domenica 6 novembre 2022

Oltre il concetto di pista ciclabile, la città a 30 all'ora



Roma non avrà mai le piste ciclabili di Amsterdam. Primo perchè il governo cittadino 5S -l'unico in tanti anni che si è battuto per le piste ciclabili e ne ha realizzate in vari municipi- non c'è più (e comunque non sarebbero bastati 5 anni per raggiungere questo obiettivo), secondo perchè mancano fondi e spesso anche gli spazi (oltre alla volontà politica) per realizzare tali piste.

Allora quale può essere la soluzione per una pacifica convivenza urbana tra automobili e ciclisti?
La città a 30 all'ora.
Con la città in cui ci sia il limite di velocità (vero, grazie a tutti i tipi di dissuasori, sanzionatori e meccanici) di 30 km/h, sarà finalmente possibile la convivenza tra ciclisti e automobili sulle strade, senza bisogno di piste ciclabili protette.
I 30 km/h è la velocità a cui stanno passando gradualmente tutte le città Europee, in accordo con OMS e Nazioni Unite che vedono il futuro delle città a 30 all'ora, in Italia abbiamo finora solo Bologna e Olbia ma speriamo che questo limite arrivi presto anche in tutta Roma.

Questo limite sarà anche rispettoso di tutte le persone con disabilità (motoria, visiva, mentale..) dei bambini, degli anziani, dei malati e di tutti abitanti deboli e vulnerabili della città perchè quando si è alla guida non è facile riconoscere questo tipo di utenti delle strade e quindi è facile interpretarne male i comportamenti a bordo strada, nell'attraversare la strada, i tempi di reazione, ecc e rischiare di investirli.

Le città non sono proprietà delle automobili ma anche di pedoni e ciclisti, che devono avere uguali diritti (se non di più, in quanto categorie deboli) degli automobilisti.



Dove si va oggi a 30 km/h (o 20 miglia orarie) in Europa

FIRMA LA PETIZIONE PER ROMA ZONA 30

Le Città a 30 all'ora:


Hanno traffico più scorrevole. Perché la velocità media in città è già di 15 km/h: si eliminano le accelerazioni che sono quelle che rendono più pericolosi gli incidenti e mettono a rischio la vita di pedoni e ciclisti. Con il limite di 30 km/h si abbatte il rischio, senza incidere sui tempi di percorrenza. A 30 km orari il traffico infatti diventa più fluido, si hanno meno accellerazioni e frenate.


Hanno meno morti sulle strade. Perchè un pedone investito a 30 km/h sopravvive 9 volte su 10, ma investito a 50 km/h muore 9 volte su 10


Favoriscono il commercio di vicinato perché sono più facili gli spostamenti all'interno dei quartieri


Valorizzano i loro immobili che acquistano valore commerciale se situati in zone più sicure e tranquille 


Hanno cittadini che si muovono di più e bene: in uno spazio urbano dove la velocità è limitata e le infrastrutture sono adeguate, le persone possono muoversi e vivere la strada, a tutte le età e con ogni abilità


Hanno meno inquinamento: i picchi di velocità non solo fanno consumare molto più carburante, ma aumentano in proporzione la quantità di inquinanti che tutti respiriamo 

Incoraggiano le persone a scelte di mobilità meno impattanti: la minore velocità rende più facile e sicuro l’utilizzo di modalità di trasporto più sostenibili, una scelta a favore di tutti, perché se più persone si spostano a piedi, in bici, con gli autobus, chi ha assoluta necessità di usare la macchina (ad es. disabili e loro familiari) può muoversi e parcheggiare con più facilità. 

Riducono il rumore, perché nelle città30 è stata rilevata una riduzione del rumore dal -6% al -50%, con grande sollievo per gli abitanti


Aumentano il benessere, riducendo lo stress, sia per chi guida che per chi si sposta con altri mezzi; 





slide tradotta dal sito https://www.20splenty.org

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