e forse anche dei Vigili, viene da pensare) e a svantaggio di residenti e turisti, che si trovano a cercare di sopravvivere in una città che è diventata ormai una giungla di macchine.
Mi viene da ridere nel leggere che l'associazione dei Vigili abbia richiesto le dimissioni di Lobefaro. Al contrario sono loro che in questo caso dovrebbero farsi un approfondito esame di coscienza e controllare chi non rispetta il proprio dovere sul lavoro, ma, si sa, spesso i peccatori - ed i loro amici- non riescono a vedere i propri peccati e c'è bisogno che qualcuno glieli faccia notare e - aggiungerei- li punisca affinchè non perseverino.

Torno adesso da un viaggio a San Francisco. Una città che non vanta certo un sistema metropolitano paragonabile a quello capillare di Londra o Parigi (il centro città è atttraversato da una sola linea), ma, comunque, sia in centro che in periferia circolano pochissime automobili.
Forse la spiegazione è da ricercare nel fatto che quasi ovunque è vietato parcheggiare. E lì i divieti vengono fatti rispettare, sia in città, che fuori (in autostrada la multa per chi getta una cartaccia è di 1000$!). Sembra proprio che gli amministratori locali americani abbiano scoperto il segreto per una civile convivenza, mentre noi qui a Roma ne siamo ancora all'oscuro.

Questa città ha bisogno di noi


VignaclaraBlog mi ha autorizzato a riprendere una lettera scritta da Sandro Bari, Presidente del Comitato per il Tevere, che mi è sembrata veramente molto interessante.
Ne riporto le parti più interessanti ed aggiungo qualche grassetto, perchè è abbastanza lunga. Il testo completo lo trovate su VignaclaraBlog.

"(..) Tengo a premettere che quello che scrivo è dettato soltanto dall’amore senza fine per questa mia Città; risultato, invece di godermi il riposo dopo l’attività lavorativa, eccomi a collaborare con le associazioni culturali, con la Protezione Civile e Ambientale, a fondare il Comitato per il Tevere, ad entrare nel Gruppo dei Romanisti (che non sono i tifosi, ma i cultori di Roma) e così via. E voglio ribadire che l’amore per Roma non è di destra né di sinistra: ho fatto parte di Consulte per l’Ambiente e per la Cultura sotto amministrazioni di ambo le parti, ho collaborato con municipi di ogni colore, sempre apprezzato per essere “al di sopra”.

Ora mi sto battendo, in appoggio alle iniziative di Italia Nostra e dei Romanisti, contro lo scempio che viene fatto dei nostri Beni da una amministrazione che non rispetta alcun valore se non quello della “resa economica” del progetto. E questo sarebbe palese non solo agli addetti ai lavori, ma anche ai comuni cittadini, se solo la stampa ne desse il giusto risalto; ciò non avviene, e sapete bene perché: i giornali che si leggono a Roma sono allineati politicamente all’amministrazione o sono di proprietà di che è interessato alla “resa economica” di cui si parla. Lo stesso vale per alcune emittenti private locali. I giornalisti, pronti a sviscerare qualsiasi pettegolezzo sul “grande fratello”, se ne fregano - o hanno precise indicazioni di fregarsene - di chi ci guadagna sui lavori che fervono in Città.

Cantieri dappertutto, senza fine e senza che nessuno ci lavori; scavi per parcheggi sotterranei che, spacciati come toccasana per il traffico, servono solo a vendere a peso d’oro il terreno comunale ai privati che se lo possono permettere; strisce blu che rendono giornalmente fior di quattrini dei quali non si sa la fine: una ulteriore tassazione che colpisce ogni cittadino ogni giorno e contro la quale nessuno si ribella.

