lunedì 28 gennaio 2008

Chi causa il 20% dei gas serra?

Su Republica di oggi si legge:

"..secondo la Fao, la Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite, le terre destinate all'allevamento del bestiame costituiscono il 30 per cento delle terre emerse non ricoperte da ghiacci del pianeta. Questa stessa produzione di bestiame è responsabile di un quinto delle emissioni di gas serra della Terra, più di quelle emesse dai trasporti nel loro complesso. Uno studio dello scorso anno dell'Istituto nazionale di scienze dell'allevamento in Giappone ha stimato che ogni taglio di carne di manzo da un chilogrammo è responsabile dell'equivalente in termini di diossido di carbonio alle emissioni di una vettura media europea ogni 250 chilometri circa e brucia l'energia sufficiente a tenere accesa per 20 giorni una lampadina da 100 watt."

Inoltre:

"Benché circa 800 milioni di persone di questo pianeta soffrano la fame o siano affette da malnutrizione, la maggior parte dei raccolti di mais e soia coltivati finiscono a nutrire bestiame, maiali e galline."

Quindi, prima di, o (meglio) oltre ad abbandonare la macchina (in rete ho trovato infatti che oltre l'80% dei gas serra in Italia viene prodotto dai trasporti, pincipalmente quelli su strada), quello che possiamo fare per aiutare l'ambiente è abbattere drasticamente il nostro consumo di carne. Ne beneficierà la nostra salute, quella degli animali (chiaramente), le popolazioni povere della Terra e l'atmosfera del Pianeta .

Chissà se Pecoraro Scanio è vegetariano? Anche se ormai, dovrei scrivere "era".

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo, ma,
pur ribadendo che l'alimentazione che abusa di carne è spesso fonte di gravi malattie nel mondo occidentale e che per trasformare i costituenti vegatali in
animali c'è uno spreco folle di efficienza energetica (se non ricordo male oltre il 90%)

non bisogna sottovalutare che, in alcuni particolari ambienti, la povertà del suolo agrario non consente di trarne valorizzazione alimentare se non con il pascolo (succedeva anche per i
primi antichi Romani alle prese con l'esiguo strato di cappellaccio dei 7
colli, ma succede negli angoli più poveri e/o aridi del Mondo).

Certo prima di uccidere
un animale se ne usava il latte, la lana, il lavoro e solo "a fine carriera" o in occasioni eccezionali (riti e feste) veniva macellato. Oggi
l'organizzazione industriale zootecnica fa paura, ma quello "marginale"potrebbe essere
ancora un valido modello di sviluppo eco-compatibile, ovviamente per chi non è completamente vegetariano.
Ma è un pò come la maghina e la bici-bus: qualche rara volta la maghina (e la carne) possono essere utili, invece sono PREVALENTI E DEPRIMENTI.
Ma , per entrambi i flagelli, incredibilmente la motivazione principale è la presunta "COMODITA'", sia per la mobilità ritenuta più degna e veloce che nella preparazione dei Pasti, appunto più comodi e veloci e, purtroppo, che risentono di una ormai obsoleta voglia di far bella figura a tavola(figlia di lontani tempi in cui la carne era un lusso: oggi, paradossalmente che il tempo è la cosa più preziosa, lusso è invece una bella ed elaborata pasta e fagioli

AVe caiofabricius VALE

Jeeves ha detto...

Ognuno è libero di credere a ciò che preferisce... basta fornire dati corretti per valutare.
(in rete ho trovato infatti che oltre l'80% dei gas serra in Italia viene prodotto dai trasporti, pincipalmente quelli su strada)...Il link che è inserito dice un'altra cosa. Che 82% dei gas serra è prodotto (dati al 2005) da "...combustione e al consumo di combustibili..." In questo si ricomprendono i riscaldamenti, la produzione di energia elettrica.. etc... dunque non solo trasporti.

Martina ha detto...

aspetta..non ho capito cosa scrivi.
L'articolo sull'82% dsi riferisce all'Italia. Il Rapporto Fao si riferisce al Mondo.

Jeeves ha detto...

Quello che dice la FAO, pur senza voler criticare il ruolo dell'organizzazione, è ridicolo... talmente ridicolo che non lo commentavo neanche.

