martedì 28 maggio 2019

Concorso ippico di Piazza di Siena: voto insufficiente per il (non) rispetto delle piante

Disco-bar-ristorante ai piedi del cipresso del Principe
Anche quest'anno, a Villa Borghese si è svolto il Concorso ippico di Piazza di Siena. Gli organizzatori del concorso (CONI e Fise) hanno apportato alcune modifiche e migliorie, rispetto agli anni passati, ma ci sono ancora elementi che minano la salvaguardia della Villa storica, ecco la sintesi:

Aspetti positivi:

1) Gli stand che un tempo venivano posizionati lungo Viale Canonica, spesso addossati agli alberi, sono stati spostati lungo Viale delle Magnolie, che è una strada più larga, in cui gli alberi hanno più spazio (sono sui marciapiedi, mentre gli stand sono stati montati a bordo strada) quindi è più difficile che vengano danneggiati durante un evento,

2) Le strutture dei bagni e alcune pedane sull'erba sono state costruite o rivestite di legno, materiale che sicuramente si sposa meglio con la natura e la Villa storica rispetto ad altri quali plastica o metallo,

3) La Villa, al contrario di quello che succedeva anni fa, durante il Concorso è rimasta aperta al pubblico, un tempo invece veniva transennata tutta l'area,

4) Gli allestitori hanno protetto i tronchi dei cipressi dell'Ovale di Piazza di Siena, come chiesto dagli Amici di Villa Borghese, anche se la protezione è arrivata dopo il montaggio pertanto gli alberi hanno comunque sopportato il rischio di danneggiamento (macchine in manovra, ecc.) durante il montaggio delle strutture. All'estero durante gli eventi, i tronchi vengono tutti protetti prima dell'inizio degli allestimenti,

5) I tempi di allestimento e soprattutto di smontaggio sono stati notevolmente ridotti,  rispetto ad un tempo, il che è un bene per la Villa e le piante e per i cittadini che possono così tornare prima nel pieno godimento del parco, 

6) E' stato ripiantato ad opera del CONI, un cipresso caduto a fine Febbraio per il vento.  Il CONI non aveva alcun obbligo di farlo in quanto ha adottato solo il verde orizzontale e non quello verticale,

7) L'erba è stata ripristinata, già l'anno scorso (come da accordi risalenti al 2007 e non rispettati per 10 anni) e viene mantenuta tutto l'anno in un ottimo stato dal CONI, l'Ovale è aperto al pubblico tranne che nel periodo della trasemina e del Concorso e della sua preparazione (Aprile e Maggio),

8) Le siepi non vengono piu' trafitte nella loro interezza dalle strutture del Concorso come avevamo osservato con gli allestimenti ad opera della Infront,

9) Le gradinate vengono ripitturate e pulite dagli organizzatori prima del Concorso.


Aspetti Negativi:

1) La questione centrale cioè l'insistenza delle strutture sulle piante storiche resta immutata.  
La concezione stessa dell’allestimento, fondata sull' assunto che si debbano seguire le gare seduti su divanetti ai lati di tavolini a bordo campo, è e resterà sempre incompatibile con Piazza di Siena. Come scrivono gli Amici di Villa Borghese sulla loro pagina: "L’impianto stesso di Piazza di Siena, ricalcato nel Settecento sull’Ippodromo di Plinio, col suo contorno di cipressi pluricentenari e di siepi di bosso, cioè tutto quel che costituisce l’identità stessa della Piazza continua a risultare palesemente d’impaccio agli allestitori del Concorso".
Agli organizzatori servirebbe probabilmente uno spazio sgombro, per poter far assistere al meglio gli spettatori seduti a bordo campo alle gare e i cipressi e le siepi per questo fine sono d'ingombro.
Per questo si tagliano le siepi di bosso (un tempo maestose e più alte dell'uomo medio di allora - vedi foto sotto) a un'altezza di circa 80 cm/un metro, e già verso Febbraio possiamo osservare questo tipo di potatura. Le siepi vengono quindi superate in altezza dalle pedane che comunque vengono posizionate a pochissima distanza da loro, cosa non positiva per le piante ed in alcuni punti vengono coperte (e non sappiamo se sotto le coperture vengano trafitte, come negli anni della Infront).  

