sabato 31 gennaio 2009

Il massacro degli alberi al Quadraro

Ricevo da un lettore e pubblico:

"Mia figlia nacque nel 1994 e il comune le scrisse una lettera “adesso ci sei anche tu e insieme a te anche un piccolo albero, abbiamo creato un gemellaggio, per ogni neonato residente a Roma verrà piantato un albero”. Alberi non potati da anni e in un giorno di pioggia e vento cadde un albero. Era il 4 novembre 2008. Quando smise di piovere, un ragazzo di soli tredici anni non c’era più. Giocava in via Lucio Mario Perpetuo.
Il popolo del Quadraro non rassegnato si strinse alla sua dolente famiglia. Il Comune venne, fece la discesa del Quadraro e partecipò alla cerimonia funebre. Il potere, in evidente stato di disagio, rassicurò tutti i cittadini che queste disgrazie non sarebbero più avvenute, che gli alberi erano stati visitati dai tecnici del comune, godevano di ottima salute.
Ma qualche giorno dopo ne cadde un altro e il Comune preso dal panico iniziò lo scempio degli alberi. Gli alberi sono esseri viventi con le braccia rivolte verso il cielo. In Via dei Levii, viale Opita Oppio (che non è più un viale), via Egerio Levio, piazza del Quadraretto, via Marco Decumio è stata compiuta la strage.
Sono già passati due mesi. Camminando per le strade, si avverte il dolore. Tristi aiuole con miseri pezzi di tronchi segati. Il Comune non ci ha ancora informato quando i nostri fratelli alberi ritorneranno nel nostro quartiere.

Angelo Tantaro"

venerdì 30 gennaio 2009

Vigili Rambo: ci sarà da fidarsi?

E' stata approvata la delibera che prevede che la Polizia Municipale romana sarà presto dotata di vari tipi di armi, tra cui quelle da fuoco (vedi articolo che segue):

Da Leggo di ieri:
Per le armi è ormai cosa fatta: i vigili avranno sciabole, pistole, sfollagente e spray anti aggressione. Dopo nove ore di consiglio, la delibera è stata approvata, all'1.02 di notte, con 29 voti a favore, 4 contrari e 9 astenuti. Il comandante: «Il via libera definitivo dell'armamento della municipale darà maggiori garanzie e sicurezza agli agenti del Corpo per lo svolgimento dei compiti istituzionali e trasmetterà più sicurezza ai cittadini». Così il comandante Angelo Giuliani commenta con «soddisfazione» il sì del Campidoglio a dotare di armi i suoi uomini. Un passo storico. Da 30 anni gli agenti non avevano più in dotazione la pistola. Una svolta epocale, secondo il sindaco Alemanno, «che darà a Roma più sicurezza». A giugno le armi. Secondo le previsioni del Sulpm, l'armamento del corpo dei vigili urbani potrà essere completato entro la fine dell'anno. Ora gli agenti avranno 60 giorni di tempo per esprimere la loro volontarietà al possesso dell'arma (in caso contrario si potrà ricorrere all'obiezione di coscienza). «Dopodiché - spiega Marco Milani, segretario romano del Sulpm - i vigili saranno sottoposti a test fisici e psicologici di idoneità al possesso d'arma e, successivamente, dovranno seguire corsi di formazione e addestramento al tiro presso strutture della polizia». Già a giugno, secondo il presidente della commissione capitolina alla Sicurezza, Fabrizio Santori «il primo gruppo di vigili sarà armato». Solo per difesa personale. «I compiti della Municipale non cambieranno - spiega il sindaco Alemanno -le funzioni rimangono le stesse ma ora la nostra polizia sarà più in grado di difendersi, di essere rispettata e di essere autonoma rispetto agli altri corpi di polizia. Questo è importante perchè sempre più spesso i nostri vigili intervengono in contesti molto difficili». Il no dei sindacati: per l'Ospol e l'Arvu le armi sono solo una farsa e chiedono agli agenti di non ritirare le pistole. Per i sindacati nel regolamento mancano passaggi importanti come addestramento e logistica.
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Personalmente non mi sento più tranquilla all'idea di persone armate per strada, ovvero, passi per manganelli e spray, che hanno un raggio d'azione limitato, ma se qualche vigile si dovesse sbagliare e far partire un colpo di pistola nella mia direzione..?
Per "maneggiare" pistole e fucili senza fare danni bisogna essere - secondo me - equilibrati, saggi e molto bravi.
I nostri agenti di Polizia Municipale sapranno essere tutte queste cose?


lunedì 26 gennaio 2009

Violazioni della ZTL: finalmente una contromisura!


