mercoledì 13 giugno 2007

Passare ai mezzi elettrici



Sopra: il Razor Bella, scooter elettrico venduto negli U.S.A. da Walmart a 199 dollari

Dal momento che ieri sono stati annunciati gli eco-incentivi per acquistare gli scooter elettrici ho deciso di fare qualche ricerca su questo argomento ed ho scoperto delle cose interessanti:

-Innanzitutto non è facile trovare degli scooter elettrici con molta autonomia di carica e allo stesso tempo non eccessivamente costosi (su questo punto la mia ricerca non è ancora terminata). C'è, per esempio, uno scooter elettrico prodotto in Italia- l'Oxygen - che è considerato tra i migliori sul mercato, anche se a mio avviso 120 kg. di peso sono un po' tanti, ma che viene venduto solamente negli Stati Uniti.
- Una volta superato il dilemma della scelta del modello migliore da acquistare, è necessario risolvere la questione della ricarica. Gli scooter elettrici impiegano varie ore per ricaricarsi, pertanto è necessario avere una presa elettrica a disposizione ogni giorno. Per chi vive in città questo non è un problema da poco visto che:
a) le colonnine di ricarica a Roma sono solamente quattro
b) spesso i parcheggi previsti per i mezzi elettrici sono occupati da mezzi non elettrici (a questo proposito se vi dovesse servire ho trovato un volantino da stampare e mettere sul parabrezza degli 'usurpatori' in questione)
c) i garage mi sembrano essere - ad oggi- poco attrezzati ad offrire ricariche ai mezzi elettrici. Dal momento che non è pensabile fare uscire dalla finestra di casa propria una prolunga per ricaricare la propria moto, per ora questo problema, per me, così come credo per molti altri romani, rimane irrisolto.
In ogni caso, il mezzo elettrico è sicuramente uno dei rimedi all'inquinamento della nostra città ed è doveroso da parte di noi tutti cercare le possibili soluzioni per superare le difficoltà di cui sopra.

Il sito americano Greenspeed.us riassume anche altri vantaggi dei mezzi elettrici, ve lo riporto tradotto dalla sottoscritta:

"Perchè passare all’elettrico?
Negli ultimi anni la tecnologia elettrica è avanzata notevolmente. Oggi i VEL (Veicoli Elettrici Leggeri) vantano dei vantaggi evidenti sui veicoli a propulsione da gas fossile nell’area della performance, dell’uso e nei costi operativi.
Non inquinante
Guidando un’automobile tradizionale per una media di 19.000 chilometri l’anno si emettono annualmente nell’atmosfera quattro tonnellate e mezzo di anidride carbonica. Dal momento che i veicoli elettrici utilizzano batterie e non bruciano combustibile fossile come sistema principale di propulsione, forniscono l’opportunità di ridurre l’impatto personale ambientale e migliorare la qualità dell’aria che ci sta intorno.
Coppia abbondante
Con i loro controlli sofisticati, i motori di oggi sono più efficienti ed hanno una buona coppia perfino con molta poca accelerazione. Un motore elettrico con 1 cavallo ha più o meno la stessa potenza di un motore a benzina con 3 cavalli e l’accelerazione è immediata.
Potenza silenziosa
I motori elettrici sono silenziosi e danno una sensazione completamente diversa nella guida. Molti veicoli alimentati a benzina sono più rumorosi di una tagliaerba. I silenziosi veicoli elettrici scorrono sulla strada con facilità e sono ben accolti dalla comunità.
Macchine pulite
Non c’è grasso o olio che possa sporcare mani o abiti. Nessun fumo sporco di scappamento o odori di benzina nè perdite di olio. Si può tranquillamente mettere un veicolo elettrico in casa o in appartamento.
Economico
Fare andare i motori elettrici non costa praticamente nulla. Invece di bruciare costoso combustibile fossile ad ogni viaggio, i veicoli elettrici si ricaricano semplicemente attaccandoli alla presa di corrente. Dal momento che il prezzo della benzina e del gasolio è in costante crescita ovunque nel mondo, passare all’elettrico ha un senso anche a livello finanziario. "

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Pensa che un sogno è poter acquistare una Tesla, un bel roadster da 250 CV e - a parte in grado di superare abbondantemente i limiti di velocità imposti dal codice - che si sposta da 0 a 100 kmh in 4 secondi: particolarità? è completamente elettrica ed è un cult in California (dove è commercializzata) il cui costo a km è accreditato a $ 2 cent = 10 km con meno di 300 lire!!
Peccato che il problema della carica è (per la stragrande maggioranza degli abitanti delle metropoli) un problema quasi irrisolvibile.

Martina ha detto...

Bisognerebbe stanziare i fondi per la costruzione di colonnine di ricarica (complete di parcheggi per moto) per le strade, nei garage, ecc. piuttosto che solamente per l'acquisto dei mezzi stessi.

Anonimo ha detto...

Ma una bella bicicletta no? Poter andare a lavoro in bicicletta permette di fare spostamenti di media lunghezza senza inquinare l'ambiente, come coi mezzi elettrici, ma in più di fare attività fisica, cosa che non fa bene solo al nostro organismo ma è utile anche a smaltire le tensioni accumulate in una giornata di lavoro...

