lunedì 29 settembre 2008

Salviamo la Santa Famiglia: domani sit-in a Largo Chigi


sopra: corridoio del rep. maternità, terrazzo e panorama dalla S. Famiglia

La Santa Famiglia, nota clinica romana situata in Prati, è una delle sole 2 strutture di Roma (l'altra è la Fabia Mater) ad aver ricevuto dall'Unicef il bollino blu dell'infanzia.
Questa casa di cura, accreditata presso il SSN, in cui avvengono ben 1500 parti l'anno, molti dei quali mandati da altri Ospedali, come il Fatebenefratelli, a causa del decreto n° 25 emesso da Piero Marrazzo, in qualità di commissario ad acta della Regione Lazio, lo scorso 11 settembre, con tutta probabilità sarà costretta a chiudere i battenti il prossimo 31 Dicembre.

Marrazzo ha infatti decretato che, nell'ambito di un piano che prevede la soppressione di 1500 posti letto nella sanità laziale (di cui 1140 nelle strutture private accreditate) vengano eliminate le convenzioni a circa 30 diverse cliniche, tra cui appunto questa.

In base a questo decreto, la casa di cura in questione, come le altre incluse nel "piano-Marrazzo", avrebbe tre mesi per trasformarsi in casa di riposo per anziani. Riconversione peraltro alquanto difficoltosa in un tempo così breve, come mi ha spiegato la Dottoressa Elga Rizzo, Direttrice Sanitaria della Santa Famiglia. In ogni caso la struttura cosi com'è scomparirebbe, insieme al suo ottimo reparto di maternità.

La Santa Famiglia vanta infatti un reparto di neonatologia d'eccezione, in cui viene adottato il rooming-in, cioè si lascia il neonato sempre con la madre (cosa che è molto piu' costosa e complessa da gestire rispetto a tenerlo in un nido, per esempio di notte, ma offre garanzie maggiori per l'allattamento oltre ad un maggior rispetto dei tempi personali di ogni neonato,) inoltre la casa di cura garantisce un'assistenza al bambino e alla madre, dopo la nascita, 24 ore su 24, gratuita (sperimentata personalmente ed ottima).

Io sono la prima a dire, in genere: risparmiamo, eliminiamo gli sprechi, soprattutto quando ricadono a carico della collettività. Però in questo caso non sembra che questo decreto abbia come finalità un risparmio per lo Stato; infatti la Santa Famiglia si paga gli stipendi del personale da sola (circa 200 persone tra medici, infermieri, ostetriche, ecc.) ed il resto lo riceve a prestazione dallo Stato, sulla base dei DRG che comunque questo pagherebbe ugualmente (e per lo stesso importo) se i parti avvenissero in un altro ospedale.

Quindi perchè farla chiudere?

Martedì 30 Settembre dalle 13.00 alle 18.00 si terrà un sit-in a Largo Chigi indetto dall'AIOP, Associazione Italiana Ospedalità Privata, per difendere le strutture convenzionate coinvolte ed i loro 2700 dipendenti dal licenziamento.

Se chiuderà questa clinica vi sarà un danno per tante persone, a partire dall'utenza futura ma anche per chi vi ha partorito (che non avrà più l'assistenza postnatale).

Un grazie a Degradodiroma, Dellevittorie e a Biscoteca che hanno gentilmente dato spazio alla notizia.

Per protestare contro questa chiusura potete scrivere a Marrazzo usando questo indirizzo email: dilloamarrazzo@regione.lazio.it
Per conoscenza mandare a questo indirizzo: difensore.civico@regione.lazio.it

AGGIORNAMENTO: la Casa di Cura Santa Famiglia non ha chiuso e sembra scongiurata per ora una chiusura del reparto maternità (per dettagli leggere la comunicazione dello Staff di Marrazzo nei commenti a questo post). Spero che le future mamme romane tornino a scegliere questa struttura per il parto, in quanto ultimamente - essendosi diffuso il timore di una sua prossima chiusura- il reparto maternità si presentava deserto.

sabato 20 settembre 2008

Mobility DAI: oggi alle ore 17.00



Da Romapedala ci segnalano che oggi alle ore 17.00 si terrà la prima mobilitazione per la sicurezza stradale cittadina, organizzata nell’ambito delle iniziative promosse in occasione della settimana europea per la mobilità. Si sfilerà per le vie del centro a piedi e in bicicletta per chiedere maggiore sicurezza sulle strade e sensibilizzare cosi quanti più cittadini possibili, una marcia colorata e pacifica partirà dal Colosseo per raggiungere Piazza Navona attraverso le vie del centro finalmente libere dal traffico automobilistico.

