domenica 12 dicembre 2010

Le ludoteche di Roma: dove sono?


Chi come me ha un bambino sotto i tre anni che non va ancora a scuola, in questi giorni di pioggia si troverà probabilmente a fronteggiare il problema di quale attività fargli fare, come intrattenerlo -in modo "educativo". Si, perchè quando c'è il sole è facile fare una passeggiata al parco, un giro in bicicletta, una visita al bioparco, una gita fuori porta..ma quando piove diventa tutto più complicato perchè occorre cercare spazi al chiuso e a misura di bambino.
Sarà perchè fino a qualche anno fa nella nostra città in inverno non pioveva molto ma a Roma nè il Comune nè imprenditori privati hanno previsto degli spazi di gioco al chiuso per i bambini in età prescolare. Infatti, a parte la biblioteca centrale dei ragazzi dove si può leggere e che organizza gratuitamente letture per bambini un paio di volte a settimana, il Comune non ha previsto altri luoghi chiusi di divertimento. A pagamento c'è Explora, il museo dei bambini, dove si possono trascorrere  un paio d'ore interessanti al riparo dalla poggia. Per il resto..il vuoto. E le ludoteche?
Se si fa una ricerca in rete con il termine "ludoteche a Roma" i risultati che si ottengono sono tutti di strutture che in realtà sono degli asili nido, alcune di queste il pomeriggio si qualificano come ludoteche ma in realtà non fanno altro che prolungare la permanenza dei bambini che già frequentano la mattina.
L'unica ludoteca che ho scoperto finora è quella che si trova a Villa Borghese all'interno della Casina di Raffaello. Gestita dalla società del Comune Zètema, questa Ludoteca mi è sembrata in realtà una "trappola consumistica" in quanto, con la scusa di una stanza con qualche libro messo a disposizione  per la lettura (solo in italiano!) e due tavolinetti con dei gessetti colorati, (unici giochi) presenta  al visitatore un vasto spazio con in bella mostra una quantità di libri e giochi in vendita da fare invidia ad un negozio della Città del Sole.
Le attività (laboratori, tutti a pagamento!) sono solo di pomeriggio e solo per i bambini in età scolare. Luogo chiuso, sì, ma praticamente un negozio, i giochi ci sono ma tutti nelle scatole e infatti si possono solo acquistare. Decisamente poco educativo -come mi hanno giustamente fatto osservare alcune mamme provenienti da città del norditalia - perchè non è sano insegnare ad un bambino che l'unica cosa che può fare quando esce di casa è acquistare un (altro!) giocattolo. Comprare, accumulare e non giocare liberamente, fruire e poi lasciare, condividere con gli altri bambini. O compri o stai a casa!  
Sembra l'unico pensiero dei nostri amministratori. Ma non dovrebbe essere l'unico pensiero dei nostri figli.

5 commenti:

Andrea D ha detto...

L'anno scorso ne hanno chiusa una proprio dietro la Fiera di Roma. Mia figlia di 7 anni frequentava il corso di falegnameria completamente gratuito. Peccato!

Martina ha detto...

Peccato, sì. Era comunale, immagino.
[Ormai il Comune ha soldi solo per i grandi eventi (che portano -loro sperano- grandi quantità di voti)..scusa ma la sera sono (più) polemica :-)]

Complimenti per il tuo/vostro sito, l'ho già aggiunto ai miei link!

andrea D ha detto...

