mercoledì 8 agosto 2007

Idea per contenere gli ambulanti

Foto di Degrado Esquilino


In nessun'altra città Europea si assiste ad una presenza di venditori "ambulanti" cosi' massiccia come a Roma. Ambulanti per modo di dire, in quanto ambulano ben poco, ma anzi preferiscono posizionarsi dalla mattina alla sera, nelle bellissime e storiche Piazze di Roma. Con innegabili effetti negativi sull'immagine della città.
L'Amministrazione Capitolina, la quale sembra sforzarsi abbastanza -anche se siamo lontani da numero, varietà e qualità di eventi culturali di una città come Londra, tanto per citarne una..New York, un'altra- di rendere Roma una città culturale moderna, organizzando per esempio feste ed eventi di vario tipo, sembra trascurare il fatto che all' immagine della città contribuiscono anche altri fattori. Per prima cosa quello che si vede lungo ogni strada e piazza del Centro Storico. E da noi anche un occhio poco attento non può non notare i tanti venditori abusivi, con la merce ben esposta sui loro lenzuoli stesi per terra. Questo 'panorama' colpisce l'occhio del residente quanto quello del turista che mentre ammira un bel monumento come il Pantheon (in foto), e' destinato a imbattersi in una schiera di venditori di borse ed occhiali tutti uguali.
I circa 25 milioni di turisti che alla fine di quest'anno avranno visitato Roma si ricorderanno sì dei monumenti, delle mostre, delle feste, ma anche della sporcizia, dei rifiuti e della quantità assurda dei venditori abusivi sparsi ovunque in città!
Se non vogliamo tener conto dei turisti -che, a parlar 'politichese', non costituiscono la base elettorale dell'attuale amministrazione capitolina- pensiamo ai residenti ed ai commercianti. I residenti non sono certamente favorevoli agli ambulanti (quante borse tutte uguali dovremmo acquistare nello stesso anno?) nè tantomento li desiderano i commercianti, in quanto chiaramente sottraggono loro della clientela di cui potrebbero altrimenti beneficiare.
A chi giova allora questa "invasione"?

Se si desidera dare spazio anche a questo tipo di commercio (per fini umanitari o altro, magari regolamentandolo) si potrebbe pensare alla soluzione adottata a New York dove le bancarelle si concentrano in una lunga e sempre affollata via, Canal Street, nella parte sud della città, lasciando liberi tutti i marciapiedi e le piazze del resto di Manhattan.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ogni giorno mi stupisco di come possiamo essere così pochi a dire qualcosa. La gente non si accorge del degrado in cui viviamo perchè viene abbacinata da feste, eventi, negozi sfavillanti e poco importa se tutt'intorno è un suk. I turisti poi, forse ci trovano anche pittoreschi, come può essere pittoresca una casbah, dove passi e compri di tutto, ma dove non vorrebbe vivere nessuno.

Martina ha detto...

Sotto casa mia ormai il 40% delle persone che vedo tutte le sere quando rientro dal lavoro sono ambulanti coi loro sacconi pieni di merce che si riuniscono per poi tornare a casa.

La loro vita non deve essere semplice e io sono sempre combattuta tra il senso di 'invasione' e quello 'umanitario', però credo che questa presenza esagerata di persone che non paga le tasse ma usa le strutture della nostra società (ospedali in primis) prima o poi faccia collassare tutto...
Certo pagassero le tasse tutti gli evasori ..e mangiassero meno a sbafo i politici e tutti i loro amici, il collasso arriverebbe dopo, magari...mah

Massimiliano Tonelli ha detto...

A chi giova l'invasione? Alla Camorra. E non solo alla Camorra, anche a chi alla Camorra non vuole dare troppa noia. Ed ecco il problema. Perché viceversa le modalità per sconfiggere, senza neppure troppo sforzo il problema ci sarebbero. Al volo tre soluzioni:

1. presidi fissi nelle sei, sette, otto aree prese di mira dagli ambulanti: con una ventina di agenti dedicati si sradica il problema costringendo gli ambulanti a trasmigrare verso aree meno appetibili a livello commerciale e, in definitiva, a sloggiare.