Nel testo del "post" c'è scritto che "Quindi, prima di, o (meglio) oltre ad abbandonare la macchina (in rete ho trovato infatti che oltre l'80% dei gas serra in Italia viene prodotto dai trasporti, pincipalmente quelli su strada)... e c'è un link che porta alla pagina "http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=12714 in cui si dice che "Per quanto riguarda il trend di crescita dei gas serra fino al 2005, ne sono principali protagoniste le emissioni dovute alla combustione e al consumo di combustibili, responsabili dell’82% della produzione totale..
La pagina di ariannaeditrice che dovrebbe supportare l'affermazione che oltre l'80% delle emissioni sono dovuta ai trasporti invece addebita tali emissioni alla combustione in generale.. includendo in ciò anche la produzione di energia elettrica, i riscaldamenti civili ed industriali ed ogni altro processo (diverso dal trasporto) di produzione.

Martina ha detto...

Ma..non ti capisco:

Perchè trovi ridicola la statistica della Fao? Hai dei dati a confutazione di quanto dice quest'Organizzazione Internazionale?

Per l'articolo su arianna, non vedo grossi errori, è vero che è un po' ambiguo, ma è tratto da un altro sito, quindi deduco che avranno sintetizzato:

"Per quanto riguarda il trend di crescita dei gas serra fino al 2005, ne sono principali protagoniste le emissioni dovute alla combustione e al consumo di combustibili, responsabili dell’82% della produzione totale. In prima linea i trasporti, principalmente quelli su strada, che tra il 1990 e il 2005 segnano un aumento di emissioni del 26,5%, seguiti dal settore civile col 21,8% e dalla produzione di energia al 19,2%.

Visto che si citano poi (di questo 82%:
1) il metano fuoriuscente dai rifiuti per ca. il 3% e

2) i condizionatori (che non penso siano come emissioni pari ai trasporti, ma anzi ipotizzo molto inferiori anche se è scritto che il loro utilizzo è in forte crescita)

mi sembra logico pensare, dicevo, che questo 82% dei gas serra sia dovuto ai trasporti (in primis) combinati altri consumi di combustibili.

Cos'è che non ti sembra giusto?

Anonimo ha detto...

in periodo di giorni della memoria sull'olocausto è bene ricordare che i campi di sterminio esistono ancora e sono proprio gli allevamenti intensivi e i macelli ! quello che facciamo ai nostri simili animali è mostruoso e malefico.. peggio della mentalità dei nazionalsocialismi o dei sacrifici umani/animali di alcune vecchie religioni e tradizioni !
STOP Eating Animals !

Anonimo ha detto...

Manuele: scusami ma il paragone mi sembra un po' tirato, oltre che poco rispettoso.
Alla follia pura e orribile del gratuito sterminio di esseri umani(da chiunque e verso chiunque posto in essere) non mi sento di accostare la pratica dell'allevamento animale a fini alimentari.
Sono concorde nel provare ribrezzo verso i metodi disumani utilizzati in quei contesti, e credo che prima o poi, in un modo o in un altro, verremo chiamati a rispondere per questo.
Ma non mi mescolare le due cose, per favore: non sono compatibili.

Martina ha detto...

è chiaro che per noi che siamo uomini è piu' brutto uccidere un uomo che un animale, certo che se fossimo animali la vedremmo diversamente, Albert, non credi?

Se gli uomini prendessero esempio dagli animali su molte cose (tipo non inquinare l'ambiente, non fare guerre, ecc) non ci sarebbero tante cose brutte in questo pianeta.

L'uomo, in questo è il peggiore degli animali.

Anonimo ha detto...

Aspetta aspetta, non è questione di più o meno brutto.
Uccidere di per sè è sbagliato e basta. Il "problema" degli esseri umani è che si trovano al vertice della catena alimentare (perlomeno in questo contesto - ovvio che se ci troviamo da soli nella giungla il leone ci si pappa).
Il punto è: uccidere con un fine o uccidere per uccidere ? Qui sono d'accordo: salvo rare eccezioni l'animale uccide solo per mangiare o per difendersi, non certo perchè decide che un'intera genia deve sparire dalla faccia della terra. E' qui e solo qui che non mi piace il paragone: lo sterminio degli ebrei nei lager o dei dissidenti nelle foibe è una cosa inconcepibile e non assimilabile a nulla di umano. L'allevamento e la macellazione di animali per l'alimentazione umana (discutibile quanto vuoi nella quantità e nei modi) ha perlomeno un fine. Personalmente adoro gli animali, in casa mia il rapporto umani-animali è di 3:1 in favore dei quattrozampe, non tollero caccia e cacciatori, evito persino di far fuori i topi in giardino (mi limito a non lasciare cose che li attirino), mangio carne si e no due volte a settimana (quando va bene), ma l'accostamento campo di sterminio - allevamento proprio non mi andava giù, tutto qua.

Unknown ha detto...

ha ragione Albert, senza contare Martina, che fai il solito errore del vegetariano assolutista relativo.

Perché piangi per l'agnellino cucciolo ma non per i milioni di galline polverizzate senza che nessuno muova un dito?