Ma tu mi rispondi, e hai ragione, che questo “blog” si occupa di realtà locali e non pretende di salvare la Città, e mi porti l’esempio della fattoria nella quale ognuno fa la sua parte. Il fatto è che il XX è la fetta di un tutto, che da sola non può vivere: anche se tutti i cittadini d’accordo (quando mai?) riuscissero a metter su un Municipio dalle caratteristiche di specchiata onestà e di eccellente produttività, insomma un paradiso in terra, questo dovrebbe sempre render conto e dipendere, economicamente e decisionalmente, dall’amministrazione comunale. La quale, ben sapendo che ogni realtà locale avrebbe potuto essere anche di colore politico diverso, si è premunita dando una autonomia limitatissima ai Municipi, ed aiutando a sua discrezione con elargizione di fondi preferibilmente gli “amici degli amici”. E questo te lo posso assicurare proprio avendo fatto parte di diverse Consulte. I Municipi non hanno che pochissime disponibilità economiche, dipendono dal Comune (dai Dipartimenti) per la massima parte delle decisioni e devono accettare imposizioni dall’alto in campo urbanistico e ambientale.
Spesso vengono imposti progetti che gridano vendetta, e che il Consiglio municipale locale “deve approvare”, e ciò avviene perché i consiglieri ricevono ordine di votarli dai partiti cui appartengono. Talvolta, poi, si riesce a farli votare anche dai consiglieri dei partiti “avversi”, e su come ciò si ottenga non faccio commenti (ci sarà un “do ut des”?). D’altra parte, vediamo come tutti i posti di potere, in Città, sono stati assegnati a persone fidate: non solo politici, ma imprenditori, costruttori, presidenti di enti più o meno inutili oppure, meglio, di circoli esclusivi… Divide et impera, e al popolo le “notti bianche” e i “lucchetti”…(...)

Io invito tutti a fare attenzione alle ultime notizie dal Comune: prima di andarsene, il sindaco “commissario unico con poteri speciali” farà approvare il nuovo Piano Regolatore. Se lo ha detto, lo fa. Questo Piano, che viaggia per i Municipi dal 2003, non sappiamo più come è stato modificato lungo la via: ne sappiamo soltanto le cose più eclatanti come lo sventramento del Pincio.
L’unica cosa certa è che il Comune non accetta dialogo. Magari manda un assessore dalla faccia simpatica e sorridente alla conferenza o alla riunione degli agguerritissimi Comitati di quartiere: costui fa finta di ascoltare, dice che apprezza l’interessamento, elenca i vantaggi della decisione comunale, poi di fretta se ne va per precedenti impegni istituzionali senza rispondere alle domande: era già tutto deciso, ci hanno preso in giro, è stato tempo perso.
Stavolta, poi, sarà tutto approvato con urgenza, giustificandola con le dimissioni e le prossime elezioni. E qui, cosa sta succedendo? Ogni giorno un pezzo del Foro Italico viene venduto a privati, smembrato, distrutto dai vandali con gli spray e con gli skateboard, e nessuno dei cittadini che pure ci passano ogni giorno ha un moto di protesta.

Chi sa che lungo il viale marmoreo delle Olimpiadi da un giorno all’altro hanno edificato un campo da tennis (al centro del viale)? Chi sa che il Bar del Tennis è diventato privato, inglobato nel Circolo del Tennis riservato a ricchi e potenti? Chi sa di scavi per parcheggi sotterranei e centri benessere e fast food? Chi sa che verrà edificato un campo da tennis alto come un palazzo di sette piani, che si apre come una cozza, e dentro al quale verrà posta anche una piscina provvisoria? Chi sa che ad ogni fine partita gli spazzatori automatici dell’AMA portano via le tessere dei mosaici che la furia dei tifosi usa come proiettili? Chi sa che l’ingabbiamento dell’Obelisco, in spregio ad ogni normativa, serve solo a produrra soldi di pubblicità, e durerà ancora per anni nonostante le bugie comunicate su un giornale? Ma più di tutto, chi sa che si tratta di un complesso urbanistico e architettonico unico al mondo, che da tutto il mondo è oggetto di visita e di studio?

