sopra: alcuni cespugli di Piazza di Siena dopo i recenti eventi (da Facebook)
Da Repubblica apprendiamo la notizia che l'Associazione Amici di Villa Borghese ha sottoposto al Sindaco un piano in 10 punti per recuperare la Villa dal degrado in cui è stata lasciata in questi anni e dall'assalto iniziato quest'estate con il ripetersi di manifestazioni che hanno portato nel parco enormi strutture e migliaia di persone con il conseguente danneggiamento di parti del Parco.
Eccoli (il grassetto è stato aggiunto qui):
1 Designare un tutore della Villa, come avviene per i parchi storici d'Europa, cui siano conferiti i poteri necessari per unificare le varie competenze, affiancato da un esperto del verde di chiara fama.
2 Censire, reintegrare, restaurare il verde di Villa Borghese. Valutare le necessità dell'intero parco come base di un piano di gestione del paesaggio storico, che includa fra le priorità i progetti di preservazione del patrimonio storico naturale. Un piano di gestione di Villa Borghese già esiste e reca una firma prestigiosa: è stato compilato dal professor Peter Raven, direttore del Missouri Botanical Garden, considerato fra i massimi botanici viventi. Gli Amici di Villa Borghese chiedono al Comune di prenderne visione e di applicarlo.
Destinare la Valle dei platani a un museo all'aria aperta, circoscrivendo e tutelando questo santuario unico nei centri urbani dell'Occidente.
3 Restaurare l'intera cornice di Piazza di Siena e dei riquadri adiacenti, sia negli elementi architettonici sia nelle piantagioni. In particolare, reintegrare i pini, i cipressi, i platani, i lecci e le siepi mancanti, abbattuti o devastati dalle strutture delle diverse manifestazioni. Ripiantare le essenze mancanti è un obbligo di legge.
Spostare al Galoppatoio o negli stadi le grandi manifestazioni e i concerti che prevedono un largo afflusso di pubblico e l'impiego di veicoli pesanti dall'impatto insostenibile per i giardini storici, con l'unica eccezione del concorso ippico a Piazza di Siena, limitandone però l'espansione smisurata.
4 Riaffermare l'inviolabilità della Villa storica sancita dalle leggi di Stato, regionali e da convenzioni internazionali, e i vincoli inderogabili cui essa è soggetta, i quali permettono all'interno del perimetro storico di Villa Borghese l'esercizio soltanto di tre funzioni: restauro, manutenzione, conservazione. Ciò esclude ogni altro intervento, comprese le grandi opere pubbliche (come la costruzione dell'acquedotto Acea dentro i giardini storici).
5 Fornire la Villa di bagni pubblici. Villa Borghese oggi è una latrina a cielo aperto.
6 Dotare Villa Borghese di un adeguato servizio di vigilanza, diurno e notturno. Reintegrare le cancellate che tradizionalmente circoscrivevano e proteggevano la Villa. Una prima parte è stata riposizionata dopo il Giubileo. L'opera non è mai stata completata.
7 Disattivare l'impianto d'annaffiamento, faraonico e dannoso, e far ricrescere l'erba naturale romana di Villa Borghese, scomparsa dal 2000 in seguito all'attivazione dell'impianto di irrigazione. La morte dell'erba naturale romana, che è "xerofila" (cioè amante dell'aridità, quindi necessita di un periodo di riposo estivo per rinascere vigorosa), è dovuta all'eccessivo apporto d'acqua in un bosco storico di natura mediterranea. Proprio così avevano ammonito gli esperti dell'Università la Sapienza e della Tuscia prima della posa dell'impianto.
L'eccessiva irrigazione accelera la marcescenza degli alberi storici e ha già contribuito a modificare il microclima del parco, con conseguenze devastanti per il patrimonio arboreo e naturale.
8 Sostituire le attuali macchine agricole, dannose e vetuste, impiegate per il taglio dell'erba, e dotare il Servizio giardini di macchinari adeguati.
Fornire il Servizio giardini di veicoli elettrici per il trasporto e il transito all'interno della Villa. Vietare il passaggio e il parcheggio di veicoli pesanti sul verde, come detta la legge per i parchi storici a livello internazionale.
Imporre l'osservanza dei limiti di velocità ai veicoli autorizzati a transitare all'interno dei giardini storici. Imporre il divieto di transito a tutti i veicoli non autorizzati.
9 Ripristinare le panchine di Villa Borghese, per la comodità delle famiglie e degli anziani, che sono i primi fruitori del parco secondo quanto dettato dalla Carta di cessione della Villa al Comune di Roma.
Insediare un'area giochi per i bambini in una zona recintata, soleggiata e sorvegliata.
