mercoledì 13 febbraio 2008

Parte il bike sharing, ma quale integrazione con il trasporto pubblico?

Sopra: la mappa delle postazioni iniziali di bike sharing

Oggi, su 06Blog si legge:

Con qualche settimana di ritardo sono finalmente iniziati a piazza di Spagna, e dureranno pochi giorni, i lavori per installare le prime postazioni di Bike sharing nella Capitale.
A dare la buona notizia, a poche ore dalle sue dimissioni, è stato il sindaco di Roma, Walter Veltroni. “Con l’apertura del cantiere per la realizzazione della prima postazione di bike sharing in Piazza di Spagna - hanno spiegato il primo cittadino della Capitale insieme all’assessore all’Ambiente Dario Esposito - il Comune di Roma dà il via al programma sperimentale di noleggio e resa di biciclette nel centro storico che prevede l’installazione di 20 stazioni e 250 biciclette per uso pubblico. Nei prossimi giorni apriranno i cantieri per l’installazione delle altre postazioni in modo da avviare il servizio già nella prossima primavera (e poi 20.000 bici dopo altri sei mesi). Il servizio di bike sharing - ha aggiunto il sindaco - consentirà innanzitutto ai cittadini di potersi spostare nelle zone centrali della città in modo più agevole e economico, e una volta entrato a pieno regime, la bicicletta condivisa integrerà l’offerta di mezzi pubblici, diminuendo la congestione del traffico e le emissioni inquinanti, a tutto vantaggio della salute dei cittadini e della loro qualità della vita.”

L'articolo continua indicando dove saranno collocate le postazioni delle bici condivise (ecco qui una mappa interattiva). Quello che mi chiedo è questo: dal momento che Veltroni ha sottolineato come il bike sharing romano sia stato pensato per integrarsi con gli altri mezzi pubblici, come mai allora le postazioni iniziali sono state posizionate lontano dalle stazioni della Metropolitana? La Metropolitana romana trasporta circa 1 milione di persone al giorno. Quale modo migliore di sperimentare l'integrazione delle bici condivise con il trasporto pubblico, allora, che non quello di posizionare le colonnine che verranno utilizzate come test accanto a quante più stazioni della Metropolitana possibili.

Sarebbe costato troppo, per esempio, collocare quattro delle 20 colonnine iniziali accanto alle fermate della Metropolitana Barberini, Repubblica, Cavour e Colosseo, invece di concentrarle tutte in una zona ristretta e non servita, a parte due soli punti a Piazza del Popolo e Spagna, dalla Metropolitana?

15 commenti:

fabio ha detto...

Li avete visti i prezzi?
Dopo essersi registrato l’utente deve depositare una cauzione di 30 euro.
Si riceve una tessera elettronica ricaricabile a discrezione (5, 10, 50 euro…) ed un lucchetto.
La prima mezz'ora è gratuita, cioé il tempo di mettere a posto il lucchetto. Poi un euro ogni mezz'ora per le prime tre mezz'ore, dopo di che scattano a 4 euro ogni mezz'ora.
Ora a parte il fatto che quando si posa la bici bisogna metterla nell'apposita colonnina perché il lucchetto solo così funziona, ma uno dove la lascia? se vuole visitare un museo, se vuole entrare in una trattoria? dove la trova la colonnina a disposizione? E se uno se la volesse tenere tutta la giornata, quanto viene a spendere? Per quello che costa una bici oggi, una discreta bike da 150 euro, uno se la compra nuova, e poi magari se è un turista, quando se ne va la regala.
Questi stanno fuori come un copertone dal cerchio.

Massimiliano Tonelli ha detto...

Fabio, il progetto è completamente cervellotico dall'alfa all'omega. Ripeto: a tutti quelli che ne danno notizia senza evidenziarne le assurdità, consiglio un giretto a Parigi.

Martina ha detto...

Non sono daccordo, l'idea e' buona anche se sarei partita con piu' colonnine, senza lucchetto (a Parigi non lo usano) e con la registrazione online.
Sulle tariffe a Parigi funzionano e sono:
TARIFFE:
Prima mezz'ora: gratuita
Prima mezz'ora aggiuntiva: 1€
Seconda mezz'ora aggiuntiva: 2€
A partire dalla terza mezz'ora aggiuntiva: 4€
ESEMPI:
Tragitto di 25 minuti: gratis
Tragitto di 50 minuti: 1€
Tragitto di 1 ora e 15 min: 3€
Tragitto di 1 ore e 50 min : 7€
Tragitto di 2 ore e 50 min: 15€

Le tariffe applicate indicano chiaramente che il servizio tende a fare utilizzare la bicicletta per brevi periodi, in modo che così ci siano sempre biciclette disponibili per altri clienti.

Fabio: non devi andare al Museo e tenerti la bici ma vai fino al museo e prima di entrare lasci la bici alla colonnina. Poi all'uscita ne prendi un'altra. Questo e' il concetto se ho ben capito.

