lunedì 18 febbraio 2008

Il mistero dei percorsi per non vedenti

sopra: percorso per non vedenti a Via Veneto

Avete mai notato delle strisce zigrinate per terra? A quanto so io sono i percorsi per i non vedenti. Un ausilio, diciamo, o almeno così dovrebbe essere. Se vi prende la curiosità di gettare lo sguardo per terra quando camminate, ne vedrete tanti che finiscono su un muro, o addosso ad un albero. Ma che ausilio dovrebbe essere?
Voi ne sapete qualcosa?

12 commenti:

fabio ha detto...

Guarda, è talmente chiaro, eufemisticamente chiaro... (anche 'guarda' si fa per dire)

È la fermata per Hogwarts!

Massimiliano Tonelli ha detto...

Oh Gesù, Giuseppe e Maria. Ma i percorsi per ciechi devono (devono!) finire su un muro o comunque su una parete, è il preciso obiettivo di questo genere di tracciati portare il non vedente ad una parete. E' infatti grazie alle pareti, percuotendole con il famoso bastone bianco, che i ciechi riescono a spostarsi. Mmmmha.

Martina ha detto...

sì, sessorium, grazie, me l'ha scritto ieri sera in privato Zonalais, però alcuni portano su un albero (vedi uno dei link del post)..quindi sono ancora perplessa (ma scusate l'ignoranza)

Se i percorsi servono a guidare il non vedente però perchè non lo conducono per esempio come nel caso della foto, sotto gli archi (laddove c'è il passaggio pedonale e non dove c'è la strada)?

Unknown ha detto...

Considerando che il primo percorso fu fatto (e pare non funzioni!) nel peggiore dei modi (compresi gli abominevoli targoni in braille), direi che i ciechi preferiscono essere dirottati anche nel Tevere piuttosto che seguire certi aiuti 'disinteressati'...

Ps. Per i politicamente nel retto ho un caro parente cieco che detesta essere chiamato "non vedente". Risparmiatemi la ramanzina.

Massimiliano Tonelli ha detto...

Bhe in effetti se portano su un albero è un po' bizzarro. Però credo che la 'mission' di queste guide sia di portare su qualcosa di stabile e fermo e poi il cieco se la sbriga lui... Credo.

Martina ha detto...

sono ancora dubbiosa, ho visto in metropolitana (Policlinico) per esempio che i percorsi portano dalla banchina fino alle scale dell'uscita (quindi tutto il tragito dal treno a fuori, praticamente)..allora ome ai lì non li si porta contro il muro come sotto gli archi di via di Porta Pinciana/Via Veneto?

fabio ha detto...

Martina, ancora attendi qualcuno che ti chiarisca i dubbi?
Non hai capito che chi ha seguito quei percorsi non è più tornato indietro per testimoniarlo??

Martina ha detto...

ahaha sei troppo forte.
Sono a Hogwarts insomma..

fabio ha detto...

Sono quelle cose fatte tanto per non lasciare scoperto un fianco alle critiche. "Noi ci siamo occupati delle politiche sociali..." e via con l'elenco. Mezze corsie mezze piste... mezze seghe insomma. Il metodo serio è ben altro. Carta di Roma e rete di copertura progettata per tutto il centro urbano. E vale anche per le piste ciclabili.
Io non li vedo i ciechi per Roma, ci sarà un motivo? Ci vuol poco a capire che è solo fumo negli occhi.
Però potrebbero anche essere nascosti nel mantello invisibile, dopo essere ritornato dall'altro lato del muro. Mi aspetto a breve un'invasione di potteriani ciechi, freschi di un corso di aggiornamento per maghi inca..volati.

ZonaLais ha detto...

@Fabio
La battuta di Hogwarts era molto divertente ed azzeccata alla foto.

Pero' poi:
"Il metodo serio è ben altro"

Quale sarebbe il metodo serio ?

Avevamo passato a Martina il link ad un sito che spiegava l'impostazione delle guide per i ciechi, ora lo postiamo direttamente:
http://www.lelucinelbuio.it/apercorsiautonomia.htm

Abbiamo riletto il testo ed una frase ci e' saltata agli occhi:
"Il concetto di mobilità soggettiva di un non vedente va rapportato alla sua capacità di effettuare spostamenti autonomi, efficaci ed esenti da pericoli e da stress;"

"Io non li vedo i ciechi per Roma, ci sarà un motivo?"

Tu non li vedi, ma ci sono, e vanno anche al lavoro, prendono financo i mezzi pubblici da soli !
La percentuale di ciechi rispetto alla popolazione sara' bassa (per fortuna)
e quelli che sono autosufficienti a quanto pare sono ancora meno (purtroppo),
ma dare loro l'opportunita' di muoversi ci sembra un atto di civilta'.

Non sappiamo quale sia la loro (non di uno) opinione su queste iniziative,
ma ricordiamoci che l'Unione Italiana Ciechi e' un organismo molto rappresentativo e
non crediamo che se ci fosse da contestare non l'avrebbe fatto.
Sicuramente hanno il loro peso in campagna elettorale.

Forse qualcosa in piu' bisognerebbe fare per coloro che ci vedono ma usano le carrozzelle,
qualche ciclista ci ha fatto notare che cominciano ad usare le ciclabili sia per spostarsi
sia per il tempo libero, sia per allenarsi, sulla ciclabile a Viale Marconi puo' capitarti di
incontrare un signore in carrozzella che usa i bastoni da Nordic Walking per spingersi
e ci da dentro davvero.

Insomma consentire a tutti di "poter effettuare spostamenti autonomi, efficaci ed esenti da pericoli e da stress"
possibilmente anche a chi usa la bicicletta.

ZonaLais

fabio ha detto...

Ma certo che li vedo, spesso con il cane, e qui potrei fare la facile battuta nel dire che vanno a caso di cane, ma non è così. Perché sanno bene dove vanno. La loro capacità è quella di rendersi autosufficienti, memorizzando i percorsi e punti notevoli, che in genere non sono i segnali e le guide appositi che fissa il Comune, perché come dicevo prima, sono troppo pochi e riducono la varietà di percorso. Non li vedo su questi tracciati sensibili, ecco tutto, se ci fosse una cablatura su tutta la città sarebbe meglio. Ma forse sono io troppo esigente.

ZonaLais ha detto...

Piu' che troppo esigente ci sembri impaziente, la "cablatura" e' in corso d'opera, ma per farla devi cambiare il materiale con cui e' fatto il marciapiedi.
Li stanno mettendo ovunque laddove rifacendo il marciapiedi usano quelle marmette grige (non so se trattasi delle basaltine di cui scrive a volte Sessorium).

Per farlo ci vuole tempo e denaro,
e nonostante si facciano queste cose magari si devono pure sorbire le critiche di chi non si informa su nulla e critica tutto.

Quest'ultima frase non e' riferita a te ma a quelli che sentiamo per strada criticare senza MAI informarsi di persona sui fatti.

Criticano e basta, e questo varra' secondo noi a prescindere da chi prendera' le redini del comune nel futuro.