sabato 19 maggio 2007

piste ciclabili e idee strane


Via del Sacro Cuore di Maria (Piazza Euclide, Roma)

Guardate questa fotografia e ditemi se vedete qualcosa di strano.
Hanno dipinto una pista ciclabile..sul marciapiede!
Mi chiedo dove dovrebbero camminare adesso le persone.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

"Hanno dipinto una pista ciclabile..sul marciapiede!"

e' la prima che vedi ?

Quella che và da Via Salaria (dall'ingresso di Villa ADA) fino a Villa Glori (ed anche quel pezzo) e' quasi tutta disegnata sul marciapiede un bel pezzo lungo la tangenziale, ed e' agibile anche per i pedoni essendo Ciclo-Pedonale, salvo nei tratti in cui esista un marciapiedi opposto dove i pedoni continuano ad avere totale libertà, oppure nei punti in cui la ciclabile e' ricavata su percorso proprio.
Altra pista disegnata corre dalla ciclabile del tevere altezza Ministero della Marini in direzione Parioli passando per Villa Borghesa. Un'altra disegnata va' dall'Auditorium fino a Ponte Milvio.

"Mi chiedo dove dovrebbero camminare adesso le persone."

Sulla pista se e' ciclopedonale o sul marciapiedi opposto se la pista e' solo ciclabile.

Questo post lo trovo poco "costruttivo" e vorrei farti riflettere che non tutti i pedoni si muovono per necessita' (gente che passeggia e podisti che corrono) e non tutti i ciclisti si muovono per diletto, ce ne sono tanti che si muovono quotidianamente con la bici invece che in macchina.

A tal proposito ti segnalo RomaPedala il fulcro de-facto
della ciclabilita' romana.
http://www.romapedala.splinder.com

Ciao
ZonaLais

Martina ha detto...

in effetti è la prima che ho notato finora. Il mio post non era contro i ciclisti sia ben chiaro, solamente che mi sembrava strano vedere tutto un marciapiede occupato da una pista ciclabile, forse potevano disegnare ambedue i pedoni e le bici sulla pista, mentre così mi sembra che sia solamente per le biciclette. Sei un po' dura Zonalais..

Anonimo ha detto...

A me invece il post sembra piuttosto interessante. Di biciclette in giro se ne vedono poche. Motorini, tanti, bici poche. Il dubbio sull'opportunità di una pista ciclabile su un marciapiede così stretto è legittimo.

Anonimo ha detto...

Mariangela ha detto
"Di biciclette in giro se ne vedono poche"

Vedi Martina perche' dico che e' poco "costruttivo" quel post ?
Perche', tu sei in buona fede, ma poi c'e' chi giudica in base a due righe e senza documentarsi.
Se l'utilita' di una ciclabile (a basso costo) in una zona che notoriamente e' trafficatissima e soffocata dai parcheggi selvaggi, e' giudicata in base alla traffico di bici che la percorre, allora significa che qualunque intervento fatto dal comune (di qualunque colore politico esso sia) possa essere inteso come uno spreco o una prevaricazione (alla liberta' dei pedoni).
Tranquilli che se, come accade a Parigi, il comune dovesse decidere di contentire alle bici di transitare nelle corsie degli autobus, ci sarebbe la rivoluzione.

Se non si creano i presupposti per l'uso della bici nessuno la prende visto che in strada e' pericolosa e normalmente il marciapiede non si puo' usare.

Chi non fa' non sbaglia...
ZonaLais
http://zonalais.altervista.org

Martina ha detto...

L'80% delle polveri sottili in città è causato dal traffico veicolare, pertanto è chiaro che se non vogliamo morire tutti di tumore al polmone, il traffico delle automobili andrebbe ridotto in misura significativa.

Questo significa incentivare altri mezzi di trasporto, come i mezzi pubblici - auspicherei anche che la flotta degli autobus ATAC di Roma venga convertita tutta e rapidamente a combustibili meno inquinanti- o mezzi che non contribuiscono ad aumentare lo smog, come moto elettriche o biciclette.

Quindi lungi da me il tentare di scoraggiare la creazione di spazi o strade per le biciclette, anzi. Volevo solo fare notare che se pedoni e bici devono condividere lo stesso spazio andrebbe segnalato. In questo marciapiede infatti non ho visto segnaletica che lo indichi.

Anonimo ha detto...

Prima di creare i presupposti per la bici bisognerebbe creare i presupposti per respirare. In una città ultrainquinata come questa avrebbe più senso ampliare le strade e consentire alle macchine di spostarsi più velocemente invece di creare piste ciclabili in zone congestionate come piazza Euclide dove bisognerebbe pedalare con la maschera antigas. Aprire gli occhi, please!

Anonimo ha detto...

Giorgia ha scritto:
"Aprire gli occhi, please!"

Vedo che questo modo di dire va' molto di moda nei messaggi di coloro che "la sanno lunga".

Vediamo se tu gli occhi li hai davvero aperti.

"Prima di creare i presupposti per la bici bisognerebbe creare i presupposti per respirare" [...]
"ampliare le strade e consentire alle macchine di spostarsi più velocemente"

Ampliando le strade non si risolve nulla allarghi solo il fronte delle macchine in coda ed aumenti il traffico, il problema (soprattutto in centro ma ora anche in perifieria) non sono le strade strette ma l'esaurimento degli spazi fisici per il parcheggio.
Se allarghi le strade sacrifichi ulteriormente i posti parcheggio, i marciapiedi ed eventuali ciclabili.

Hai presente quanto ingombra una bici rispetto ad un'auto (ed anche ad una moto?).
La respirazione e' compromessa a prescindere dal mezzo che usi anzi e' risaputo che spostandosi velocemente (bici) si hanno meno danno che restando in coda in auto, anche a finestrini chiusi, o pensi chiusa in macchina di essere immune dallo smog ?

Insomma aprire gli occhi va bene, ma riflettendoci sopra, perche' quello che vedono gli occhi va' mediato con il cervello e la conoscenza.

Ovvio che non sara' possibile a tutti, ma il traffico di sta' a 4/5 km dal lavoro e per andare in macchina ne fa' magari il doppio,
potrebbe trovare beneficio dall'andare in bici.

Ti faccio un esempio pratico prova a guardare i giri che devi fare in auto per andare da Piazzale di Ponte Milvio in macchina fino a Piazza Euclide, poi prova a farti in bici la ciclabile fra Ponte Milvio e Piazza Euclide.
Anche durante un giorno feriale.
Oppure prova ad andare da Viale Somalia in macchina a Piazza Euclide, anche li con la ciclabile abbatti drasticamente in tempi.

ZonaLais

Anonimo ha detto...

Alcune delle cose che dici hanno un merito, ma altre sono in netto contrasto con i più recenti rapporti europei (incluso uno pubblicato da poco nel Regno Unito dove l'anno scorso venivano regalati "kit antismog" a tutti i ciclisti e motociclisti). Capisco che tu sia appassionato di bicicletta e concordo che se andassimo tutti in bici le cose sarebbero diverse, ma la realtà è ben diversa. E ti dico, io adoro andare in bici e uso quasi sempre il motorino persino d'inverno con tutta quella umidità. Forse se fossimo in Germania, un paese civile e non qui, in questo marasma senza regole.