A parigi funziona bene perche' le colonnine distano tutte al massimo 300 metri tra l'oro e ci sono tante bici. Qui..non so, la sperimentazione potrebbe anche essere un flop proprio perche' con poche colonnine l'uso che si farebbe dele bici e' proprio quello che dici tu, cioe' uno tende a tenersi la bici, ma l'idea del bike sharing non e' quella (il tuo e' il noleggio! :-)

Anonimo ha detto...

Io sono d'accordo che e' un'ottima idea quella del bike-sharing,
solo che oltre a essere troppo alti i prezzi (concordo con Fabio)
non capisco perche e' stata iniziata al centro questa cosa e non in periferia...
oltre a non vederne l'utilita (da p.za di spagna al colosseo, per esempio, ci si puo andare benissimo a piedi)
non capisco perche ad usufruire sei servizi migliori in questa citta devono essere sempre i ricchi e i turisti e non i cittadini...

Martina ha detto...

Tiziano, mi spiace ma non concordo:

1) PREZZI ALTI: è giusto che siano ad incremento esponenziale per incentivare un uso breve, appunto non è un noleggio ma serve (servirà, a regime) per spostarsi, fare tragitti di 30 minuti massimo 45-1 ora per recarsi in ufficio per es.
Se noleggi per mezz'ora infatti è gratis.

2) IL CENTRO: è dal centro che è giusto che parta la sperimentazione perchè è il centro ad essere il piu' pieno di macchine, moto e mezzi vari (oltre alle persone, turisti ecc), quindi è giusto che è da li' che partano le ricerche di mobilità alternative ed ecologiche come le bici. Per di piu' è il centro storico ad essere chiuso al traffico con la ZTL o anche con le targhe alterne o i giorni di blocco totale pertanto in quei casi è giusto che ci siano mezzi alternativi ecologici (e gli autobus sono leeenti, oltre che meno ecologici delle bici)

3) da Piazza di Spagna al Colosseo è vero che ci puoi andare a piedi, ma a) con la bici vai piu' in fretta per cui se devi andare o tornare dall' ufficio magari a piedi ci metti troppo, o se devi fare altri spostamenti sempre per lavoro o altro motivo, in bici vai piu' in fretta che in macchina, che è spesso bloccata nel traffico e piu' in fretta che a piedi;
b) questa è la fase sperimentale, si spera che dopo le postazioni siano estese a una maggior parte della città, per cui magari da Piazza di Spagna se vuoi andare a Trastevere per es. (con gli autobus ci vuole un po' troppo secondo me) ci sei in 15 minuti (contro i 45 dell'autobus!)credo.

Anonimo ha detto...

Martina concordo con te per il primo punto, per il resto invece credo che:
2. che sia solo il centro ad essere pieno di macchine e' piu una leggenda ormai che una realta'... hai mai visto zone tipo centocelle, la tuscolana o la tiburtina, ecc.. ??
e quando il centro e' chiuso alle macchine.. ci si gira abbastanza bene con i mezzi pubblici dai..

3. da p.za di spagna al colosseo ci vorra pure 15 minuti con l'autobus ma e' pur vero che passano spesso..
hai mai provato invece ad andare al centro partendo dalla periferia, solo con l'autobus ??
a parte che ne passa uno ogni mezz'ora quando va bene
e poi se ti va bene ci impieghi un'ora

Non lo so, ma mi sembra che per come e' ora, i romani che vivono in periferia (e che cmq devono andare al centro per lavoro, ecc.) sono praticamente esclusi da questo servizio..

Anonimo ha detto...

Sono con Sessorium: a Barcellona l'iscrizione costava €5, l'affitto è gratuito (i primi 30 minuti), ci sono migliaia di biciclette in giro per la città, SOPRATTUTTO alle fermate delle metropolitane... Italiani mandolino, i soliti incapaci...

Martina ha detto...

Io lavoro a Rebibbia (Tiburtina) e vivo in centro ma se ci fosse il bike sharing non credo che userei la bici perchè sono circa 10 km solo andata..ecco perchè forse hanno pensato per ora al centro, pero' in effetti la tua idea non è sbagliata. Ma delle persone che vivono in periferia secondo te quante sarebbero disposte a prendere la bici per farsi 10 o piu' km? Non credi sia piu' plausibile che molti di piu' la prenderebbero se dovessero fare 'solo' 2-3 km, invece?

Qualche settimana fa da Via di Capo le Case dovevo andare a Largo Argentina (pomeriggio)..beh..ci ho messo circa 50 minuti (!!) con l'autobus (e ho fatto anche un post a riguardo)..li' ho desiderato tanto una bici..

ci avrei messo 10 minuti al massimo.

Romacog.,

La prima mezz'ora sara' gratis anche qui. Anche io forse avrei messo prezzi piu' bassi (ma sempre crescenti a livello esponenziale, per scoraggiare la "trattenuta" della bici oltre le 2 ore) e registrazione gratis o quasi online, telefonica, ecc..ma con carta di credito cosi' che se mi rubi la bici ti prendo 300€ magari, perchè i 30 € di cauzione mi sembrano irrisori per una bicicletta nuova.

ciao.

