Sopra: un cavallo morto per il caldo a NY nel 2017
Avete mai notato come in alcuni momenti vi accorgete di tollerare sufficientemente bene il caldo, ma appena vi muovete o fate una qualunque attività fisica, questo diventi insopportabile e voi vi ritroviate madidi di sudore e affaticati?
Perchè per un animale dovrebbe essere diverso?
Io lo vedo con il mio cane ed infatti, per la sua salvaguardia, non lo porterei mai fuori al sole con 30 gradi. Figuriamoci fargli trainare un carretto. (Immagino neanche voi)
E i cavalli? Non meritano lo stesso riguardo?
Il Sindaco Gualtieri, nella sua ordinanza, secondo me ha dimenticato due cose:
1) Se è possibile che un cavallo possa tollerare anche una temperatura di 35 gradi Centigradi, questo forse potrebbe avvenire se rimane a riposo, e all'ombra. Faticare al sole per tirare per ore un carretto con sopra alcuni turisti e un vetturino per le vie polverose e trafficate della Capitale non credo però che sia la stessa cosa.
2) La temperatura non è l'unico parametro che si dovrebbe tener presente, perché per esempio una temperatura di 31° C con un tasso di umidità alto, come se ne stanno vedendo in questi giorni, per esempio del 78%, significa che l'indice di calore, cioè la temperatura PERCEPITA è pari a 39,4°C (!)
L'indice di temperatura percepita, inoltre, è inteso all'ombra, per cui al sole è anche peggio, in aggiunta, se un cavallo ha il manto scuro, che non riflette quindi i raggi del sole, chiaramente soffrirà più il caldo.
Questa scuola di equitazione in Colorado scrive che già una temperatura di 26 Gradi Centigradi con il 70% di umidità (28 gradi temperatura percepita) pone a rischio il cavallo.
Di seguito il Comunicato della LAV, a questo riguardo.
ROMA. NUOVA ORDINANZA SINDACO: STOP ALLE BOTTICELLE NELLE GIORNATE CON ALLERTA METEO 2 E 3 DALLE ORE 11 ALLE ORE 18. CONSENTITA LA CIRCOLAZIONE DELLE CARROZZE FINO A 35 GRADI NEGLI ALTRI ORARI
LAV: SI POTEVA E SI PUO’ FARE DI PIU’ PER LA TUTELA DEGLI ANIMALI
“L’Ordinanza Gualtieri, emanata senza ascoltare le associazioni animaliste, tradisce fortemente le aspettative di una tutela più efficace per i cavalli, che sono costretti a lavorare in condizioni proibitive per via dell’inquinamento atmosferico e acustico, in mezzo al traffico, bardati pesantemente e fiaccati dalla calura.
“Chiediamo al Sindaco e all’Assessora delegata Alfonsi di rivedere le disposizioni e di inserire lo stop alla circolazione per le intere giornate di allerta e non limitatamente nelle ore centrali. Chiediamo anche di sollecitare concretamente ai concessionari del servizio la conversione delle licenze da botticella a licenza taxi, come già previsto dal Regolamento capitolino sugli autoservizi pubblici non di linea – dichiara la sede LAV Roma.
Prima firma del Sindaco Gualtieri per la ormai tradizionale Ordinanza estiva sulle botticelle, dove ancora una volta è mancato il coraggio di tutelare gli animali.
Attualmente i cavalli delle botticelle non possono circolare dalle ore 13 alle ore 17 e con una temperatura superiore ai 35 gradi centigradi.
Rispetto alle precedenti Ordinanze della Raggi, sospese da sentenze del TAR, è stato introdotto il divieto nelle giornate con allerta 2 e 3, anticipato alle 11 l’orario del divieto ed è stato tolto il limite dei 30 gradi.
Questo significa che prima delle 11 e dopo le ore 18, nei giorni di allerta 2 e 3, i vetturini saranno liberi di circolare con una temperatura fino i 35 gradi.
I cavalli sono animali omeotermi ed essendo di grande mole, hanno più difficoltà a disperdere calore rispetto a quelle più piccole in ragione di un rapporto superficie/massa corporea più svantaggioso.
La letteratura scientifica di settore riconosce che la zona termoneutra per il cavallo è compresa tra i 10° ed i 20° centigradi, confermando con ciò che il cavallo, rispetto all’uomo teme più il caldo del freddo.
Sopra i 30° centigradi il cavallo comincia a soffrire di vasodilatazione periferica massima (isolamento termico minimo del corpo) e aumento della sudorazione.
“È inconcepibile dover assistere quotidianamente alla sofferenza dei cavalli che lavorano per le strade di Roma, l’unico modo per aiutarli concretamente è quello di boicottare il servizio. Sollecitiamo quindi i cittadini romani ad aiutarci nella lotta per l’abolizione delle carrozze che anche questa Giunta, purtroppo, non vuole fare di propria iniziativa – conclude Nadia Zurlo, Responsabile Area Equidi della LAV.
Ufficio stampa LAV
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