VignaclaraBlog mi ha autorizzato a riprendere una lettera scritta da Sandro Bari, Presidente del Comitato per il Tevere, che mi è sembrata veramente molto interessante.
Ne riporto le parti più interessanti ed aggiungo qualche grassetto, perchè è abbastanza lunga. Il testo completo lo trovate su
VignaclaraBlog.
"(..) Tengo a premettere che quello che scrivo è dettato soltanto dall’amore senza fine per questa mia Città; risultato, invece di godermi il riposo dopo l’attività lavorativa, eccomi a collaborare con le associazioni culturali, con la Protezione Civile e Ambientale, a fondare il Comitato per il Tevere, ad entrare nel Gruppo dei Romanisti (che non sono i tifosi, ma i cultori di Roma) e così via. E voglio ribadire che l’amore per Roma non è di destra né di sinistra: ho fatto parte di Consulte per l’Ambiente e per la Cultura sotto amministrazioni di ambo le parti, ho collaborato con municipi di ogni colore, sempre apprezzato per essere “al di sopra”.
Ora mi sto battendo, in appoggio alle iniziative di Italia Nostra e dei Romanisti, contro lo scempio che viene fatto dei nostri Beni da una amministrazione che non rispetta alcun valore se non quello della “
resa economica” del progetto. E questo sarebbe palese non solo agli addetti ai lavori, ma anche ai comuni cittadini, se solo la stampa ne desse il giusto risalto; ciò non avviene, e sapete bene perché: i giornali che si leggono a Roma sono allineati politicamente all’amministrazione o sono di proprietà di che è interessato alla “resa economica” di cui si parla. Lo stesso vale per alcune emittenti private locali. I giornalisti, pronti a sviscerare qualsiasi pettegolezzo sul “grande fratello”, se ne fregano - o hanno precise indicazioni di fregarsene - di chi ci guadagna sui lavori che fervono in Città.
Cantieri dappertutto, senza fine e senza che nessuno ci lavori; scavi per
parcheggi sotterranei che, spacciati come toccasana per il traffico, servono
solo a vendere a peso d’oro il terreno comunale ai privati che se lo possono permettere; strisce blu che rendono giornalmente fior di quattrini dei quali non si sa la fine: una ulteriore tassazione che colpisce ogni cittadino ogni giorno e contro la quale nessuno si ribella.
Ma tu mi rispondi, e hai ragione, che questo “blog” si occupa di realtà locali e non pretende di salvare la Città, e mi porti l’esempio della fattoria nella quale ognuno fa la sua parte. Il fatto è che il XX è la fetta di un tutto, che da sola non può vivere: anche se tutti i cittadini d’accordo (quando mai?) riuscissero a metter su un Municipio dalle caratteristiche di specchiata onestà e di eccellente produttività, insomma un paradiso in terra, questo dovrebbe sempre render conto e dipendere, economicamente e decisionalmente, dall’amministrazione comunale. La quale, ben sapendo che ogni realtà locale avrebbe potuto essere anche di colore politico diverso, si è premunita dando una autonomia limitatissima ai Municipi, ed aiutando a sua discrezione con elargizione di fondi preferibilmente gli “amici degli amici”. E questo te lo posso assicurare proprio avendo fatto parte di diverse Consulte. I Municipi non hanno che pochissime disponibilità economiche, dipendono dal Comune (dai Dipartimenti) per la massima parte delle decisioni e devono accettare imposizioni dall’alto in campo urbanistico e ambientale.
Spesso vengono imposti progetti che gridano vendetta, e che il Consiglio municipale locale “deve approvare”, e ciò avviene perché i consiglieri ricevono ordine di votarli dai partiti cui appartengono. Talvolta, poi, si riesce a farli votare anche dai consiglieri dei partiti “avversi”, e su come ciò si ottenga non faccio commenti (ci sarà un “do ut des”?). D’altra parte, vediamo come tutti i posti di potere, in Città, sono stati assegnati a persone fidate: non solo politici, ma imprenditori, costruttori, presidenti di enti più o meno inutili oppure, meglio, di circoli esclusivi… Divide et impera, e al popolo le “notti bianche” e i “lucchetti”…(...)
Io invito tutti a fare attenzione alle ultime notizie dal Comune: prima di andarsene, il sindaco “commissario unico con poteri speciali” farà approvare
il nuovo Piano Regolatore. Se lo ha detto, lo fa. Questo Piano, che viaggia per i Municipi dal 2003, non sappiamo più come è stato modificato lungo la via: ne sappiamo soltanto le cose più eclatanti come
lo sventramento del Pincio.