Da Leggo di oggi:

Gli occhi elettronici? Guarderanno anche chi esce dal Centro. Per il sistema di controllo della Ztl, infatti, si sta mettendo a punto un progetto per l’installazione di varchi di controllo anche in uscita. Un progetto già esistente, bloccato nel 2001 per mancanza di fondi. Non si tratta di una vera e propria rivoluzione, ma di una sorta di aggiunta - o se volete ampliamento - del sistema di Iride. Ma perché installare varchi anche in uscita? Semplice: nel solo 2007 gli uomini del primo gruppo dei vigili, comandati da Carlo Buttarelli, hanno scoperto e multato 450 “furbetti”, che per eludere il divieto d’accesso ai non autorizzati entravano nella Ztl percorrendo vie contromano, “dribblando” il varco con uno scarto da Formula uno, coprendo la targa con un giornale o utilizzando la tattica della retromarcia . Insomma, tanti escamotage scoperti ma che sicuramente nascondo migliaia di infrazioni dello stesso genere non viste dai vigili. Ecco allora che si punta al doppio controllo: in questo modo farla franca è davvero difficile. La soluzione del varco anche in uscita, invocata sia dal Comando della Municipale che dal I municipio, sarà finanziata grazie ai proventi delle multe fatte nel 2007 dagli occhi elettronici. L’operazione dovrebbe decollare i n primavera. Dopo una serie di collegamenti a fibra ottica e i canonici 60 giorni di pre-esercizio (obbligatorio per legge) si partirà con le multe vere e proprie. I “furbetti” della zona a traffico limitato, insomma, sono avvertiti. ...
(il grassetto è aggiunto)
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Mi sembra una buona misura, anche se penso che le coperture delle targhe potrebbero comunque verificarsi anche alle uscite dei varchi.

Aggiungo che 450, cioè il totale di contravvenzioni elevate nel 2007 per violazioni della ZTL a Roma, non fornisce il vero ordine di grandezza dell'effettivo numero delle violazioni della zona a traffico limitato. Infatti, per esempio, il varco vicino alla mia abitazione viene violato da molte decine di vetture durante i weekend e di media da almeno 5 o 6 durante i giorni feriali. E questo solo con i contromano nelle vie adiacenti.
Moltiplichiamo per i giorni dell'anno e per il numero dei varchi..

Rimaniamo dunque in (trepida) attesa di queste contromisure, di cui verificheremo praticamente l'efficacia, sperando che il Comune decida anche di bloccare l'ingresso in centro di tanti altri mezzi inquinanti, quali per esempio i bus turistici (ricordiamo che percorrono solo 2km con 1 litro di gasolio!)

giovedì 22 gennaio 2009

Bus Atac in sosta con motore acceso: l'Azienda risponde


L'Atac ha risposto alla lettera del nostro lettore (il grassetto è aggiunto dalla sottoscritta):