2. attuare una campagna di severissima repressione verso chi compra: depliant in TUTTE le strutture ricettive, cartelli e segnaletica nelle vie e nelle piazze soggette, e multe, multe, multe a chi osa comprare merce contraffatta. Inoltre richiedere a tutti gli editori di guide turistiche sulla città di inserire piccoli annunci riguardanti il tassativo divieto di acquistare merce da ambulanti non autorizzati. Se scompare la domanda, in un battibaleno scompare pure l'offerta.

3. taglio dei rifornimenti per questi orripilanti senegalesi: vengono tutti a rifornirsi all'Esquilino, il Comune sa dove comprano la merce all'ingrosso, sa dove sono i grossisti, basterebbe seguirne uno nei suoi percorsi quotidiani per ottenere la chiusura degli esercizi abusivi che vendono agli ambulanti.

Infine: l'unica maniera di contrastarli, allo stato attuale, è fare controlli in borghese. Ebbene da poco -fonte Il Messaggero- il gabinetto del sindaco ha eliminato questa efficace possibilità.

Come sarebbe? L'amministrazione vuole evitare di dare troppo fastidio a questo redditizio traffico gestito dalla camorra??? Bhe... l'avete detto voi!

Martina ha detto...

Cioè è la Camorra che fornisce loro la merce contraffatta?

E' incredibile che Veltroni non lotti contro questa cosa. ..cosa possiamo fare?

Potremmo fare noi dei depliant in Italiano ed altre lingue e distribuirli nei negozi che conosciamo del nostro quartiere...certo ci vorrebbe uno sponsor..altrimenti..mmhh...già per rifornire 30 negozi di 50 volantini al giorno occorrerebbero 450 mila volantini l'anno..per ognuno di noi.

Alternativa: qualcuno di noi che sa usare bene la grafica e l'html potrebbe fare un banner tipo quello del V-Day che rimandi ad una pagina in cui si spieghi sinteticamente in varie lingue perchè non comperare dagli abusivi a Roma. (necessario anche qualcuno che sappia sintetizzare il concetto e fornire spiegazioni chiare e credibili, io posso procurare la traduzione in inglese, francese, portoghese e russo)

Facciamo?

Martina ha detto...

dimenticavo, poi il banner oltre che sui nostri siti potremmo farlo mettere in tutti i siti che conosciamo e anche andare in quelli turistici in inglese e chiedere, chiedere a google se ci fa fare pubblicità-progresso gratis (io ho un amico li', posso provare)..
in ultimo, se facessimo uno spot carino le TV lo potrebbero mandare gratis (dovremmo creare una ONLUS pero').

Massimiliano Tonelli ha detto...

Purtroppo non basta, perché non ci sono le leggi adeguate sia per colpire chi vende, sia per colpire chi compra. E perché non vengono fatte, alla svelta, le leggi? Ehmmm...
Che ci sia dietro la Camorra è cosa appurata anche dalle ottime inchieste del Messaggero in questo senso. E dalle dichiarazioni dell'assessore alla sicurezza di qualche giorno fa.

Unknown ha detto...

>non ci sono le leggi adeguate sia
>per colpire chi vende, sia per
>colpire chi compra

"decreto legge 35/2005, noto come decreto sulla competitività.... sanzioni per il venditore (contraffazione, ricettazione e vendita di oggetti con marchio mendace) e per l'acquirente che, se colto in flagrante, dovrà pagare multe salate (da un massimo di 10mila a un minimo di 3.330 euro)"

Le leggi ci sono, ma come al solito, siamo in Italia e le leggi *raramente* vengono applicate...

Massimiliano Tonelli ha detto...

Come al solito: la legge è vecchia, la criminalità è innovativa. Quella è una legge macchinosa che prevede la flagranza di reato. Cioò puoi contestare il reato solo se trovi l'acqurente nel momento preciso in cui dà soldi al venditore abusivo mentre quest'ultimo gli consegna la merce. E anche li hai margini limitati. Suvvia...

Anonimo ha detto...

Ci vuole il pugno di ferro