martedì 15 luglio 2008

Roma e i suoi cantieri infiniti

Ogni volta che percorro Via Sistina, verso Piazza di Spagna, mi imbatto in questo ..catafalco (vedi foto a lato). Il grande cartello apposto sull'impalcatura riporta due date: 1999 e 2002. In nessuno dei due casi sono le date di inizio e fine dei lavori (ma non sono obbligatorie?). In ogni caso questa enorme impalcatura è lì da molto (troppo) tempo, senza che si veda mai un operaio al lavoro. Sul cartello c'è anche scritto: "Indagini archeologiche nel sottosuolo della Biblioteca Hertziana". Ecco - forse- spiegato il motivo per cui non si vede mai nessuno lavorare sulle impalcature .. perchè però se sono indagini nel sottosuolo hanno dovuto tirare su anche un' impalcatura? Mah..
Tutto questo per dire: perchè dobbiamo sopportare tutti questi cantieri (spesso deserti) in giro per la città? Come mai non vengono eliminati se non servono più?
Ostacolano il passaggio dei pedoni sui già stretti marciapiedi, talvolta intralciano il traffico e sicuramente peggiorano l'estetica della città. In definitiva, se non sono utili allo scopo per cui sono stati pensati arrecano solo un danno alla città e a tutti noi.
I Municipi di competenza (o il Comune) possono fare qualcosa in merito?

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