E delle povere zanzare? Chi se ne occupa? Massacrate ogni estate con metodi chimici spaventosi.

Non lo so. Detesto il consumismo osceno, ma anche la faziosità mammifera.

Per dire: Tutti gli animali sono uguali, ma noi mammiferi siamo più uguali degli altri...

Unknown ha detto...

Ops. Mea culpa, mi sono fatto tradire dalla foto (evidente che se mettevano una gallina non aveva lo stesso effetto).

Ho letto il riferimento al pollame, va da sé che allora però cosa c'entra la campagna anti agnello pasquale?

E oltre confermare la tesi di albert sulla non proprio azzeccata similitudine con l'olocausto, ribadisco che il concetto di 'animale' dovrebbe sempre essere più ampio, mentre ovviamente l'uomo nutre un familiare senso di colpa per i mammiferi (tanto che se massacriamo i tonni per fare spuntì é normale, ma se i giapponesi tritano i delfini sono il primo a scandalizzarmi).

Amen

Martina ha detto...

Rondone, ma...se io non sono vegetariana! (ci provo ma ancora non sono riuscita a diventare vegetariana), come faccio a fare gli errori dei vegetariani?
Io cerco solo di essere obiettiva.

L'agnellino della foto non era in realtà relativo all'articolo,ma ho rpeferito inserire quella foto piuttosto che una di bovini squoiati..

Poi questo non era un post generico sul non uccidere gli animali ma sull'opportunità - magari- di ridurre il consumo di carne bovina per fare s' che tra le altre cose si riduca l'effetto serra e la scarsità alimentare di alcuni milioni di persone..

Se tu uccidi piu' o meno zanzare, la quantità dei gas serra nell'atmosfera non cambia, se non erro (e cosi' anche per i polli).

Un amico oggi mi ha inviato questo documento: http://www.gigasize.com/get.php?d=schnclg3rxd

Interessante..e nella copertina c'è una citazione:
"Verrà un giorno nel quale gli uomini giudicheranno la morte di un
animale allo stesso modo in cui essi giudicano oggi quella di un uomo"


Pare che sia di un certo Leonardo (da Vinci) :-)

Non abbastanza ..illuminata come mente?
Ciao,

Martina
ps la mia erborista giura che se si mangiano semi di zucca, l'epidermide varia di odore e diventa fastidiosa per le zanzare. Io ho provato e mi è sembrato funzionare.

Unknown ha detto...

Guarda Martina,
dato che io, per coerenza, sono sia abortista che per la pena di morte (in sostanza stessa cosa, il problema è l'applicazione), e dato che non considero l'uomo moralmente migliore come animale (anzi), già giudico la morte di un animale come quella di un uomo, perchè in realtà siamo tutti animali.

Del resto concordo con albert su certi paragoni. I genocidi non sono fatti per sfamare.

Ergo, non avrei alcun problema a mangiare carne umana in scatola se non fosse per problemi evidenti di salute (e mi dicono anche di gusto!).

Concordo sulla critica al consumismo osceno in ogni settore.

Per altro ritengo leopardianamente che la Natura se ne arcisbatta delle nostre scoregge, e se anche dovesse il mondo aumentare temperatura o glaciare per millenni, non c'è scritto da alcuna parte che questo sia 'innaturale'. Anzi, l'umanità scomparirebbe comprese le sue questue ecologiche o consumistiche.

L'uomo è tanto intelligente quanto idiota come animale. Unico capace di rendere la PROPRIA (non quella della Terra) esigenza naturale peggiore se non addirittura distruggerla.

Anonimo ha detto...

OffTopic al volo:

Uhmmm....
No, no, Rondò, OK l'aborto (terapeutico e non come contraccettivo a posteriori, è ora che gli uomini imparino a gestire il pistolino), ma la pena di morte no. Con questi giudici, poi, per carità.
Oggi al massimo per un errore giudiziario ti fai qualche anno, se ci mettiamo la pena capitale il rischio è troppo alto.

E mannaggia quanto sei estremista ! ;)

Martina ha detto...

eh no, la pena di morte no! (ma come sei barbaro)l'essere umano dovrebbe elevarsi verso la spiritualita'..altro che pena di morte, cosi' tu lo riporti ai chackra bassi, dominato solo dalle passioni anche irrazionali. E allora cosa ce l'abbiamo a fare il cervello se poi uccidiamo i nostri siimili come le bestie? (con rispetto parlando ma il mio bestie si riferisce all'animalita' appunto piu' istintuale).