Nelle metropoli lo spazio riservato ai pedoni si restringe di anno in anno, cancellato per far posto a nuove aree cementificate destinate a parcheggi e centri commerciali. Nella Capitale la mobilità non è sostenibile: le piste ciclabili sono poche, del tutto insufficienti alle richieste dei cittadini e spesso prive di una manutenzione adeguata. Ad aggravare la situazione si aggiunge l'inciviltà di molti "motorizzati" che non curanti delle minime regole del codice stradale rendono la nostra città un luogo insicuro anche per una semplice passeggiata. Troppo pochi i vigili urbani incaricatidi presidiare incroci e piazze ad alto scorrimento, spesso incapaci di governare un ampia fetta di popolazione metropolitana digiuna di educazione stradale. Strisce pedonali a volte sbiadite completano un quadro scoraggiante, per giunta caratterizzato da una mobilità in tilt.

Questo desolante scenario di carenze e di illegalità diffusa e non contrastata, quello di una città pensata per le automobili e non per le persone, genera, ogni giorno, 1 morto e 70 feriti per incidenti stradali (fonte: ACI – Dati riferiti al 2006) e nei cittadini un forte senso di disagio e paura. A risentire in modo particolare di questa situazione sono le fasce più deboli della società: bambini, anziani, persone con handicap, ma è la cittadinanza intera a soffrire di questo malessere.

Chiamiamo a raccolta i cittadini di Roma e tutte le persone che vivono quotidianamente la città in sostegno della nostra battaglia per il cambiamento, con la volontà di dare un segnale forte che rompa con il lassismo del passato e segni l’inizio di un lavoro costruttivo e propositivo. Crediamo nella collaborazione tra cittadini e amministrazione pubblica dunque auspichiamo in una futura intesa tra chi abita le nostre città e chi le governa, nel rispetto della sicurezza, della protezione ambientale e del patrimonio, nella tutela della salute dei cittadini.

Per maggiori informazioni:
Giacomo Elia: 328 0544103 - 06 70613444
Sito internet: http://www.bicyclemobilityforum.org
Per adesioni: info@bicyclemobilityforum.org

giovedì 11 settembre 2008

MiglioraRoma su Repubblica

Oggi MiglioraRoma (insieme ad altri Blog) è citato da Repubblica.

Un grazie a Laura di degradodiroma per la segnalazione e speriamo che ci siano sempre più voci - in rete e non- che segnalino quello che potrebbe essere migliorato nella nostra città.

venerdì 5 settembre 2008

Sabato 6 Settembre manifestazione contro il parcheggio del Pincio

foto da Flickr

Questa mattina 4 settembre il Corriere della Sera ha ospitato una lettera dell' On. Walter Veltroni sulla questione del Parcheggio del Pincio, titolata "Pincio, va sconfitta la cultura del no" collocandola non nella Cronaca di Roma ma addirittura in prima pagina!

Veltroni afferma che "…barbarie è dire no..", che la vicenda del "..parcheggio del Pincio è diventata il sintomo di un modo di affrontare le questioni pubbliche, nel nostro paese che contrappone la cultura del fare, della pazienza, della concretezza, alla cultura del gridare, dei veti, della disinformazione….".

Veltroni è intervenuto per sostenere il Sindaco Alemanno nel trovare gli argomenti, culturali e politici necessari per giustificare una decisione a favore del Parcheggio, non coerente con ciò che ha detto in campagna elettorale E' intervenuto per impedire che un NO AL PARCHEGGIO apra una crisi profonda e pericolosa in quel partito del fare che non ha simbolo ma che, trasversalmente presente in tute le forze politiche della passata e presente legislatura, è stato l'artefice reale del "modello Roma" e che in esso si riconosce politicamente e culturalmente.

Lo ha fatto perché sa che nel suo "Modello Roma" tutto si tiene. Se non si farà il parcheggio sotto il Pincio domani sarà impossibile farne altri, come vorrebbero, sotto gli altri colli della città, o realizzare un sottopasso per le auto a lungotevere Ripetta, sarà più difficile probabilmente edificare nuovi milioni di metri cubi di cemento privi di servizi e strutture attorno a faroinici centri commerciali, oppure costruire altre autostrade come la Roma–Latina invece di nuove ferrovie suburbane.

