Da: OPPIDUM
Anche quest’anno il festival internazionale del cinema di Roma è finanziato da sponsor non etici. Sui 15 milioni di budget complessivi, gli enti pubblici (Comune di Roma, Regione Lazio, Provincia di Roma, Camera di Commercio di Roma) contribuiscono per il 40%, mentre gli sponsor privati per il 60% [9 milioni di Euro, N.d.R.].
La Campagna Sponsor Etici per Roma ha commissionato ad Oppidum (Osservatorio Popolare Permanente su Imprese e Diritti Umani) il monitoraggio dei comportamenti dei 136 sponsor privati del Festival.
I risultati del rapporto di Oppidum (in allegato) sono sconfortanti: dei 136 sponsor solo 4 sono stati sottoposti al vaglio, che sarebbe obbligatorio per tutti , del Comitato etico nominato dal Sindaco. Sono stati rilevati almeno 9 sponsor che hanno violato il regolamento comunale sugli sponsor etici e di cui, quindi, il Comune di Roma avrebbe dovuto rifiutare i finanziamenti.
Ai 9 sponsor non etici sono attribuibili complessivamente 90 violazioni dei principi etici del regolamento, dalla produzione al finanziamento dell’export di armi, dalla discriminazione razziale ai rapporti con regimi oppressivi come quello birmano, dall’inquinamento ambientale a violazioni delle norme sulla concorrenza.
“Nonostante il Comune di Roma abbia approvato ormai da 3 anni il regolamento sugli sponsor etici, - dichiara un rappresentante della Campagna Sponsor Etici - nonostante sia stata riaperta la campagna per chiederne il rispetto, con centinaia di firme raccolte tra i cittadini, anche quest’anno troviamo tra gli sponsor aziende che a norma di regolamento andavano sicuramente escluse. Ad esempio il regolamento esclude le imprese che producono e le banche che finanziano l’import-export di armi, ma troviamo di nuovo sia la Finmeccanica che la Banca Nazionale del Lavoro, che secondo documenti ufficiali della Presidenza del Consiglio rispettivamente sono al primo posto per l’export di armi e al quarto posto del finanziamento all’export di armi’.
Tra le aziende censurate da Oppidum troviamo anche L’Oreal e Nespresso del gruppo Nestlé, il più boicottato al mondo per violazioni dei diritti umani legate al commercio di latte in polvere (1,5 milioni di bambini che muoiono ogni anno nel sud del mondo secondo l’Unicef) e dei diritti sindacali in Colombia.
Altre aziende censurate sono Autostrade e Autogrill, entrambe del gruppo Benetton, ripetutamente e pesantemente multate dall’Antitrust, Enel, protagonista di gravi episodi di inquinamento e di cui viene criticato il coinvolgimento nel nucleare e l’aumento del ricorso al carbone in tempi di Protocollo di Kyoto e di cambiamenti climatici . Costituisce certamente una sorpresa, inoltre, la presenza di aziende che fanno affari con il regime birmano, contro cui sia il Sindaco Veltroni che il presidente della Fondazione Cinema per Roma Bettini si sono pubblicamente schierati.
“In effetti – prosegue il rappresentante di Sponsor Etici – sia Bulgari (noto marchio di gioielli) che la Avio (azienda del gruppo Finmeccanica) sono presenti nella lista di aziende che fanno affari in Birmania diffusa dalla CISL la scorsa settimana. Visto l’impegno del Sindaco a fianco del popolo birmano ci auguriamo che questo aspetto sia accuratamente monitorato per l’eventuale esclusione di queste aziende. Da parte nostra non possiamo che rilevare che le violazioni al regolamento comunale, da quando è stato approvato, hanno ormai superato le 500 e chiedere al Sindaco se quella delibera del Consiglio Comunale ha un valore o se viene considerata, come pare, carta straccia, riducendo il ruolo del Comitato Etico presieduto da Onida a pura operazione d’immagine”.
2 commenti:
l'avevo detto io che c'era qualcosa che mi suonava male in questa festa
Marty, cliccando sul logo si va alla pagina http://www.box.net/shared/i11djkck2t
che però ha solo la scritta:
No shared files/folders found.
Please email support@box.net for support
Puoi sistemarla?
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