mercoledì 7 gennaio 2009

Una città (non) a misura di bambino


..ovvero: "Perchè con un bambino piccolo mi devo trovare a mio agio solo all'Ikea?"
Questo post nasce dal fatto che sono mamma da settembre scorso e da allora sono come entrata in un'altra "dimensione" che mi ha svelato quante barriere, impedimenti e ostacoli ci siano per i bambini nella nostra città.
- Iniziamo dai marciapiedi, probabilmente la cosa più onerosa da modificare: sono pieni di buche, almeno in centro storico, dove abito io. Il passeggino si incastra spesso, tanto che talvolta i passanti si avvicinano per aiutarmi a ..disincagliarlo. Sarebbero tutti o quasi da rifare. Che sogno, infatti sarebbe averli come quelli di NY..o anche quello della più vicina - e rifatta da poco -Via della Vite..
- Negozi, librerie e altri esercizi: perchè hanno tutti l'entrata a gradini? Temono inondazioni? (Perchè non si fa una legge che obblighi all'accessibilità per carrozzine e carrozzelle?)
- Ristoranti: capisco quelli con le toilette minuscole, ma quelli che le hanno più spaziose perchè non si dotano di fasciatoio? (I neonati vanno di corpo molte volte al giorno, per chi non lo sapesse). All'IKEA, che peraltro ha i bagni attrezzati per neonati e bambini, ne vendono a partire da meno di 30 Euro! Se andate in un Ristorante con una toilette abbastanza grande suggeritelo al proprietario (come sto facendo io), non si sa mai che a grande richiesta..parta questa "moda" civile anche nella Capitale.
- Evito di menzionare la Metropolitana -perchè mi sembra impossibile che nel 2009 si parli ancora di cose del genere in un paese industrializzato- servizio pubblico di trasporto in cui mancano gli ascensori in molte fermate..ma come facciamo a rinunciare alla macchina se poi i mezzi pubblici non fanno accedere le mamme con i passeggini (e i disabili) ?
- Infine il Parco. Io frequento quello di Villa Borghese, che ha sì una ludoteca (la casina di Raffaello) ma a divertimenti all'aperto è un po' carente, infatti a parte un paio di giostrine striminzite di fronte alla ludoteca stessa, non ci sono giostre o attrezzature interessanti per bambini o ragazzi (tipo quelle che si trovano negli USA). Quanto costerebbe installarne qualcuna? Invece di tante feste del cinema..

|immagine dal sito ikea.it


7 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Martina,
non sai quanto mi fa piacere questo post, io sono padre da due anni e so bene cosa vuol dire andare in giro con un passeggino, marciapiedi senza scivoli, scivoli ostruiti da automobili mal parcheggiate, scalini insormontabili, marciapiedi sconnessi etc etc...
Roma e' una citta' nemica dei bambini, pensa che nella periferia dove abito non c'e' nemmeno un parco dove portare i bambini a giocare (eppure e' una zona abbastanza popolosa).
Il fatto e' che i bambini non votano e che in questa nostra Italia contano di piu' le proteste degli automobilisti che non quelle dei pedoni.

Andrea Rossi

Martina ha detto...

Caro Andrea,

Io vorrei cercare di fare installare delle attrezzature per il gioco nel parco che ho vicino a casa, se ci dovessi riuscire riporterò qui la mia esperienza in modo che chi desideri fare la stessa cosa per la propria zona sappia che strada seguire (ma se ci dovessi riuscire prima tu fammi sapere!)
ciao e grazie per il tuo contributo.

Anonimo ha detto...

Ciao Martina,
sono Valeria la tua amica del nuoto per getanti!
Che dire? Come si fa a non essere d'accordo??
Potremmo aggiungere le difficoltà ad attraversare la strada sulle strisce, dove puntualmente trovo una macchina parcheggiata! Inciviltò pura! Per non parlare di salire su un autobus con la carrozzina (in Svezia le mamme con bambini, oltre a salire con grande facilità, non pagano il biglietto e hanno un posto riservato molto ampio).

E pensiamo ai poveracci che della carrozzina devono farne un uso proprio..dev'essere un vero incubo!

Io rilancio anche il tema della discriminazione che subiscono le mamme lavoratrici, discriminazione spesso mascherata da pietismo..come se i figli fossero solo delle madri e non dell'intera società.

Baci
Valeria

Martina ha detto...

Sono pienamente daccordo Valeria, grazie del commento!
Dovremmo prendere esempio dai paesi nordici e piu' civili, anche per queste cose..
Sulle strisce, a me per poco ogni volta non mi investono il passeggino. Non c'è proprio rispetto per i bambini..certe volte vorrei avere una mazza da baseball e darla sul cofano di chi mi sfiora il passeggino con la macchina quando attraverso la strada (come madre sto diventando piu' aggressiva)

Clo ha detto...

Purtroppo anche in metropoli meglio organizzate, come Parigi, l'accesso ai mezzi pubblici per le mamme dotate di passeggino resta impossibile. Pero' personalmente i primi due anni dei miei bambini ho sempre preferito tenerli lontani da posti pullulanti di germi e microbi, come, appunto la metropolitana. Per spostamenti obbligatori lontani (come visite dal pediatra etc.) ho sempre preso il taxi (anche se pare che nei taxi la concetrazione di polveri fini sia micidiale...). Sicuramente le amministrazioni devono cominciare una riflessione in questo senso.

Martina ha detto...

si ma il taxi dovrebbe avere il seggiolino (per neonati prima e per bambini poi, quando sono piu' grandicelli), altrimenti che facciamo, saliamo in taxi anche con il seggiolino?

(Una mia amica una volta è salita in macchina con la bambina in braccio di pochi mesi, beh, una frenata e la bimba si è rotta il femore!)

Martina ha detto...

Andrea spero tu abbia letto il post che ho fatto su come richiedere un'area gioco..fammi sapere!!