I cipressi sono ancora inglobati nelle medesime pedane costruite immediatamente a ridosso dei tronchi, e addirittura in un caso è stata anche spostata la chioma di un cipresso per far spazio alle tettoie (vedremo solo nelle prossime settimane se ci sono stati danni).
Se il Regolamento del Verde della città di Roma fosse stato approvato in via definitiva, tutto questo sarebbe stato proibito: il Regolamento dovrebbe fare infatti sue, le norme europee, che impongono alle strutture una distanza di almeno due metri da ogni lato dei tronchi. 

2) Ci sono ancora strutture poggiate sui prati, cosa che è vietata nella Villa storica.

3) Le protezioni dei tronchi mancano totalmente lungo Viale delle Magnolie. Anche se tra alberi e stand c'è una distanza di qualche metro, nulla protegge i tronchi da una potenziale manovra sbagliata di un carrello elevatore che potrebbe sbattere contro un albero. Una volta feriti, gli alberi poi spesso muoiono ed ecco perchè all'estero le protezioni dei tronchi le fanno spesso di legno.

4) La disco-music nel bar addossato al Cipresso del Principe, ultimo rimasto della piantagione originale del Settecento, poteva essere evitata o almeno posizionata al Galoppatoio dove non ci sono piante così preziose e comunque c'è piu' spazio aperto per non andare a toccare nessuna pianta. 
Nel caso del Cipresso del Principe, come di altri cipressi ultracentenari di Piazza di Siena, e delle siepi storiche di bosso, le pedane arrivano a sfiorare tronchi e cespugli ad appena pochi centimetri di distanza, con le strutture che poggiano direttamente sull’area radicale delle piante. Tutto questo è bandito dai Regolamenti del Verde in Italia e all’estero. Il movimento dei macchinari pesanti usati per sistemare le strutture in tanta prossimità delle piante, rischia di produrre profonde ferite, come già accaduto in passato, e compatta il terreno.

5) Si attende ancora la ripiantumazione della totalità delle siepi di bosso distrutte dalle passate edizioni del Concorso. Molte sono state ripiantate dal CONI quest'inverno, ma mancano ancora vari metri.

6) Ci si aspetta una migliore cura delle siepi infestate dalla piralide del bosso. Il CONI ha adottato il verde orizzontale che comprende anche le siepi, finora è stato eseguito solo un unico trattamento a settembre 2018, mentre i botanici degli Amici di Villa Borghese avevano richiesto un ciclo completo di trattamenti, unico modo per debellare l'infestazione che continua a devastare i bossi, con il verosimile rischio di perdere definitivamente quel che resta delle storiche siepi del Settecento. Servizio Giardini e CONI si rimpallano la responsabilità dell'intervento, ma intanto l'infestazione progredisce.
Se si vogliono quindi mantenere gli spettatori seduti a bordo campo (cosa che negli ippodromi di tutto il mondo non si fa, perchè gli spettatori sono seduti su tribune fisse, o in piedi a bordo campo o seduti sull'erba), il che comporta un prezzo inaccettabile per la storica cornice Verde di Piazza di Siena, sarebbe auspicabile che l'evento si trasferisse al Galoppatoio dove non vi sarebbero ostacoli nè si rischierebbe di danneggiare la vegetazione della Villa, che -ricordiamo- è un monumento naturalistico oltre che storico e come tale andrebbe salvaguardato.


Come i Regolamenti del Verde in altre città prescrivono
di eseguire gli allestimenti in prossimità degli alberi

Quello che succede a Villa Borghese: cipressi inglobati dalle strutture.
Sia il cipresso (la chioma) che le siepi appaiono d'intralcio, la chioma è stata sollevata

Un tempo le siepi erano molto piu' alte di oggi, restavano visibili durante gli eventi e
non venivano incorporate dagli allestimenti o nascoste, nè danneggiate

Dal Calendario degli Amici di Villa Borghese. 
esempio di come si può proteggere un albero durante
una costruzione o un evento nelle vicinanze