10 Riportare il Casino dell'Orologio alla sua originaria destinazione di Museo, per dare infine giusta sistemazione all'importante patrimonio artistico di Villa Borghese, ora abbandonato in depositi.
Con l'occasione ricordiamo i vincoli imposti, oltre che dalle leggi statali, regionali, comunali e dalle Convezioni internazionali, anche dalla Carta di cessione di Villa Borghese al Comune. Il regio decreto n. 345 del 17 luglio 1903 con il quale veniva data approvazione dell'atto stipulato tra lo Stato Italiano e il Comune di Roma per la cessione della Villa Borghese al Comune, specificando i termini di tale contratto all'art. 6 stabiliva: "il Municipio di Roma accetta la cessione che come sopra gli viene fatta della Villa Pinciana o Borghese e si assoggetta alle condizioni cui la cessione medesima è vincolata, obbligandosi di trasformare la Villa suddetta in pubblico giardino comunale (ndr. vietando esplicitamente ogni cessione ai privati), di conservarla perpetuamente a questa destinazione, e di ridonarle la pristina magnificenza sia per le piantagioni sia per le opere artistiche".
Malgrado alcune deroghe ad hoc stabilite attraverso decreti, quella Carta resta vincolante.
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Di ieri anche il Comunicato di Italia Nostra:
NON DECLASSARE VILLA BORGHESE A PARCO CHIEDIAMO CHE VENGA ISTITUITA UNA FONDAZIONE (ANSA) - ROMA, 8 NOV
'In tanti anni e tante proposte inattendibili il declassamento di Villa Borghese a parco urbano mancava al repertorio. Il Presidente del Bioparco, Paolo Giuntarelli, ha proposto durante il sopralluogo con il sindaco Gianni Alemanno, di trasformare la Villa in un'area di verde urbano come quelle da lui gestite quando era a capo del Servizio Giardini. Incredibile''. Lo si legge in una nota di Italia Nostra.
''Non si vuole seguitare qui a ripetere che la Villa e' vincolata ai sensi delle leggi nazionali - si legge ancora - Vincolati quindi i prestigiosi edifici, vincolato il giardino storico. Certo, declassare Villa Borghese potrebbe essere utile per non avere lacci e laccioli che limitano (si fa per dire) le funzioni improprie che la devastano periodicamente ma sarebbe una dichiarazione di resa della Amministrazione comunale e del Ministero dei Beni Culturali senza neanche l'onore delle armi.
E' al Sottosegretario Francesco Maria Giro che Italia Nostra rivolge le proprie speranze: un unico ente gestore di alto profilo istituzionale che tolga Villa Borghese da manovre di piccolo cabotaggio e soluzioni fantasiose. Italia Nostra Roma -conclude la nota - chiede una Fondazione per Villa Borghese''.(ANSA)
2 commenti:
Cara Martina (e associazioni del Post) che si battono per la bellezza e la civiltà di Roma Ti/vi ringrazio di cuore per il costante impegno di denuncia e proposta.
Mi preme farvi notare che il principale motivo di DEGRADO di Villa Borghese è l'invasione di AUTO, MOTO E BUS che la rendono scorciatoia isterica e veloce per crescenti torme di FURBETTI con permessino (ma anche senza , vista la scarsità e difficoltà dei controlli) e che si insinuano non solo nel vialone (AUTOSTRADA) centrale di viale S.Paolo Brasile ma in tutta la rete viaria improvvidamente asfaltata della villa.
Purtroppo la CHIUSURA AL TRAFFICO DOVREBBE ESSERE TOTALE (ahimè, anche ai bus di linea) come Villa ADA O PAMPHILJ altrimenti se comincia una categoria si accodano indispettiti tutta una serie di questuanti più o meno legittimi o più o meno arroganti, come sta accadendo nelle piazze barocche più prestigiose,ritornate dopo alcuni anni di rigore, OSCENI PARCHEGGI per furbetti con i VVUU che allargano le braccia impotenti di fronte al dilagare "dell'immultabile tagliando sul cruscotto" addirittura sfregiando e avvilendo perle come p.za Navona o p.za Farnese...
AVE caiofabricius VALE
Hai ragione, la Municipale mi ha scritto da poco anche su questo argomento, loro dicono che c'è sempre il posto di blocco/conollo o a Piazzale Flaminio o su a Porta Pinciana, ma io non lo vedo sempre (quello di porta pinciana) per cui secondo me le auto passano..sarebbe meglio metter un varco sempre chiuso tranne a taxi e ambulanze magari (perchè una strada asfaltata non percorsa da nessuno sia mai..ahi ahi uno "spreco!" :-)
Ma più pericoloso di ciò è il tentativo di Alemanno di dgradare la Villa a parco urbano...ci stiamo battendo ma lui è forte chiaramente..vedrmo come andrà a finire..speriamo bene..
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