sopra: parcheggio sulle strisce tra via Aurora e Via Ludovisi
Ricevo e pubblico:
Cara Martina, ti invio questa foto che ho scattato all'incrocio tra Via Ludovisi e Via Aurora dove OGNI GIORNO c'è una macchina diversa parcheggiata sulle strisce pedonali. Non è l'unico incrocio che presenta questa situazione, su questa via, anzi, quasi tutti hanno macchine parcheggiate sulle strisce. Come mai il Vigile che in genere è in piedi accanto al semaforo tra Via Ludovisi e Via Veneto non fa ogni tanto una passeggiata di cento metri per raddrizzare questi automobilisti maleducati?
Grazie, Ciao,
Giovanni.
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Concordo, non solo ostacolano i pedoni, ma quel che è più grave impediscono di salire e scendere a disabili e passeggini. Io darei una multa doppia (se solo si potesse) visto che a poca distanza c'è il capiente parking Ludovisi che sopperisce alla costante mancanza di parcheggi!
Devo poi dire che qualche giorno fa ho menzionato la cosa al vigile sopra citato, invitandolo ad andare al primo incrocio (Via Emilia/Via Ludovisi) per multare le macchine che impedivano totalmente il passaggio sulle strisce, ma passata nuovamente circa un'ora dopo la mia segnalazione, le macchine erano sempre lì. Se non ci aiuta la Municipale, chi può mai intervenire? A Londra i Vigili fanno arretrare le macchine che si fermano troppo avanti ai semaforo, qui invece non si elevano contravvenzioni neanche dietro segnalazione dei cittadini...che mondi diversi!
4 commenti:
Suggerirei di mandare il post al comandante della Municipale e, se non risponde, di fare un bell'esposto.
Ma quali vigili, porta con te il kit rieducativo 1 x 100 !!!
Te ne parlerò un giorno, a voce, se mai ci incontreremo. Ciao e coraggio!
quale kit?? io non lo conosco!! avevo pensato un tempo di fare degli adesivi/fogli da mettere sui parabrezza..poi pero' avrei disboscato una foresta..quindi ho soprasseduto :-)
Che schifo, ragazzi! Conosco bene quella zona, ed è raro trovare un marciapiede libero al passaggio. Ci si chiede come sia possibile che questi stronzi non vengano multati più frequentemente. Chissà, forse un giorno, da disabili a loro volta, arriveranno a capire...
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