Gentile Signora xxx,
Gentile Amministratore Giuseppe Critelli, Gentili Condomini/Residenti - Condominio Via Gaio Melisso nn. 3-6-9 00175 Roma,
Vi scriviamo per rispondere al Vostro sollecito del 15 gennaio scorso relativo al problema dell’inquinamento acustico-ambientale provocato dai mezzi in sosta al capolinea presso P.zza Dei Tribuni.
Nel ringraziarVi per averci avvisato e scusandoci ancora per il perdurare dei disagi, Vi confermiamo che esiste un regolamento per il quale le vetture non possono tenere il motore acceso presso i capilinea per più di 3 minuti consecutivi. Questo tempo è necessario per caricare l’impianto pneumatico prima di iniziare il servizio.
Pertanto, abbiamo nuovamente richiesto solleciti interventi sia alla Trambus SpA che alla Tevere TpL – società di gestione delle linee coinvolte dalle quali, Vi ricordiamo, dipende il personale di guida - anche per il non corretto comportamento dei dipendenti in servizio presso il capolinea interessato e di cui desideriamo scusarci come Agenzia.
E’ da considerare, comunque, che anche in base alle segnalazioni degli utenti e dei cittadini, le società di gestione, oltre alla leva disciplinare, stanno predisponendo interventi formativi mirati, allo scopo di migliorare la professionalità del proprio personale. Desideriamo, inoltre informarVi, che per rendere sicuro il controllo dell'accaduto e quindi procedere con gli accertamenti e gli opportuni interventi in modo definitivo, è necessario che siano indicati oltre i giorni e gli orari relativi, in cui si sono verificati i vari episodi, anche il numero di linea del mezzo/i e il numero di matricola del mezzo/i coinvolto, elementi indispensabili per la corretta effettuazione dei controlli.
Da ultimo, Vi informiamo che l’Amministrazione Comunale e questa Agenzia intendono raggiungere il traguardo di favorire il più possibile sia la Mobilità Pubblica che Privata, dotando la nostra città di infrastrutture in grado di dare risposte concrete ai cittadini e agli utenti fruitori del servizio pubblico, ricercando costantemente, soluzioni nuove e all’avanguardia con le più avanzate città d’Europa. Infatti, tra le iniziative volte a soddisfare tali obiettivi, è previsto, ed è già in via di sperimentazione per il parco mezzi aziendale insieme alla nuova progettazione di rete che è stata avviata da Via Nazionale, l’introduzione di autobus di nuova generazione, più agili e a minor impatto ambientale con la dismissione graduale nel tempo di tutte le vetture più anziane compresi i vecchi Jumbo. Nel salutarVi con molta cordialità, Vi preghiamo di avere ancora pazienza e fiducia nella risoluzione definitiva del problema.
Il Servizio Clienti Atac SpA

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Ringraziamo l'Atac per la gentile e rapida risposta, ho un unico dubbio: come si prende il numero di matricola di un autobus dell'Atac?


mercoledì 21 gennaio 2009

Parcheggio di Cornelia: 35 milioni di euro spesi ma resta chiuso



Ricevo da un lettore e pubblico:

Cara Martina,

Ti volevo chiedere se eri a conoscenza della scandalosa situazione del parcheggio collegato alla fermata metro Cornelia. Costato 35 milioni di euro potrebbe ospitare 630 posti auto.
Questo parcheggio faceva parte dell'insieme dei lavori della metropolitana programmati x il Giubileo 2000. La struttura è stata inaugurata nel 2002 con 2 anni di ritardo.
E' rimasta aperta per circa 3 anni ad intermittenza a causa di continui lavori di manutenzione. Ora il parcheggio è chiuso da più di tre anni e nessuno finora ha saputo spiegarmi il perchè.
Per tale opera sono stati spesi molti danari pubblici e, in servizio, sarebbe utilissima vista la continua congestione di traffico nella zona e la fame di parcheggi.
Lo scorso giugno se ne è occupata anche "Striscia la notizia" (vedi video sopra) ma a tuttoggi il parcheggio rimane chiuso!!


Cristian Compagnoni
per comitatonline bravetta.pisana
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Il video di Striscia mostra che il parcheggio è chiuso, ma ha le luci ed i monitor accesi. Che spreco di energia e soldi pubblici!

Se si potesse "stimolare" il nuovo Sindaco a fare qualcosa..

venerdì 16 gennaio 2009

Gli scheletri nel parco (della Valle dei Casali)


Ricevo e pubblico:

Ci sono voluti 20 anni per sgomberare il "residence Roma" ed ora, da quasi 2 anni, ci sono rimasti gli scheletri...nel parco! Da come si evince dalle immagini (vedi foto), gli scheletri dell'ex residence campeggiano all'interno della Valle dei Casali, parco naturale gestito dall'ente regionale "Roma Natura", in attesa che passino altri 20 anni prima che si prenda una decisione definitiva sulla destinazione d'uso e sui tempi di inizio dei lavori.

