mercoledì 4 gennaio 2023

L'invasione della pubblicità degli scaldatori di tabacco ..nel silenzio generale


Sopra: uno stand Iqos (prima dell’apertura) in un corridoio di un centro Commerciale romano

In Italia, come sapete, la pubblicità delle sigarette è vietata dal 1962, dal momento che si è stabilito con certezza che il fumo danneggia la salute, provocando, tra altre cose, vari tipi di tumore, come quello al polmone. Oggigiorno purtroppo il fumo di tabacco uccide ancora ben 90.000 persone all'anno, solo nel nostro Paese.

Erano anni che non vedevamo pubblicità di prodotti relativi al tabacco in Italia. Ma recentemente il settore si è ..modernizzato (o fatto furbo!). Oggi il tabacco si inala non più solamente tramite le sigarette a combustione, ma con "sigarette elettroniche" (dispositivi che contengono liquido che si scalda e di cui si inalano i vapori, contenenti nicotina e/o altri alcaloidi), oppure con "scaldatori di tabacco", cioè dispositivi che scaldano delle sigarette di tabacco che si può così inalare senza che la sigaretta bruci. Questi dispositivi non provocano combustione, per cui non producono il tradizionale "fumo", ma comunque dei fumi (vapori) li creano e quei vapori contengono gli alcaloidi nocivi del tabacco, tra cui la dannosa nicotina (a meno che non siano stick nicotine-free).

Il Ministero della Salute ha recentemente chiarito, però, che anche per questi dispositivi è da considerarsi vietata la pubblicità perchè, chiaramente, rientrano nei prodotti del tabacco, come ho spiegato in un precedente post.

Ma l'industria del tabacco non sembra aver capito. Cosa sono infatti quei "punti informativi" nei centri commerciali dove si possono vedere (e scegliere) scaldatori di tabacco come la Iqos, se non degli stand pubblicitari? Si possono visionare gli scaldatori, ben pubblicizzati da insegne e foto o video visibili anche a distanza di decine di metri, grazie ad insegne o pubblicità elettroniche su grandi schermi, e poi, se si decide di acquistarne uno, gli addetti al "punto informativo" accompagnano il cliente alla vicina tabaccheria per acquistare il modello scelto. 

Qualche giorno fa ho visitato due centri commerciali, il  centro commerciale "Euroma 2" all'Eur e il "Maximo" in zona Laurentina ed ho visto che nei corridoi erano presenti stand della Iqos e pannelli pubblicitari della Glo, entrambi scaldatori di tabacco, per i quali il Ministero ha chiarito che le pubblicità sono da considerarsi vietate.

Ugualmente ho notato (a Gennaio 2023 ancora presenti) campagne pubblicitarie (sulla cartellonistica stradale) dei prodotti Pulze e Glo, a Novembre 2022 Pulze era su molti autobus Atac, Iqos è pubblicizzata sulle vetrine dei bar, su schermi che danno all’esterno in tabaccherie..

Se fosse stato scritto Marlboro o Philip Morris, non credete che tali pubblicità sarebbero durate poco?


          Sopra: una pubblicità di uno scaldatore di tabacco (Glo) in un centro commerciale romano


Sopra: pubblicità della Pulze ad una fermata dell’Atac, Roma



Per inquadrare meglio il problema:


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