Lunga vita alle biciclette!

PS: forse te lo avranno già chiesto, ma cosa era quella immagine col bianco velo di alcuni giorni fa? Sei convolata a nozze?

Anonimo ha detto...

Sia Martina che Romacogitas hanno ragione (non sto parlando del velo bianco di cui non ho notizie e potrà risponder l'interessata :) ), ma... con qualche ma.
Stanziare i fondi per le colonnine? e perché? non sarebbe mica un servizio gratis e quindi il loro costo verrebbe coperto dai ricavi. Il problema a quel punto verrebbe dalle zone di "carico" in una città dove mezzo metro di spazio viene subito invaso da auto in sosta (da qualche parte dovranno anche parcheggiare). La vedo cosa non fattibile.
Andare in bici sembrerebbe una bella soluzione se non per il fatto (forse sono vecchio o mi sento tale :P ) che lo vedo poco pratico per andare per esempio a lavoro (magari in giacca e cravatta) oltre che Roma non la vedo proprio a misura di bicicletta: vuoi per la concomitanza con il fatto che è costruita su 7 colli (leggi tante salite e non tutti siamo Danilo Di Luca), vuoi per le lunghe distanze che bisogna spesso percorrere per giungere da un capo all'altro della città (non tutti hanno la fortuna di lavorare a 2 o 3 chilometri da casa) e, infine, la non banale convivenza con le 4 ruote (già è dura per noi ciclisti a motore...)

Martina ha detto...

ragazzi, grazie per i commenti. Il velo non erano le nozze, ma cosi' un tentativo di celare la mia identità..eheh..(ogni tanto mi prende la timidezza).
In effetti i mezzi elettrici abbasserebbero lo smog cittadino ma a livello globale mi sembra che spostino solo l'inquinamento da un'altra parte, dal momento che l'elettricità da noi si produce con gasolio o nucleare francese (o sbaglio?) e non con energie rinnovabili (i pannelli solari pare che inquinino abbastanza, l'eolico è raro e l'idroelettrico..in secca!)..forse dovremmo puntare sull'idrogeno, come diceva Beppe Grillo nei suoi spettacoli. Mi sembra di avere letto della Panda ad idrogeno, che sara' prodotta tra 15-20 anni..
Nel frattempo la bici..si' ma se mi faccio ogni giorno 3 ore di bici nel traffico e nello smog di Roma, nel giro di 2 anni sono altro che con il velo..con le ali e l'aureola!!
Per ora vado in Metro.

Anonimo ha detto...

Come al solito spostiamo l'ago delle responsabilità da chi dovrebbe averle (i governi) a chi subisce (i cittadini) che sembrerebbero - anche se a corrente alternata - gli unici che si preoccupino.
il tutto è una questione di costume: se gli strumenti inquinanti (e non solo le macchine, naturalmente) verranno messe al bando, gli utenti non potranno che adeguarsi. Così l'idrogeno, di cui, non essendo un ingegnere non so dire quante difficoltà esistano e le eventuali controindicazioni (la somiglianza alla bomba a idrogeno un po' mi incute timore, ma lo sto dicendo da ignorante :) ). Cmq, le fonti alternative ci potrebbero essere se solo si vuole (alle alte sfere).

Anonimo ha detto...

Ciao,
incredibile ma vero, a Roma su Via Veneto ha aperto, qualche mese fa, un bel negozio della Vectrix con onori degli uomini politici e stampa ....

http://www.vectrix.com/default.aspx?portal=2&page=57

Non so se ridere o piangere ...
Mah

Anonimo ha detto...

Mi dispiace dirlo,ma ad oggi gli scooter elettrici italiani purtroppo sono una chiavica (ne ho uno, dei 50 km dichiarati di autonomia ne fa si e no 25 se ci stai attento a non superare i 30 Km/h e a non fare salite).
A suo tempo feci una ricerca e ne trovai un paio cinesi con batterie al litio che vantavano 200 Km di autonomia.
Chiaramente in Italia nessuno lo importava !
Uno di questi è qui http://www.powerzinc.com/en/index-2-cp-ddzxc.html
e un altro qui
http://www.thunder-sky.com/products_en.asp?fid=71&fid2=73

Non so perchè nessuno importa questi scooter,è un vero peccato.
Il mio scooter italiano tra l'altro ha il motore cinese e le batterie (al piombo) italiane!
Potevano metterci le lithium cinesi e avrebbero ottenuto una maggiore autonomia... ma forse non avrebbero venduto le batterie..
Bye!

Anonimo ha detto...

Il vectrix ha una autonomia ridicola, leggetevi le specifiche, io sono per la bicicletta (senza cravatta e giacca, che la stessa ENI ha bannato :-) ).
Se proprio non volete fare fatica, bicicletta elettrica.
Per Martina: a me non risulta che i fotovoltaici inquinino.
Puo' inquinare produrli, ma penso sempre meno che produrre tutti questi PC che usiamo.
Ciao

Martina ha detto...

Alvaro,

mi sembra che il fotovoltaico inquini nel processo di smaltimento, ma l'avevo letto tempo fa, per cui magari ora le cose sono diverse.

Certo meglio che usare il petrolio..che tanto tra un po' finira'!

Ciao e grazie dei commenti.