L’unica cosa certa è che
il Comune non accetta dialogo. Magari manda un assessore dalla faccia simpatica e sorridente alla conferenza o alla riunione degli agguerritissimi Comitati di quartiere: costui fa finta di ascoltare, dice che apprezza l’interessamento, elenca i vantaggi della decisione comunale, poi di fretta se ne va per precedenti impegni istituzionali senza rispondere alle domande: era già tutto deciso, ci hanno preso in giro, è stato tempo perso.
Stavolta, poi, sarà tutto approvato con urgenza, giustificandola con le dimissioni e le prossime elezioni. E qui, cosa sta succedendo?
Ogni giorno un pezzo del Foro Italico viene venduto a privati, smembrato, distrutto dai vandali con gli spray e con gli skateboard, e nessuno dei cittadini che pure ci passano ogni giorno ha un moto di protesta.
Chi sa che lungo il viale marmoreo delle Olimpiadi da un giorno all’altro hanno edificato un campo da tennis (al centro del viale)? Chi sa che il Bar del Tennis è diventato privato, inglobato nel Circolo del Tennis riservato a ricchi e potenti? Chi sa di scavi per parcheggi sotterranei e centri benessere e fast food? Chi sa che verrà edificato un campo da tennis alto come un palazzo di sette piani, che si apre come una cozza, e dentro al quale verrà posta anche una piscina provvisoria? Chi sa che ad ogni fine partita gli spazzatori automatici dell’AMA portano via le tessere dei mosaici che la furia dei tifosi usa come proiettili? Chi sa che l’ingabbiamento dell’Obelisco, in spregio ad ogni normativa, serve solo a produrra soldi di pubblicità, e durerà ancora per anni nonostante le bugie comunicate su un giornale? Ma più di tutto, chi sa che si tratta di un complesso urbanistico e architettonico unico al mondo, che da tutto il mondo è oggetto di visita e di studio?
È solo un esempio, ma ti chiedo: questo non rientra nel vostro-nostro sogno “
in20amoci un XX municipio migliore?” E la “lottizzazione” dell’Inviolatella, parco storico “super vincolato” contro la quale insorge Italia Nostra, neanche questa vi rientra ? E il presunto sgombero dei baraccamenti di clandestini e di insediamenti di zingari, che già vi sono ritornati ? E le montagne di resti fatiscenti lasciati dalle ruspe, che aggiungono lo schifo all’orrore ? Possibile che nessuno passeggi sulle banchine sotto Ponte Milvio per vedere il lerciume che è stato lasciato e le baracche che già risorgono; che nessuno noti che sotto l’arcata antica del ponte c’è un insediamento; che nessuno si sia accorto del “villaggio” sotto la seconda arcata di Ponte Brasini; che nessuno si affacci dal Ponte di Tor di Quinto per vedere l’immensa discarica a Fiume del “campo nomadi”? E questo non è il XX municipio, che vorremmo migliore ?Molte volte, in conferenze, come recentemente qui, alla sala della chiesa di Ponte Milvio, ho mostrato servizi fotografici che documentavano quello che avviene sulle rive del Tevere e i pericoli che ne emergevano. Pochi giorni dopo l’ultima conferenza, svoltasi alla Torretta del Valadier, avveniva l’omicidio della signora Reggiani. Era prevedibile, un “delitto annunciato”.
Una maggior partecipazione dei concittadini non avrebbe potuto evitarlo? Sarebbe bastata la metà dell’impegno di coloro che insorgono per la casetta di via del Podismo (e come discutono, polemizzano, garantiscono, minacciano, accusano…)
Ecco perché, caro Claudio, talvolta mi demoralizzo: a che scopo tanto impegno e tanta fatica, e rilievi, e progetti, e foto, e disegni, e proposte, e denunce, tempo e denari perduti per cosa? Tanto quelli che ci amministrano fanno quello che vogliono. A dimostrazione, vedi il “giardinetto” sul
parcheggio di via del Golf e via dello Sci, che è venuto diverso da tutti i progetti e le variazioni proposte, e non mi sembra molto razionale… ma ormai… c’è da sperare solo che lo finiscano presto.Lo so che a te interessa la “partecipazione”, e vedo che quella nel vostro blog non manca, e con quanta cura lo “allevate”. Auguro a te ed a Fabrizio Azzali un sempre maggiore successo.
Io vorrei soltanto
un maggiore “interesse civico”, al di là della politica che spesso fuorvia: anche conoscere la storia, le origini, l’evoluzione urbanistica, le risorse ambientali e culturali del territorio aiuta a conservarlo, a salvarlo dalla speculazione che sembra irrefrenabile.Speriamo bene. Credimi con affetto
Sandro Bari "