A venti anni dal referendum sul nucleare, i Verdi organizzano una manifestazione, sabato 10 novembre dalle ore 16.00 a Piazza Farnese a Roma per ricordare la scelta fatta dagli italiani a larga maggioranza l’8 novembre del 1987. Interverranno rappresentanti del mondo politico, ambientalista ed economico, dell’associazionismo e dei comitati a ribadire la validità di quella scelta.
Alle 17.00 interverrà Alfonso Pecoraro Scanio.
“Il nucleare è pericoloso e costoso – ribadisce il Presidente dei Verdi e ministro dell’Ambiente– e oggi più che mai, di fronte all’offensiva delle lobby dell’atomo, occorre ricordare il valore di quella scelta. Chi si ostina a proporre il nucleare dimentica sempre di dire che non è ancora stato risolto il problema delle scorie e della sicurezza e che i costi sono enormi. Il futuro è nell’efficienza e nelle fonti sicure, pulite e rinnovabili. Se l’Italia non vuole perdere altro tempo prezioso deve innovare ed investire in questa direzione, altrimenti continueremo a pagare i costi di scelte energetiche sbagliate ed a rincorrere pericolose chimere atomiche”.
In occasione del ventennale, Legambiente ha pubblicato un dossier. Scorie radioattive, sicurezza degli impianti e costi altissimi: ecco perché ancora oggi l'atomo non conviene, ricorda l’associazione. Elementi che ben spiegano come mai 8 italiani su 10 nel 1987 risposero NO.
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Alle 17.00 interverrà Alfonso Pecoraro Scanio.
“Il nucleare è pericoloso e costoso – ribadisce il Presidente dei Verdi e ministro dell’Ambiente– e oggi più che mai, di fronte all’offensiva delle lobby dell’atomo, occorre ricordare il valore di quella scelta. Chi si ostina a proporre il nucleare dimentica sempre di dire che non è ancora stato risolto il problema delle scorie e della sicurezza e che i costi sono enormi. Il futuro è nell’efficienza e nelle fonti sicure, pulite e rinnovabili. Se l’Italia non vuole perdere altro tempo prezioso deve innovare ed investire in questa direzione, altrimenti continueremo a pagare i costi di scelte energetiche sbagliate ed a rincorrere pericolose chimere atomiche”.
In occasione del ventennale, Legambiente ha pubblicato un dossier. Scorie radioattive, sicurezza degli impianti e costi altissimi: ecco perché ancora oggi l'atomo non conviene, ricorda l’associazione. Elementi che ben spiegano come mai 8 italiani su 10 nel 1987 risposero NO.
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1 commento:
Ciao
Credo sia giustissimo protestare contro il nucleare utilizzato per ricavare energia; ma ancor prima bisognerebbe protestare contro tutte le armi ed i sommergibili nucleari presenti nelle basi statunitensi in italia.
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