Non solo concordo con Albert per il pericolo degli errori giudiziari ma ho altre due considerazioni:
1) in alcuni stati/nazioni si da' la pena di morte (Texas per es. vedi Kenneth Foster) per reati per cui in altri non si va neanche in prigione (credo che Foster non sarebbe nemmeno andato in galera in italia, mentre in Texas gli han dato la pena di morte poi commutata in ergastolo!! qui anche i brigatisti sono fuori, anzi alcuni fanno anche da consiglieri alle commissioni parlamentari!!)
L'uomo non e' un essere equo, quindi se gli metti in mano la possibilita' di decidere della vita delle persone, chiaramente sbagliera'.
2) Poi proprio il principio che tu devi sopprimere qualcuno perche' non si e' comportato come tu gli hai detto di fare non e' giusto. Lo puoi punire perche' non ha rispettato le regole decise dal gruppo ma addirittura uccidere no, e allora come fa a migliorare? La punizione dovrebbe sempre avere come scopo il miglioramento della persona punita. Se lo annienti hai fallito anche tu.
Ops mi son dilungata, scusate.

Tornando a bomba, quando dici
"se anche dovesse il mondo aumentare temperatura o glaciare per millenni, non c'è scritto da alcuna parte che questo sia 'innaturale'. "

E no, due volte: perche' se si ghiacciano oceani e terre non muore solo l'uomo ma anche molti animali. E chi l'ha detto che sarebbe stato naturale, cioe' normale questo? L'uomo ha prodotto una quantita' eccessiva di CO2, questo sta facendo variare gli equilibri climatici e biologici del pianeta. Se verra' la glaciazione non sara' una cosa natutrale ma sara' stata provocata dall'uomo (vediti Una scomoda verita', il documentario di Al Gore)
Sul Pianeta non c'e' solo l'uomo ma tantissime specie animali e vegetali. Non e' giusto che noi, che tra l'altro abbiamo piu' cervello (mah) delle altre specie, distruggiamo la casa (la terra) di tutti (anche di altri animali punto) e soprattutto non e' affatto naturale!

Anonimo ha detto...

chi ci da il diritto di disporne a nostro piacimento senza alcun riguardo per le loro sofferenze e magari macellarli per farne bistecche e salsicce, di venderne la pelle all'industria pellettiera, i capelli per farne i materassi, le ossa e il sangue sul mercato dei fertilizzanti o dei saponi ? assurdità? In un passato non lontano l'ideologia nazista giustificava un atteggiamento simile verso parte del genere umano. E' interessante confrontare le fotografie dei carri di bestiame carichi di deportati diretti verso i campi di concentramento con i carri di bestiame carichi di mucche dirette verso il mattatoio, le camere a gas con i moderni mattatoi, gli occhi dei deportati con gli occhi degli animali in gabbia o in attesa della macellazione.

STOP EATING ANIMALS!
Boicotta il sistema Diventa Vegetariano!

Anonimo ha detto...

olocausto 2000:
gli uomini fanno agli animali ciò che sono capaci di fare ai propri simili: gli allevamenti di bestiame e i macelli sono il prototipo dei campi di concentramento..
S. Mordysnky

<< quello che farete anche al più piccolo dei esseri viventi è come se l'avreste fatto a me >> Gesù

<< non uccidere >> 5° comandamento

Anonimo ha detto...

Vegano, ma anche solo vegetariano, sembrerebbe la scelta più giusta e di minor impatto verso il Pianeta, rispettandone, nei limiti del possibile, le sue multiformi e spettacolari forme di vita (però, non solo agnelli e vitelli, ma anche un mollusco e un cespo di insalata soffrono maledettamente quando vengono strappati alla vita, e pertanto, coerentemente, bisognerebbe nutrirsi di soli frutti, e neanche di semi…).
Penso però , ma non ne ho la certezza assoluta, che tante forme di coerenza estrema siano possibili laddove ci sia un antico e consolidato benessere e, soprattutto, una grande possibilità di scelta di prodotti freschi e variati, spesso cari e improponibili in molte zone del mondo. Se in quelle zone una volta la mese o meno riescono a migliorare la poverissima dieta assumendo proteine animali (non solo o necessariamente carne) penso che non si possa colpevolizzare nè richiamarsi ad impropri scenari apocalittici o peggio proporre paragoni con efferrate stragi di intere etnie.
Certo gli allevamenti intensivi occidentali fanno paura, ma è lì che bisogna lavorare, insistendo per una drastica, utile, giusta, etica, MASSICCIA RIDUZIONE dei consumi di carne, quasi del tutto SUPERFLUA nella dieta variata e ricchissima dei Paesi occidentali e, paradossalmente, causa principale delle sue più importanti malattie.

AVe caiofabricius VALE