Cristian Compagnoni per il comitato on line Bravetta.Pisana
http://www.myspace.com/bravetta_pisana
bravetta.pisana@tiscali.it

giovedì 15 gennaio 2009

Perchè i bus Atac sostano con il motore acceso?


Ce lo eravamo chiesto circa un anno fa (vedi qui). Questa volta qualcuno si sta -giustamente- arrabbiando.
Ricevo infatti da un lettore e pubblico:

Salve,

Vi scrivo rappresentando un condominio di PIAZZA DEI TRIBUNI, al Tuscolano, di circa 64 famiglie ove svolgo attività di amministratore.
Dopo telefonate, email e raccomandate all'ATAC, sia dei singoli che dell'intero condominio, siamo ora in contatto con uno studio legale e stiamo imbastendo una causa civile contro l'ATAC che verrà formalizzata entro questo mese.

Il problema è lo stazionamento bus (appena 3-4 linee) di Piazza Dei Tribuni, ove gli autisti hanno un comportamento maleducato ed antisociale, a tratti addirittura imbarazzante.
Mantengono il motore acceso durante tutto il periodo di sosta, nonostante sia vietato sia dalla legge che dal regolamento interno dell'azienda: ogni tentativo di dialogare con loro è stato inutile, anche quando qualche condomino gli ha fatto vedere i risultati di tale azione sulle lenzuola bianche stese sul balcone e ritirate di un color marrone chiaro o quando stravolti dall'enorme rumore si sono presentati ai bus ben 10 condomini con le cuffie in testa per manifestare il proprio disagio.

Non vogliono sentire ragioni, si sentono in diritto di farlo, contribuendo ad inquinare ancor di più la nostra città, sia con lo smog ma anche e soprattutto acusticamente: un bus che fa "prove" di tenuta giri alle 05:30 del mattino sotto il proprio balcone significa svegliarsi di soprassalto tutti i giorni, tutte le settimane, tutti i mesi.

Ci date un aiuto a pubblicizzare questo comportamento, illegale ed arrogante?

Grazie

Giuseppe Critelli - Amministratore
Condominio di Via Giao Melisso, 3-6-9
00175 ROMA
giuseck@gmail.com

martedì 13 gennaio 2009

Via di Ripetta: parcheggi in barba alle regole


Domenica scorsa sono passata per Via di Ripetta ed ho notato che entrambi i lati della strada erano pieni di macchine parcheggiate. Vista non inusuale per una strada di Roma, per di più in centro, ma la cosa che mi ha lasciato perplessa è stata che i miei concittadini, in barba al divieto di fermata (vedi foto) ben visibile, sono soliti, in questa Via, non solo parcheggiare comunque, ma addirittura farlo sul marciapiede! Costringendo chi passa con passeggini (vedi la sottoscritta) o in carrozzella (disabili) a camminare in mezzo alla strada.
Dal momento che qui la situazione si presenta la stessa tutti i giorni (anche Google maps lo testimonia), come mai - mi chiedo- la Polizia Municipale non passa una volta al giorno a elevare un po' di sanzioni?

venerdì 9 gennaio 2009

Nonostante gli sforzi di Ama..

sopra: rifiuti per terra in centro storico

..le vie intorno alla mia abitazione (vedi foto scattata in questi giorni) sono ancora cosparse di rifiuti!

Nel mio quartiere:
  • I residenti hanno ricevuto da Ama, da circa un mese, i trespoli, in cui conferire i propri rifiuti che vengono ritirati ogni mattina. Accanto al trespolo è possibile consegnare anche la propria raccolta differenziata (tranne l'umido, purtroppo).
  • I commercianti hanno ricevuto comunicazione (e in qualche caso anche multe) sugli orari di conferimento dei rifiuti (in genere dopo le 19.30)
Nonostante questo, le strade della mia zona continuano ad essere piene di immondizia. Perchè?