Ti giro la lettera di protesta di allora:
Ciao
Come tutti sapete la ludoteca prima dell'estate è andata a bando, questo non era mai successo, poiché l'Amministrazione municipale aveva voluto dare continuità ad un progetto che, verificato, dava riscontri importanti e portava risultati positivi.
Nel mese di giugno 2009 abbiamo ricevuto un riconoscimento dall’Istituto Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza per la buona prassi gestionale del Progetto, unico riconoscimento dato ad un progetto del Comune di Roma dal 1999, da quando esistono i Progetti della L. 285/97
Qualche mese dopo, con stupore, abbiamo appreso che avremmo dovuto rimettere in discussione tutta la nostra esperienza e partecipare a una nuova gara di appalto.
Senza perderci d'animo, ci siamo messi a lavorare per scrivere un progetto ancora migliore di quello che avevamo scritto nel 2003.
Abbiamo riscritto il progetto Ludomagicabù mantenendo tutto quello che aveva funzionato bene, quello che dal vostro riscontro appariva come indispensabile: l'officina del falegname, le ludobiciclette, lo spazio di ascolto psicologico, gli incontri di gruppo di confronto e formazione psico-educativa dedicati ai genitori, la collaborazione con le scuole nel carnevale di Tormarancia, ne sono solo alcuni esempi.
Grazie all'esperienza abbiamo anche individuato alcune carenze e introdotto per questo alcune novità, ad esempio abbiamo inserito dei laboratori specifici per la fascia dei più grandi, che dalla nostra esperienza utilizzavano meno la stanza del gioco libero; ugualmente abbiamo pensato delle attività mirate per i piccolissimi che nel progetto iniziale erano compresi nella fascia (molto ampia e diversa per fasi evolutive) 18 mesi - 5 anni.
.......
Tutto questo però non è bastato.
Un’ associazione molto più grande di noi, estranea al Municipio XI, ha vinto la gara d'appalto.
L'equipe di Progetto Laboratorio non gestisce più la Ludomagicabù.
Non sappiamo cosa prevede il progetto che ha vinto, ma sappiamo benissimo quello che non ci sarà, né ciclo fante e bicipotamo, nè officina di falegnameria, non ci saranno mongolfiere di cartavelina, o sbandieratori per Tormarancia che accompagnano i bambini e le bambine del quartiere durante la sfilata in maschera in occasione del carnevale, e tanto altro ancora non ci sarà.
Ci domandiamo come faremo a condividere spazi e materiali con un'altra associazione negli stessi locali di Ludomagicabù, che da 3 anni la mattina ospita lo Spazio be.bi. per convenzione diretta con l’ XI° Dipartimento del Comune di Roma?
E soprattutto perchè rimandare a bando un servizio che funziona in maniera adeguata ed è apprezzato dall’utenza?
Perché cambiare equipe educativa, metodologia, relazioni territoriali, se quelli proposti fino ad ora hanno ottenuto riscontri positivi su tutti i campi?
Quali garanzie ci sono per chi lavora in questi progetti se la qualità e la professionalità non servono a dare continuità al lavoro?
Al momento della chiusura della Ludoteca il numero dei bambini e delle bambine iscritti alla Ludomagicabù è di 1300, appare più che evidente che una ludoteca che ne può ospitare massimo 20 al giorno tra grandi e piccoli, non riesce a risponde ai bisogni e ai desideri del territorio.
Crediamo che l'unica soluzione possibile stia nel trovare una nuova sede per la nuova ludoteca La ludomagica equipe di Progetto Laboratorio

valeria ha detto...

Sono assolutamente d'accordo con te..io vengo da un paese a 10 km da Bologna, Pianoro, di 15.000 abitanti, con attrezzature sportive e servizi di ogni genere per le famiglie tra cui una splendida ludoteca da far invidia alla Capitale..saranno 300 mq di spazio (immersa in un parco a fianco al supermecato coop)ed è dotata di due vaste sale attrezzate, una per bimbi da 0 a 3 anni e un'altra dai 3 anni in su, stracolme di giochi di ogni genere, di spazi pr disegnare e creare ben tenuti. Inoltre si organizzano laboratori creativi ed altre proposte educative. E' sovvenzionata dal Comune e quindi pressochè gratuita (mi sembra si versino 5 euro al mese o giù di lì)
http://www.comune.pianoro.bo.it/binary/comune_pianoro/avvisi/LUDOTECA_volantino_2010.1265025187.pdf

A Roma non ho trovato nulla di simile e l'ho cercata tanto!
Questo non fa onore alla Capitaler..è vero che Bologna è Bologna..ma perchè non "imparare" dalle città o dai paesi più piccoli, che di scuro non hanno più fondi della Capitale!
per questo volevo aprirne una con le amiche..o almeno a fare una cosa "simile", ma non è nemmeno così facile, ci stiamo provando..come tu sai,
Baci
Vale

Martina ha detto...

Grazie per i commenti Andrea e Valeria, è veramente incredibile che a Roma non ci sia una ludoteca ben fatta!!