martedì 9 marzo 2010

La Casa verde a Roma

Inaugurata recentemente a Roma (zona Largo Somalia), la Casa verde è uno spazio di gioco e socializzazione per bambini piccoli accompagnati da un adulto, è un luogo intermedio tra la famiglia e il mondo esterno, un'iniziativa molto bella e per giunta gratuita.

Da il Sole 24 Sanità dell' 8-14 dicembre 2009:

Il gioco come strumento per prevenire il disagio. La socializzazione con altri bambini e genitori come mezzo per migliorare il rapporto con i propri figli. L’offerta di uno «spazio intermedio» tra famiglia e scuola per facilitare il distacco. Il tutto “condito” dalla presenza rassicurante ma non invadente di un’équipe di puericultori, insegnanti, psicanalisti e volontari.
Benvenuti alla Casa Verde, appena inaugurata a Roma nei locali dell’asilo nido F. Dolto «Il circolo dei bambini» (via Animuccia 11) e ispirata direttamente al pensiero rivoluzionario della psicanalista francese Françoise Dolto che esattamente trent’anni fa, nel 1979, fondò la prima Maison Verte a Parigi. Convinta che per prevenire il disagio psichico nei più piccoli fosse necessario attenuare il trauma della separazione, accompagnare bambini, mamme e papà nel delicato passaggio dal calore delle mura domestiche all’inevitabile freddezza di momenti sociali più strutturati.
Da allora le Maisons Vertes - aperte solo a bimbi accompagnati da genitori o nonni o baby sitter - si sono diffuse in tutto il mondo, dall’Europa al Canada, da New York all’Argentina. Obiettivo: favorire la «socializzazione primaria». «Quella che si realizza ancora in presenza della madre, e in accordo con lei, e che aiuta nell’inevitabile introduzione del bambino in un contesto sociale più ampio», spiega Bice Benvenuto, la psicanalista che ha fondato la Casa Verde romana, aperta ogni martedì dalle 16.30 alle 19. «Ecco perché la presenza della madre, o di adulti che la rappresentino, è la condizione essenziale alla partecipazione delle attività della Casa». Particolarmente utili per le famiglie immigrate, che scontano già il dolore del distacco dal Paese d’origine.
L’esperimento, assicura Benvenuto, funziona. «Al momento delle separazioni inevitabili non si verificano gli effetti ansiogeni traumatici che invece si riscontrano in una grande maggioranza dei bambini. La separazione dalla madre o dalla famiglia senza preparazione è per il bambino un trauma, che può provocare disfunzioni dei ritmi biologici, del sonno o della digestione. Non capiti in tempo, questi disturbi possono progredire verso effetti patogeni più gravi». Un messaggio utile per i pediatri: prima di intervenire con metodi invasivi è utile provare a inviare bimbi e genitori alla Casa Verde. «L’esperienza – racconta l’esperta - ha mostrato che a volte bastano poche visite».
Il ruolo dell’équipe deve essere il più discreto possibile. Il motto è uno: ascoltare senza pregiudizi
i messaggi che bambini e adulti si scambiano. E intervenire soltanto per sostenere grandi e piccoli o risolvere i conflitti. Come “angeli” in carne e ossa.
Manuela Perrone

Scarica la locandina della Casa Verde di Roma

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