Qualche giorno fa ho visto una signora (straniera) di passaggio per la mia via, lasciare ad un angolo 2 buste di rifiuti, vicino ad una busta già presente. L'ho letteralmente rincorsa (con il passeggino!) e le ho detto che è vietato lasciare i rifiuti per terra e che li avrebbe dovuti mettere in un cassonetto. Lei mi ha risposto che pensava che si potessero lasciare all'angolo, visto che ce ne erano altre, poi le ha raccolte e se le è portate via.
Questo mostra che:
1) La popolazione romana, inclusi stranieri residenti e turisti, non ha particolare conoscenza di come si conferiscano i rifiuti in ciascuna parte della città (poca nella propria zona, figuriamoci nelle altre). Qualche cartello, o manifesto in ogni quartiere non guasterebbe. Chiaramente con l'indicazone anche delle sanzioni per chi viola le regole.
2) L'esempio è l'unica regola che molti seguono nel conferimento dei rifiuti. Per ripulire le strade occorre che nessuno, neanche un residente, commerciante o passante pensi che si possano lasciare rifiuti per terra, in caso contrario si genera un effetto-imitazione e la città si sporca di nuovo.
Come si scardina un'abitudine errata?
Secondo me, con la comunicazione (volantini nella posta dei residenti, spot chiari in TV o Internet, pubblicità sui giornali locali, ecc) e con multe - salate (non bastano i 50 o 100 euro) e frequenti.
Spero che la ricapitalizzazione dell'Ama possa dare i mezzi per fare entrambe (anche se le seconde potrebbero finanziare la prima) e ridarci finalmente una città pulita.

| foto piccola: via liguria, dic. '08, rifiuti di un Hotel

mercoledì 7 gennaio 2009

Una città (non) a misura di bambino


..ovvero: "Perchè con un bambino piccolo mi devo trovare a mio agio solo all'Ikea?"
Questo post nasce dal fatto che sono mamma da settembre scorso e da allora sono come entrata in un'altra "dimensione" che mi ha svelato quante barriere, impedimenti e ostacoli ci siano per i bambini nella nostra città.
- Iniziamo dai marciapiedi, probabilmente la cosa più onerosa da modificare: sono pieni di buche, almeno in centro storico, dove abito io. Il passeggino si incastra spesso, tanto che talvolta i passanti si avvicinano per aiutarmi a ..disincagliarlo. Sarebbero tutti o quasi da rifare. Che sogno, infatti sarebbe averli come quelli di NY..o anche quello della più vicina - e rifatta da poco -Via della Vite..
- Negozi, librerie e altri esercizi: perchè hanno tutti l'entrata a gradini? Temono inondazioni? (Perchè non si fa una legge che obblighi all'accessibilità per carrozzine e carrozzelle?)
- Ristoranti: capisco quelli con le toilette minuscole, ma quelli che le hanno più spaziose perchè non si dotano di fasciatoio? (I neonati vanno di corpo molte volte al giorno, per chi non lo sapesse). All'IKEA, che peraltro ha i bagni attrezzati per neonati e bambini, ne vendono a partire da meno di 30 Euro! Se andate in un Ristorante con una toilette abbastanza grande suggeritelo al proprietario (come sto facendo io), non si sa mai che a grande richiesta..parta questa "moda" civile anche nella Capitale.
- Evito di menzionare la Metropolitana -perchè mi sembra impossibile che nel 2009 si parli ancora di cose del genere in un paese industrializzato- servizio pubblico di trasporto in cui mancano gli ascensori in molte fermate..ma come facciamo a rinunciare alla macchina se poi i mezzi pubblici non fanno accedere le mamme con i passeggini (e i disabili) ?
- Infine il Parco. Io frequento quello di Villa Borghese, che ha sì una ludoteca (la casina di Raffaello) ma a divertimenti all'aperto è un po' carente, infatti a parte un paio di giostrine striminzite di fronte alla ludoteca stessa, non ci sono giostre o attrezzature interessanti per bambini o ragazzi (tipo quelle che si trovano negli USA). Quanto costerebbe installarne qualcuna? Invece di tante feste del cinema..

|immagine dal sito ikea.it