Anonimo ha detto...

Ecco appunto, io invece abito a colli aniene (vicino rebibbia) e per me il bike-sharing per andare in centro e' totalmente inutile se la prima colonnina utile la trovo a P.zale flaminio..

E anche il discorso della distanza...
la bici per essere veramente ecologica deve sostituire la macchina o il mezzo pubblico
se invece la dobbiamo utilizzare per fare 2-3 km al massimo, cosa che si potrebbe fare a piedi o con 2 fermate dell'autobus.. allora e' inutile

Martina ha detto...

hai ragione Tiziano, pero' guarda che tanti romani usano la macchina per tragitti brevi anche 3-4 km, pero' non hai torto, ripeto.

Guarda pero' che l'autobus essendo a gasolio è tutt'altro che ecologico..
:-) meglio della macchina pero' non è a emissioni zero.

ciao :->

Anonimo ha detto...

A me queste cose fanno piangere.
Davvero dico, sono quelle iniziative che partono dalle migliori intenzioni e fanno puntualmente una finaccia.
Ricordate quegli "stalli" per parcheggiare moto e motorini con integrato una specie di "siluro" dove poter mettere al sicuro il casco ? Roba fine anni '80, quando fu introdotto il casco obbligatorio e non esistevano ancora i maxi-bauletti (nemmeno i maxi-scooter tranne il mio mitico Spazio). Ci misero un anno a fare una finaccia e ad essere utilizzati come portarifiuti ausiliari. Andiamo avanti nel tempo, pensiamo alle (rare) rastrelliere per le biciclette, pensiamo ai motorini elettrici ed alle colonnine di ricarica, pensiamo ancora al ridicolo car-sharing. Ripeto, le idee di base sono plausibili e tutte in linea di massima degne di rispetto, ma alla fine l'unica utilità di queste iniziative è lo (scarno) consenso che ne riceve l'amministrazione (non per niente si enfatizzano sempre in campagna elettorale) e naturalmente lo sperpero di denaro pubblico che sistematicamente va a finire nelle saccocce di qualche ditta appaltatrice (guarda caso "imparentata" con questo o quel politico).
Secondo la tecnica collaudatissima dell' "aggiudicati l'appalto, incassa i soldi e scappa" (non dopo aver fatto almeno finta di collaudare il prodotto), prevedo una mesta fine anche per questo progetto: colonnine abbandonate, bici disperse e smembrate qua e là, voce di bilancio in passivo E IO PAGO.

Masannasserammazzà.

Anonimo ha detto...

Veramente non paghi ne tu ne il comune visto che il servizio è completamente finanziato e gestito da una azienda spagnola, che lo finanzierà con la pubblicità sulle postazioni fisse e credo sulle bici stesse.

La cauzione e' indispensabile per evitare abusi e sarà restituita al termine della sperimentazione, la prima mezzora è gratuita proprio per consentire l'uso rapido prendi-lascia-riprendi.

Non sembra orientata all'uso turistico da parte di visitatori mordi e fuggi, ma ai cittadini che lavoro o si muovono nel centro o a turisti che permangono per almeno qualche giorno.

L'unico dubbio che ho io è sul fatto che possa capitare di non trovare posto per lasciare la bici nella stazione di arrivo, esempio Piazza di Spagna dove ci sono numerosi uffici ed attivita'.
Credo che lo scarso numero di bici della sperimentazione sia dovuto anche a questo possibile problema.

Una preghiera, una volta tanto vogliamo vedere l'effetto che fa' prima di buttare fango (criticare costruttivamente, come fa Martina è un'altra cosa) su qualcosa che è gratis ?

bikediablo

Anonimo ha detto...

bikediablo: ne ho viste abbastanza di queste "trovate" da aver le mie ragioni di essere pessimista, ma proprio perchè me lo chiedi, tacerò, aspetterò, e staremo "a vedere di nascosto l'effetto che fa" (Vengo anch'io, no tu no) ;)

Un Saluto.

fabio ha detto...

Martina, dici che la bike sharing potrebbe far comodo a quelli che vanno a lavorare vicino casa al centro. Infatti molti già usano la bici personale, gli altri non la usano adesso e non credo che la useranno con quelle messe a disposizione dal Comune.
Comunque, se dovesse fallire questa sperimentazione, avendo capito che anche a te farebbe comodo... non preoccuparti. Ho per te la soluzione. Basta che tu mi dica a che ora esci di casa per andare a lavorare ed io ti ci porto con questo

Martina ha detto...

ahahah Fabio mi fai morire dal ridere :-)

mi e' venuta in mente un'altra cosa: chissa' se hanno pensato di installare una telecamera sopra ogni postazione di bike sharing..potrebbe essere utile..telecamera e altoparlante/microfono, in modo che se ci sono problemi per prendere o rimettere la bici a posto gli utenti possano chiedere aiuto..poi anche contro i vandali che magari vedono tante bici allineate e sole e chissa' cosa possono pensare di fare (mamma mia)