In vista della decisione che il Sindaco dovrà assumere martedì 9 settembre p.v.

SABATO 6 SETTEMBRE DALLE ORE 11,30 ALLE 0RE 12,30

SULLA TERRAZZA DEL PINCIO E' CONVOCATA UNA MANIFESTAZIONE NEL CORSO DELLA QUALE SARA' PRESENTATA ALLA STAMPA E AGLI ALTRI ORGANI DI INFORMAZIONE LA LETTERA APERTA AL SINDACO GIANNI ALEMANNO (RIPORTATA QUI), SOTTOSCRITTA DA ASSOCIAZiONI E COMITATI DI QUARTIERE, PER CHIEDERE CHE NON SIA REALIZZATO IL PREVISTO PARCHEGGIO NELLA COLLINA DEL PINCIO.

VI CHIEDIAMO DI INTERVENIRE NUMEROSI, DI DIFFONDERE L'INIZIATIVA, E DI CHIEDERE AL VOSTRO COMITATO, SE ANCORA NON LO HA FATTO, DI SOTTOSCRIVERE LA LETTERA IL PRIMA POSSIBILE.

Mario Attore, Marcello Paolozza

giovedì 4 settembre 2008

Firmiamo la petizione per salvare il Pincio

Anna Magnani sul Pincio

Riprendo l'articolo di Laura di Degradodiroma per segnalare un'iniziativa a favore della preservazione del Pincio. La petizione è stata avviata sotto il passato Sindaco, ma verrà chiaramente presentata al nuovo.
Testo della petizione (il grassetto è aggiunto):
La terrazza del Pincio è uno dei luoghi più belli del mondo. Un'icona di Roma. La sistemazione ottocentesca mantiene intatto il suo fascino: la grande terrazza priva di alberature proprie ne sottolinea il ruolo di belvedere sulla città antica.
L'amministrazione comunale di Roma, sfruttando proprio la mancanza di alberature, vorrebbe iniziare a scavare la collina per ricavarne sette piani di parcheggi per un numero complessivo di 726 posti auto. Lungo gli eleganti emicicli che salgono intorno alla sistemazione della terrazza saranno realizzate le rampe di accesso carrabile al parcheggio; nella terrazza saranno invece sistemate le uscite pedonali. La pavimentazione della terrazza verrà invasa da griglie di sicurezza e da impianti di aerazione.
Uno dei luoghi storici più belli del mondo sta dunque per essere manomesso e deturpato per sempre.
E' stato affermato che il parcheggio servirà a togliere le auto dal Tridente barocco della città, a pedonalizzarlo. Non è vero. Bastano pochi dati per confutare questa tesi: nel centro storico di Roma risiedono ancora circa 100mila abitanti. Nell'area del tridente barocco, su cui si sono concentrate le attenzioni per la realizzazione del parcheggio, ce ne sono 30mila. Con gli indici di motorizzazione di Roma (un'automobile per abitante, come noto), significa almeno 30 mila veicoli. Sarebbero necessari più di 60 ettari di superficie scoperta destinata a parcheggio, una dimensione grande come l'intera estensione di villa Borghese.
Ma non è soltanto dal punto di vista dimensionale che i conti non tornano. Il 70% dei posti auto verrà infatti venduto sul mercato immobiliare e il 20% è destinato all'affitto per periodi lunghi: è evidente che verranno acquistati da coloro che lavorano in centro storico richiamando così ulteriore traffico automobilistico. Per fare una volgare speculazione immobiliare non ci si ferma neppure di fronte a luoghi di così mirabile stratificazione storica e culturale.

Rivolgiamo pertanto un pressante appello al sindaco di Roma Walter Veltroni per scongiurare la realizzazione della proposta. La villa Borghese e la collina del Pincio non possono ospitare un altro pessimo esempio della incultura della "valorizzazione economica". Monumenti così straordinari meritano un altro destino: quello di tornare ad essere luoghi di bellezza a disposizione della città.
Per firmare cliccate qui.

Per aggiungere il banner al vostro sito o blog potete usare questo codice:
(a href="http://www.petitiononline.com/pincio/"target="_blank")(img border="0"src=" http://img60.imageshack.us/img60/6364/pinciosmallsg5.jpg "/)(/a)
Al posto delle parentesi tonde sostituite <>.