È solo un esempio, ma ti chiedo: questo non rientra nel vostro-nostro sogno “in20amoci un XX municipio migliore?” E la “lottizzazione” dell’Inviolatella, parco storico “super vincolato” contro la quale insorge Italia Nostra, neanche questa vi rientra ? E il presunto sgombero dei baraccamenti di clandestini e di insediamenti di zingari, che già vi sono ritornati ? E le montagne di resti fatiscenti lasciati dalle ruspe, che aggiungono lo schifo all’orrore ? Possibile che nessuno passeggi sulle banchine sotto Ponte Milvio per vedere il lerciume che è stato lasciato e le baracche che già risorgono; che nessuno noti che sotto l’arcata antica del ponte c’è un insediamento; che nessuno si sia accorto del “villaggio” sotto la seconda arcata di Ponte Brasini; che nessuno si affacci dal Ponte di Tor di Quinto per vedere l’immensa discarica a Fiume del “campo nomadi”? E questo non è il XX municipio, che vorremmo migliore ?Molte volte, in conferenze, come recentemente qui, alla sala della chiesa di Ponte Milvio, ho mostrato servizi fotografici che documentavano quello che avviene sulle rive del Tevere e i pericoli che ne emergevano. Pochi giorni dopo l’ultima conferenza, svoltasi alla Torretta del Valadier, avveniva l’omicidio della signora Reggiani. Era prevedibile, un “delitto annunciato”. Una maggior partecipazione dei concittadini non avrebbe potuto evitarlo? Sarebbe bastata la metà dell’impegno di coloro che insorgono per la casetta di via del Podismo (e come discutono, polemizzano, garantiscono, minacciano, accusano…)

Ecco perché, caro Claudio, talvolta mi demoralizzo: a che scopo tanto impegno e tanta fatica, e rilievi, e progetti, e foto, e disegni, e proposte, e denunce, tempo e denari perduti per cosa? Tanto quelli che ci amministrano fanno quello che vogliono. A dimostrazione, vedi il “giardinetto” sul parcheggio di via del Golf e via dello Sci, che è venuto diverso da tutti i progetti e le variazioni proposte, e non mi sembra molto razionale… ma ormai… c’è da sperare solo che lo finiscano presto.Lo so che a te interessa la “partecipazione”, e vedo che quella nel vostro blog non manca, e con quanta cura lo “allevate”. Auguro a te ed a Fabrizio Azzali un sempre maggiore successo.

Io vorrei soltanto un maggiore “interesse civico”, al di là della politica che spesso fuorvia: anche conoscere la storia, le origini, l’evoluzione urbanistica, le risorse ambientali e culturali del territorio aiuta a conservarlo, a salvarlo dalla speculazione che sembra irrefrenabile.Speriamo bene. Credimi con affetto
Sandro Bari "

mercoledì 13 febbraio 2008

Parte il bike sharing, ma quale integrazione con il trasporto pubblico?

Sopra: la mappa delle postazioni iniziali di bike sharing

Oggi, su 06Blog si legge:

Con qualche settimana di ritardo sono finalmente iniziati a piazza di Spagna, e dureranno pochi giorni, i lavori per installare le prime postazioni di Bike sharing nella Capitale.
A dare la buona notizia, a poche ore dalle sue dimissioni, è stato il sindaco di Roma, Walter Veltroni. “Con l’apertura del cantiere per la realizzazione della prima postazione di bike sharing in Piazza di Spagna - hanno spiegato il primo cittadino della Capitale insieme all’assessore all’Ambiente Dario Esposito - il Comune di Roma dà il via al programma sperimentale di noleggio e resa di biciclette nel centro storico che prevede l’installazione di 20 stazioni e 250 biciclette per uso pubblico. Nei prossimi giorni apriranno i cantieri per l’installazione delle altre postazioni in modo da avviare il servizio già nella prossima primavera (e poi 20.000 bici dopo altri sei mesi). Il servizio di bike sharing - ha aggiunto il sindaco - consentirà innanzitutto ai cittadini di potersi spostare nelle zone centrali della città in modo più agevole e economico, e una volta entrato a pieno regime, la bicicletta condivisa integrerà l’offerta di mezzi pubblici, diminuendo la congestione del traffico e le emissioni inquinanti, a tutto vantaggio della salute dei cittadini e della loro qualità della vita.”

L'articolo continua indicando dove saranno collocate le postazioni delle bici condivise (ecco qui una mappa interattiva). Quello che mi chiedo è questo: dal momento che Veltroni ha sottolineato come il bike sharing romano sia stato pensato per integrarsi con gli altri mezzi pubblici, come mai allora le postazioni iniziali sono state posizionate lontano dalle stazioni della Metropolitana? La Metropolitana romana trasporta circa 1 milione di persone al giorno. Quale modo migliore di sperimentare l'integrazione delle bici condivise con il trasporto pubblico, allora, che non quello di posizionare le colonnine che verranno utilizzate come test accanto a quante più stazioni della Metropolitana possibili.

