domenica 15 maggio 2011

Chiediamo una recinzione per l'area gioco di Villa Borghese

sopra: l'area giochi lungo Viale Madama Letizia 
L'anno scorso questo blog ha ottenuto, grazie all'aiuto di tanti lettori che hanno inviato la loro richiesta  via email, la realizzazione di una piccola area gioco a Villa Borghese
Questo importante parco della città, che gli Americani chiamano il Central Park di Roma, fino a quel momento infatti non aveva neanche un'altalena per i suoi frequentatori più piccoli.
Il Servizio Giardini del Comune ha installato rapidamente i giochi nel parco, ma li ha posizionati accanto ad una strada da cui sbucano spesso vari tipi di mezzi veloci  quali mezzi elettrici, biciclette e risciò ma anche trattori, senza una recinzione che li separi dalla strada stessa.
Questo fa sì che i bambini, possano sfuggire al genitore (succede) e, correndo in strada, finire in pericolo. 

Perchè aspettare che succeda una disgrazia?

Chiediamo al Servizio Giardini di installare rapidamente una recinzione, anche bassa, o almeno uno steccato con un cancelletto, che separi i giochi dei bambini dalla strada asfaltata (Notare che le aree gioco in genere sono recintate proprio per la sicurezza dei bambini e la tranquillità degli adulti) .

Potete copiare ed incollare la mail qui sotto inviandola al Comune (cliccare qui per gli indirizzi):

"Egregi Signori,

Vi scrivo perchè con la mia famiglia frequento il Parco di Villa Borghese e l'area gioco per bambini da Voi recentemente installata accanto a Viale Madama Letizia.
I giochi sono stati posizionati accanto ad una strada e ad un arco, da cui sbucano spesso vari tipi di mezzi veloci quali mezzi elettrici, biciclette e risciò ma anche grossi trattori. Senza una recinzione intorno ai giochi, uno dei bambini potrebbe sfuggire al controllo degli adulti e correre in strada, finendo sotto uno di questi mezzi. Perchè aspettare che succeda una disgrazia? Una recinzione intorno ai giochi o almeno uno steccato di separazione con la strada renderebbe certamente più sicuro il gioco dei nostri bambini.

In attesa di un Vostro cortese riscontro Vi ringrazio e Vi porgo

Cordiali saluti,

(nome, cognome, indirizzo)"

AGGIORNAMENTO DEL 16/5/11: Il Direttore del Servizio Giardini, ricevute alcune email, mi ha gentilmente risposto che ha chiesto ai suoi collaboratori di verificare la situazione e spera di risolvere presto il problema.
Casualmente oggi al parco ho incontrato anche Giancarlo Quarchioni che è il Responsabile della Villa e che mi ha spiegato che per mettere la recinzione dove la chiediamo noi devono risolvere alcune questioni, quali ad esempio trovare un accesso alternativo alla zona di parco antistante l'area gioco per le loro tosaerba, visto che nel resto del perimetro in questione vi sono i cespugli, in secondo luogo va installato uno steccato che non venga distrutto dai vandali.
Una recinzone alta verrebbe utilizzata dai senza tetto come rifugio, mentre una bassa sarebbe abbattuta dai vandali in breve tempo (forse gli stessi che continuano a tornare sui giochi in questione e imbrattarli con i pennarelli o piegare i giochi a molla)..speriamo si trovi una via di mezzo!

Purtroppo non è solo la burocrazia o la mancanza di soldi che ci rendono arretrati in termini di servizi, rispetto a tanti altri Paesi, ma anche la presenza di cittadini non rispettosi del bene comune, il che fa veramente rabbia.

AGGIORNAMENTO DEL 26/5/2011: Il servizio Giardini ha installato la recinzione!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao,
hai letto questa notizia ?
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=149533&sez=HOME_ROMA&ctc=0

perchè non lanci un appello ai colpevoli di costituirsi ? è inutile lamentarsi del traffico e delle auto se alla prima occasione succedono queste cose.

Martina ha detto...

è una cosa pazzesca..
viviamo in una società sempre più stressata, violenta, la gente ha delle reazioni inconsulte, si dovrebbe istituire lo psicologo della mutua invece del medico!!

voglio sentire le associazioni ciclabili e magare fare qualcosa con loro grazie!

Anonimo ha detto...

"voglio sentire le associazioni ciclabili e magare fare qualcosa con loro grazie!"


Ti quoto, i ciclisti devono prendere le distanze...come dici tu ormai c'è bisogno dello psicologo e basta veramente poco per scatenare reazioni violente.