lunedì 16 luglio 2007

Grazie AMA!


Vorrei ringraziare l'AMA perchè in seguito alla mia richiesta effettuata un paio di mesi fa di avere dei bidoni per la differenziata in azienda, venerdì scorso ha inviato un suo camion che si è presentato al cancello della mia società con i cassonetti per la carta e per la plastica, l'alluminio ed il vetro. Non essendoci abbastanza spazio nel nostro piazzale interno, alla fine sono stati depositati appena fuori dall'azienda (vedi foto sopra).
Alle persone alla Reception sarà venuto un mezzo colpo (dato che il camion ha chiesto di me avranno pensato che ero diventata matta che mi facevo recapitare dei bidoni della spazzatura - io poi mi occupo di vendite per cui i bidoni sono..fuori dalla mia competenza, diciamo) ma alla fine credo che anche i vertici aziendali siano rimasti piacevolmente sorpresi da questa novità. A breve mi aspetto quindi che anche la mia azienda possa dirsi totalmente rispettosa dell'ambiente!
Se nella vostra azienda non fate la raccolta differenziata perchè non avete i cassonetti appropriati vicino, potete chiedere anche all'AMA di assegnarvi dei bidoni ad hoc. Basta chiamare il numero verde 800 867035 e farsi assegnare un numero di pratica e poi..ogni tanto sollecitare la pratica; io ho fatto 6 solleciti ma alla fine l'esito è stato positivo.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Qui nel mio ufficio da qualche tempo è attiva la differenziata, è incredibile come con il passare dei giorni i colleghi abbiano preso "confidenza" con l'argomento (da un vuoto desolante dei primi giorni, ai contenitori stracolmi di bottigliette di plastica!). Per la carta il problema è meno sentito, dal momento che da anni sono state via via eliminate le stampanti (per rare necessità ci si può servire di un servizio di condivisione), e di carta ne circola davvero pochissima (è stato spinto al massimo l'utilizzo della posta elettronica, messaggistica, audio e videoconferenza).
Un attenzione all'ambiente tradotto anche in risparmio da parte dell'azienda, suppongo. Complimenti quindi per l'iniziativa, se ogni ufficio o luogo di lavoro in genere avesse a disposizione contenitori per il riciclo, potremmo vivere in una città ed un mondo più pulito.
Un cordiale saluto a tutti

Martina ha detto...

Ciao Sandrone,

Ottime news le tue. Ricordate di togliere i tappini dalle bottigliette di plastica perchè non si riciclano(e anche le etichette se sono in carta). Non sono sicura al 100% ma mi è stato dettoc he se la raccolta viene fatta male (materiali che non c'entrano, per esempio) viene buttato tutto in discarica.

Anonimo ha detto...

io invece sono meno fortunato di voi...almeno da un punto di vista lavorativo...e si perchè i miei capi (spero ancora per poco),icone dell alta e illuminata borghesia romana , hanno detto:" è inutile che si fa la raccolta differenziata perchè una mia amica che lavora al ministero mi ha detto che tanto la spazzatura differenziata la mandano tutta nella stessa discarica quindi non vale la pena neanche farla..."
...già lo so è una tristezza sentire questo tipo di discorso e purtroppo c'è da dire che non sono gli unici...e poi qui di roba da riciclare ce ne sarebbe una marea visto che si parla di uno studio d'architettura...vabbè architettura per modo di dire :)...
di contro abitando fuori roma invece da noi si fa la raccolta porta a porta che secondo me è il mezzo più efficace per riciclare...
cmq se siete così sensibili all'ambiente vi consiglio una radio che magari già conoscete...si chiama lifegate radio..90.9 FM...fanno pure bella musica!!!...
un saluto a tutti e una buona giornata di lavoro a tutti..

Martina ha detto...

Marcello,

fai leggere questo ai tuoi capi: http://www.assessoratoambiente.it
il 3° ariticolo sull'Home Page dice che Roma è Roma al secondo posto dopo Torino per la raccolta differenziata (a vedere il centro non sembra, pero' si vede che la periferia recupera!)

..."La raccolta differenziata a Roma è a quota 21.35%, con circa 1 milione di chili di rifiuti riciclati ogni giorno.
Nella raccolta di carta e cartone,
vantiamo oggi il primato nazionale con circa 64 kg pro-capite.."

se andasse tutta buttata come si spiegherebbero queste cifre?

Anonimo ha detto...

Un mio amico, dipendente AMA, mi ha spiegato che solo agli albori della raccolta differenziata il materiale finì nella discarica ordinaria, ma per un brevissimo periodo! Dovevano "tarare" il sistema di raccolta, e non sempre riuscivano a veicolare il riciclabile alle aziende di smaltimento. Da anni ormai la raccolta differenziata viene eseguita con rigore attraverso vari passaggi, l'ultimo dei quali una cernita a vista. I tedeschi insegnano che riciclare conviene! Quella dei tuoi capi è solo una scusa per tenersi pulita la coscienza... ma la verità, prima o poi, viene sempre a galla! Capo avvisato...

Anonimo ha detto...

d'accordissimo!!!...capo avvisato...mezzo salvato...ma in questo caso penso non ci sia proprio speranza!!....:)
visto che siamo in tema ho da proporvi un quesito: mia sorella ha vissuto per un certo periodo a Vienna e diceva che loro quasi non pagavano il riscaldamento poichè ,avendo un termovalorizzatore (o qualcosa del genere), gli veniva mandata la spazzatura da napoli (a spese nostre chiaramente) che loro riutilizzavano per riscaldare le case, appunto....in pratica l'italia pagava il riscaldamento a tutta vienna...:)
in italia hanno provato a fare una cosa del genere poco tempo fa...ma c'è stata una insurrezione generale...perchè?

Anonimo ha detto...

E brava Martina La perseveranza (ogni tanto)viene ripagata. Non penso che un tappino possa essere un problema per la differenziata in questo caso avrebbero dovuto fare un contenitore per ogni tipo di plastica PET PE PP etc...cosa che è improponibile e poi anche le bottiglie sono tutte quante fatte in PET ma per ogni marca ci sono coloranti e additivi differenti. Con questo voglio dire che la plastica riciclata avrà in ogni caso proprietà più scarse rispetto a quella vergine e per legge non può essere riutilizzata per alimenti... insomma la cosa migliore è quella di consumare meno bottiglie

Martina ha detto...

Hai ragione Gianluca. Leggo in questo articolo il caso della svizzera
http://www.swissinfo.org/ita/Swissinfo.html?siteSect=105&sid=1798652

Per le autorità svizzere, l’impiego del Pet è ecologicamente sostenibile se si raggiunge una quota di recupero delle bottiglie del 75 %.

E ancora:

Un incentivo importante per il riciclaggio del Pet è costituito, senza dubbio, dalla tassa sul sacco dei rifiuti, imposta ormai dalla maggior parte dei Comuni svizzeri. Grazie a questa misura, la popolazione è maggiormente motivata a separare le bottiglie di plastica, oltre che il vetro e la carta.

Sarebbe da applicare anche a Roma la loro 'tecnica'!

Caterina Narracci ha detto...

Ciao!