Sarebbe costato troppo, per esempio, collocare quattro delle 20 colonnine iniziali accanto alle fermate della Metropolitana Barberini, Repubblica, Cavour e Colosseo, invece di concentrarle tutte in una zona ristretta e non servita, a parte due soli punti a Piazza del Popolo e Spagna, dalla Metropolitana?

martedì 12 febbraio 2008

Figli di un Dio minore?


Ricevo e pubblico:

"Queste fotografie, scattate domenica 10 febbraio, di fronte all'Istituto Gesù Maria di Via Flaminia Vecchia e alla vicina Scuola Media Statale F.S. Nitti, documentano la differenza con cui vengono considerati dall'Amministrazione pubblica i ragazzi che frequentano la scuola statale dai loro compagni di quartiere che frequentano la scuola privata.
Infatti, fino a qualche giorno fa, le strisce erano completamente scolorite davanti ad entrambi gli Istituti, ma poi, miracolosamente, le suddette strisce sono ricomparse solo ed esclusivamente di fronte alla scuola privata di via Flaminia (che si trova a 150 metri di distanza da quella Statale), mentre quelle di fronte alla Scuola Statale Nitti non sono state toccate.
Ora, è anche vero che nella scuola privata lavorano "per conto di Dio", ma è anche fuor di dubbio che qualche credente frequenterà pure la scuola statale di via Nitti. E allora?
Evidentemente sono figli di un dio minore.
Iacopo
http://genitoriperlanitti.blogspot.com"

Speriamo che le strisce pedonali vengano ridipinte presto anche di fronte alla Scuola Statale e che si sia trattato solamente di un ritardo. Penso che le strisce dovrebbero essere presenti sempre, ben evidenti e manutenute costantemente, per di più di fronte ad istituti frequentati da bambini e ragazzi i quali hanno bisogno di particolare attenzione da parte degli automobilisti per attraversare la strada senza il pericolo di venire investiti. Che siano cattolici, musulmani o atei, la questione non cambia: è inaudito che non si faccia manutenzione stradale davanti alle scuole.
Negli Stati Uniti di fronte alle scuole ci sono sempre, oltre alle strisce pedonali, anche dei grandi cartelli che segnalano agli automobilisti di rallentare oltre a delle persone che fermano il traffico facendo attraversare gli alunni. Sarebbe utile se queste misure a tutela della sicurezza dei ragazzi fossero adottate anche a Roma, ma si sa, purtroppo per vari aspetti dell'organizzazione della convivenza civile siamo ancora molto indietro a tanti Paesi stranieri.
Per le strisce pedonali, consigliamo a Iacopo di sollecitare ancora il Suo Municipio e i Vigili Urbani, in caso di mancata risposta, si può fare un esposto.
Purtroppo Roma è piena di attraversamenti pedonali invisibili, ovvero talmente scoloriti che neanche i pedoni li riescono piu' ad identificare, quindi siamo tutti un po' figli di un dio minore e non si capisce bene secondo quale criterio le strisce vengano o meno ridipinte, in base a quale calendario, se ci sia un piano, una programmazione, ecc.
Personalmente, quando ne osservo di scolorite le fotografo e le segnalo alla Polizia Municipale, purtroppo, fino ad oggi, alle mie segnalazioni non è mai seguito alcun intervento.

Campane del riciclo piene? Invia un sms ad Ama.

Dal sito del Comune di Roma:

Per segnalare la presenza di cassonetti della raccolta differenziata pieni, è in funzione il numero 340-4315588: basta mandare un sms specificando il punto esatto in cui si trova il contenitore.
Il messaggio deve contenere esclusivamente l'indirizzo e il tipo di cassonetto segnalato. Esempio: "VIA GIOVANNI ROSSI 30. BLU PIENO". Il messaggio viene ricevuto direttamente dal settore raccolta che interviene subito. Si può anche chiamare il numero verde Ama 800 867035 [o inviare una email ad info@amaroma.it, N.d.R.], attivo dal lunedì al giovedì dalle 8 alle 17 e il venerdì dalle 8 alle 14.

Il Blog ZonaLais segnala che il servizio funziona.
Invito tutti i Blog romani a diffondere questa notizia perchè è risaputo che le campane del riciclo a Roma sono spesso piene. I cittadini alla fine lasciano i materiali differenziati per terra, accanto alle campane e quasi sicuramente tutto quanto non inserito nella campana viene raccolto e poi gettato in discarica.